Il colore nell’arte

proposte formative per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria tra scuola e museo

durata corso 20 ore 

Cinque appuntamenti dedicati a Il colore nell’arte. Opere d’arte, letture, esperienze pratiche per comprendere la visione del mondo degli artisti e avvicinarsi alla loro poetica.

Monet, Van Gogh, Kandinskj, Rothko e Klein sono i cinque artisti scelti perché in modo differente hanno utilizzato e interpretato il colore. Durante gli incontri verranno utilizzati libri di artisti e di illustratori dalla collezione dello Scaffale d’arte e i quaderni di lavoro del kit sul colore ideato dai Servizi educativi.

 

Claude Monet

Claude Monet ama dipingere la realtà così come la vede per fissare sulla tela le impressioni che i suoi occhi colgono nel paesaggio. Uno stesso scenario offre infinite variazioni cromatiche con il mutare delle ore del giorno e delle condizioni atmosferiche. Confrontandosi con le serie de Le Cattedrali, I Pioppi e I Covoni si sperimentano le tante possibilità nell’uso del colore.

 

Vincent Van Gogh

Van Gogh pur rappresentando l’ambiente che lo circonda, tende a proiettare nella realtà se stesso e quindi la interpreta attraverso i propri sentimenti per raccontare un mondo filtrato dalle emozioni. Una riflessione sul valore simbolico ed evocativo del colore da esprimere anche attraverso il linguaggio mimico-gestuale.

 

Wassilly Kandinskj

Linee e punti, forme semplici e colori disposti armonicamente sulla superficie pittorica. L’artista astratto sa che ogni colore ha un suo potere e chi lo guarda ha una sensazione sempre diversa. Rimandi e libere associazioni di luoghi, sonorità, ricordi e situazioni.

 

Marc Rothko

Le opere di Rothko sono grandi superfici di colori intensi: rosso, giallo, arancio. Tele immense ricoperte da sottili strati di pittura dove ogni stesura di colore lascia intravedere quella sottostante. Un confronto con la tecnica utilizzata dall’artista per esercitare lo sguardo alla trasparenza e alla profondità.

 

Yves Klein

Il blu è il colore del mare, del cielo e dell’oscurità. Luoghi per eccellenza fra i più sublimi della natura, ma anche i meno accessibili all’uomo. Klein attribuisce al blu il potere di coinvolgere e guidare lo spettatore in uno stato di totale libertà. Un’esperienza di immersione nel colore per lasciare impronte sulla superficie della tela rivivendo il gesto creativo delle Anthropometrie.

 

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