Michele Sambin

29 maggio 2022, ore 13:30 e ore 18:30
ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria

Blu d’acqua, 1972
25’, col., son., 16 mm

Il tema è quello delle relazioni che hanno, o potrebbero avere, luogo in una città come Venezia. L’aspetto pittorico propone uno sviluppo cromatico: se all’inizio il quadro pittorico si presenta totalmente nero nel corso dell’opera apparirà sempre più colorato fino a raggiungere relazioni cromatiche esasperate che sfociano nel bianco come somma di tutti i colori. Lo stesso criterio di sviluppo è adottato per le immagini reali che descrivono le relazioni tra gli esseri umani che abitano questa particolare città. Dalla totale assenza di scambio tra individui si passa ai rapporti obbligati che la città induce, fino alla necessità di creare nuove relazioni. La musica, eseguita al termine del montaggio, è la traduzione sonora dello sviluppo proposto dalle immagini. Il free jazz conclusivo ci propone un’inedita visione di Venezia molto lontana dagli stereotipi.
 

Spartito per cello, 1974
13’ 57”, b/n, son., open reel ½”

Camera: Michele Sambin, Paolo Cardazzo

Una videoregistrazione viene usata come spartito visivo e sonoro per una performance musicale. La realizzazione della video partitura è stata realizzata nel 1974 all'Università Internazionale dell'Arte (Venezia). La documentazione dell'esecuzione al violoncello è avvenuta alla Galleria del Cavallino.
 

Echos, 1976
9’, b/n, son. ½” open reel

Il video è stato realizzato con la collaborazione di Claudio Ambrosini, Alvise Vidolin, Andrea Varisco.
Sfasamenti temporali tra causa ed effetto durante un'esecuzione al violoncello. Nell'opera vengono messe in relazione le variabili del suono con le variabili della telecamera. Ad esempio: glissando=zoom, stonato=sfuocato. La telecamera viene utilizzata come strumento musicale, un dispositivo che traduce eventi sonori in elementi visivi.
 

Film a strisce, 1976
3’, col., son., 16 mm

Attraverso una particolare tecnica di ripresa, la panoramica iniziale si frammenta in tante visioni sovrapposte fino a giungere all’astrazione della pura luce. Là dove le immagini non sono più in grado di esprimere è il suono che diventa protagonista. Sonorizzazione dal vivo.

 
 

Opere concesse dall’ArchiviVo Sambin

 
  

Michele Sambin (1951, Padova) è regista, musicista e pittore. Studia musica elettronica a  conservatorio di Venezia, diplomandosi nel 1975. In questo periodo sperimenta il videotape, realizzando Autoritratto per quattro camere (1977), Looking for listening (1978) e Il tempo consuma una performance e video creata in occasione della manifestazione “Camere incantate” nel 1978. 

Nel 1980 è direttore artistico di TAM Teatromusica, di cui è fondatore insieme con Pierangela Allegri e Laurent Dupont. In questo contesto, ha la possibilità di far coincidere la ricerca per le nuove tecnologie con la regia, la scena e la musica.  TAM gli permette di calcare la scena internazionale tra Bourges (Le Printemp) e Granada, Vienna e Hannover, Parigi, Zagabria, Gerusalemme. 

Per il teatro musicale, si ricorda il suo Repertoire (1981) e Children’s Corner di Claude Debussy (Teatro alla Scala, 1986), Ages di Bruno Maderna, presentato negli studi RAI di Milano. Con Meditazioni (1994), lavora al fianco dei detenuti del carcere di Padova. La pittura digitale ha nelle sue opere un notevole rilievo, come ha dimostrato con Solo, in occasione della mostra “Isola Mondo / Krossing”, a cura di Riccardo Caldura, nel 2009. 

Dal 2005 insegna Storia della Videoarte all’Università di Padova.


 
Immagine: Michele Sambin, still da Film a strisce. Courtesy ArchiviVo Sambin

Informazioni

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. In Sala Cinema è obbligatorio indossare una mascherina FFP2. Le prenotazioni si effettuano su questo sito dalle ore 9.00 del lunedì precedente alla proiezione fino a un'ora prima. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all'ingresso. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare.

Sala Cinema

Scalinata di via Milano 9a

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