Con l'autore intervengono Pier Luigi Bersani, Luciana Castellina e Giuseppe Provenzano; introduce e modera Bruno Manfellotto.
 
Tra leader carismatici e sconfitte epocali, ascesa e declino della sinistra italiana in quarant’anni di storia nazionale, da Berlinguer a Renzi, dal rapimento Moro ad oggi.

«Non sono arrivati degli oscuri barbari da contrade ignote. Hanno fallito le (presunte) classi dirigenti, e non solo quelle politiche».

Protagonisti, comprimari, caratteristi e comparse; reduci, nostalgici e trasformisti. Strategie, rotture e maldestre ricomposizioni; episodi inediti o già archiviati nei recessi della memoria, ma rivelatori di un processo in atto. Lucida e ludica allo stesso tempo, la rilettura di Franchi delle vicende della sinistra tra la fine degli anni settanta e i giorni nostri restituisce il senso di passaggi cruciali, dalla stagione in cui tutto poteva accadere alla dissoluzione, in un crescendo di occasioni mancate, peccati capitali e nemici interni. Dal picco di consensi del 1976 al sequestro Moro, dalla nascita della questione morale alla guerra delle due sinistre – i socialisti e i comunisti –, dalla drammatica stagione dell’89 ai «ceti medi riflessivi» degli anni novanta, dall’impatto devastante di Berlusconi alla breve era dell’Ulivo, dal PD di Veltroni al renziano «Enrico stai sereno».
 

Paolo Franchi (Roma, 1949) giornalista, ha scritto per Rinascita, Paese Sera e Panorama, fino ad approdare al Corriere della Sera, dove è stato inviato, capo della redazione romana ed editorialista politico. Ha diretto Il Riformista dal 2006 al 2009, quando è diventato co-direttore del mensile Le Ragioni del Socialismo. Ha pubblicato con Emanuele Macaluso Da cosa nasce cosa. Una conversazione sulla sinistra italiana (1997), e curato il libro-intervista di Marco Follini Intervista sui moderati (2003) . EÌ autore di Giorgio Napolitano. La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale (2013). Per Marsilio ha curato nel 2016 i diari di Pietro Nenni. Socialista, libertario, giacobino (1973-1979).

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