Cento artisti per capire dove va l'arte contemporanea italiana
Con un omaggio a Luciano Fabro
19 giugno - 14 settembre 2008

 

Giunge alla sua 15ª edizione la Quadriennale di Roma, il principale appuntamento istituzionale dedicato all'arte contemporanea italiana. Torna nella sua sede storica, Palazzo delle Esposizioni, di cui è l'unica mostra in programma per tutta l'estate 2008.

Le Quadriennali documentano periodicamente le tendenze più significative dell'arte attuale "made in Italy". In questo senso, sono dei sismografi che registrano le oscillazioni del nostro fare artistico, aiutano a capire quello che di più significativo accade nel panorama delle arti visive e a intuirne le possibili evoluzioni future. Ogni edizione si caratterizza per una specifica connotazione. Il taglio critico della 15ª Quadriennale è stato affidato a una Commissione di cinque curatori e storici dell'arte: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni. La loro scelta è stata quella di focalizzare lo sguardo sugli anni Novanta/Duemila e di dedicare una particolare attenzione agli artisti giovani e mid-career che hanno iniziato ad affermarsi in questo periodo.

E' una Quadriennale, quindi, particolarmente incentrata sull'arte emergente, che propone un panorama delle esperienze e delle ricerche artistiche tra le più rappresentative degli ultimi vent'anni. Dalla mostra appare come anche in Italia l'arte contemporanea sia quanto mai diversificata per modalità espressive. E' molto difficile individuare tra gli artisti delle linee di appartenenza. E' un'arte nella quale preminente è la personalità del singolo autore, la sua qualità di vedere, capire, interpretare. Un centinaio gli artisti invitati, alcuni già con una proiezione internazionale. Partecipano tutti con un'opera recente, in molti casi realizzata per l'occasione o in situ. Per i visitatori si apre una stimolante esplorazione della creatività contemporanea, che spazia dai generi tradizionali - come disegno, pittura, scultura - alla fotografia e alle videoproiezioni, fino a installazioni e ambienti che coinvolgono il pubblico. L'allestimento ha dovuto tener conto della necessità di offrire una presentazione equilibrata di opere molto diverse tra loro e, in molti casi, di grande dimensione.

Le opere in mostra si differenziano non solo per le tecniche di realizzazione, ma anche e soprattutto per i diversi campi di indagine che riflettono. Alcune rimandano all'attualità e propongono spunti di riflessione sul nostro momento storico. Molte hanno, invece, una dimensione più privata e si interrogano su temi quali l'identità, la memoria, le relazioni interpersonali. Non pochi interventi si soffermano sulle interazioni del singolo con lo spazio esterno, dalla grande città ad ambienti chiusi più intimi, con una particolare attenzione al loro impatto sui nostri comportamenti. Ci sono, poi, lavori che rivelano un interesse per i meccanismi comunicativi, per lo studio del linguaggio e della parola scritta, per i modelli conoscitivi delle scienze. Altri si concentrano sulla genesi stessa dell'opera d'arte, sull'atto creativo. Non mancano interventi che esaltano il potere evocativo della figurazione. Anche gli sguardi sono diversi: ora ironici e sorprendenti, ora critici e provocatori, ora silenziosi e distanti.

La 15ª Quadriennale riserva, inoltre, un omaggio a Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 - Milano, 22 giugno 2007), a un anno esatto dalla scomparsa. Maestro innovatore della scultura italiana, Fabro si afferma a partire dagli anni Sessanta, è tra i protagonisti del gruppo dell'Arte Povera, partecipa alla fondazione della Casa degli Artisti di Milano, insegna all'Accademia di Brera. Gli sono state dedicate, anche di recente, grandi monografiche promosse dai più importanti spazi espositivi in Italia e all'estero. Numerose, le sue partecipazioni a Documenta, alla Biennale di Venezia, alla Biennale di San Paolo e alla stessa Quadriennale di Roma (1973, 1986, 2005). L'omaggio a Fabro all'interno della mostra intende sottolineare come il suo linguaggio continui a essere di straordinaria attualità e costituisca un imprescindibile riferimento per molti artisti contemporanei.

La mostra è una produzione della Fondazione La Quadriennale di Roma. Il catalogo è edito da Marsilio.

15a Quadriennale d'arte di Roma

19.06__14.09.2008
15a Quadriennale d'arte di Roma 19 giugno__14 settembre 2008
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Cento artisti per capire dove va l'arte contemporanea italiana
Con un omaggio a Luciano Fabro

Giunge alla sua 15ª edizione la Quadriennale di Roma, il principale appuntamento istituzionale dedicato all'arte contemporanea italiana. Torna nella sua sede storica, Palazzo delle Esposizioni, di cui è l'unica mostra in programma per tutta l'estate 2008.

Le Quadriennali documentano periodicamente le tendenze più significative dell'arte attuale "made in Italy". In questo senso, sono dei sismografi che registrano le oscillazioni del nostro fare artistico, aiutano a capire quello che di più significativo accade nel panorama delle arti visive e a intuirne le possibili evoluzioni future. Ogni edizione si caratterizza per una specifica connotazione. Il taglio critico della 15ª Quadriennale è stato affidato a una Commissione di cinque curatori e storici dell'arte: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni. La loro scelta è stata quella di focalizzare lo sguardo sugli anni Novanta/Duemila e di dedicare una particolare attenzione agli artisti giovani e mid-career che hanno iniziato ad affermarsi in questo periodo.

E' una Quadriennale, quindi, particolarmente incentrata sull'arte emergente, che propone un panorama delle esperienze e delle ricerche artistiche tra le più rappresentative degli ultimi vent'anni. Dalla mostra appare come anche in Italia l'arte contemporanea sia quanto mai diversificata per modalità espressive. E' molto difficile individuare tra gli artisti delle linee di appartenenza. E' un'arte nella quale preminente è la personalità del singolo autore, la sua qualità di vedere, capire, interpretare. Un centinaio gli artisti invitati, alcuni già con una proiezione internazionale. Partecipano tutti con un'opera recente, in molti casi realizzata per l'occasione o in situ. Per i visitatori si apre una stimolante esplorazione della creatività contemporanea, che spazia dai generi tradizionali - come disegno, pittura, scultura - alla fotografia e alle videoproiezioni, fino a installazioni e ambienti che coinvolgono il pubblico. L'allestimento ha dovuto tener conto della necessità di offrire una presentazione equilibrata di opere molto diverse tra loro e, in molti casi, di grande dimensione.

Le opere in mostra si differenziano non solo per le tecniche di realizzazione, ma anche e soprattutto per i diversi campi di indagine che riflettono. Alcune rimandano all'attualità e propongono spunti di riflessione sul nostro momento storico. Molte hanno, invece, una dimensione più privata e si interrogano su temi quali l'identità, la memoria, le relazioni interpersonali. Non pochi interventi si soffermano sulle interazioni del singolo con lo spazio esterno, dalla grande città ad ambienti chiusi più intimi, con una particolare attenzione al loro impatto sui nostri comportamenti. Ci sono, poi, lavori che rivelano un interesse per i meccanismi comunicativi, per lo studio del linguaggio e della parola scritta, per i modelli conoscitivi delle scienze. Altri si concentrano sulla genesi stessa dell'opera d'arte, sull'atto creativo. Non mancano interventi che esaltano il potere evocativo della figurazione. Anche gli sguardi sono diversi: ora ironici e sorprendenti, ora critici e provocatori, ora silenziosi e distanti.

La 15ª Quadriennale riserva, inoltre, un omaggio a Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 - Milano, 22 giugno 2007), a un anno esatto dalla scomparsa. Maestro innovatore della scultura italiana, Fabro si afferma a partire dagli anni Sessanta, è tra i protagonisti del gruppo dell'Arte Povera, partecipa alla fondazione della Casa degli Artisti di Milano, insegna all'Accademia di Brera. Gli sono state dedicate, anche di recente, grandi monografiche promosse dai più importanti spazi espositivi in Italia e all'estero. Numerose, le sue partecipazioni a Documenta, alla Biennale di Venezia, alla Biennale di San Paolo e alla stessa Quadriennale di Roma (1973, 1986, 2005). L'omaggio a Fabro all'interno della mostra intende sottolineare come il suo linguaggio continui a essere di straordinaria attualità e costituisca un imprescindibile riferimento per molti artisti contemporanei.

La mostra è una produzione della Fondazione La Quadriennale di Roma. Il catalogo è edito da Marsilio.