a cura di Domenico De Gaetano, Direttore artistico di Volumina, e Luca Massimo Barbero, Curatore delle Collezioni Guggenheim di Venezia
22 ottobre - 16 novembre 2008

La mostra Chromosomes, realizzata grazie alla collaborazione del Festival Internazionale del Film di Roma, segna il debutto, in anteprima mondiale, del grande regista David Cronenberg in qualità di puro "artista".
L'autore canadese, amato da pubblico e studiosi, che ha realizzato grandi successi come La mosca e La promessa dell'assassino, parlò per la prima volta del progetto di fare una mostra con le immagini dei suoi film, in una affollata conferenza stampa, tre anni fa, alla Biennale di Venezia: ora la mostra è una realtà ed è formata da circa 50 immagini individuate da David Cronenberg partendo dai fotogrammi di alcuni dei suoi film più noti: La mosca, Videodrome, Inseparabili, Il pasto nudo, Spider, La promessa dell'assassino.

I 50 fotogrammi sono stati scelti dall'autore, catturati nei laboratori del Centro Sperimentale di Cinematografia, elaborati digitalmente sotto la supervisione di Cronenberg e stampati su tela pittorica con una modalità innovativa, per dar loro una nuova vita oltre quella che hanno vissuto sullo schermo cinematografico.
L'intenzione è proprio quella di allontanare il più possibile quelle immagini dalla loro origine cinematografica. Alcuni fotogrammi sono riconoscibili icone del suo cinema che non smettono di stupire: la testa che esplode, il braccio mutante con la pistola, gli arcani strumenti ginecologici, la cabina per il teletrasporto o la mano che sfiora sensualmente la carrozzeria di un'automobile. Altri invece appartengono all'immaginario visivo più personale del regista e appartengono ad uno dei differenti temi della mostra: il rapporto tra corpo e tecnologia, la relazione tra cinema e arte, il rapporto tra natura e modificazioni genetiche, l'estetica del videogioco e della realtà virtuale contrapposta alla scienza.

L'esposizione dei fotogrammi è intervallata da una serie di filmati che scandagliano il cinema di Cronenberg passandone in rassegna alcune tematiche. Il progetto espositivo è completato dall'installazione Red Cars, dedicata al suo progetto mai realizzato di un film sulla Ferrari, che trasforma in esposizione il libro-oggetto nel 2005. Subito dopo Crash, Cronenberg scrisse una sceneggiatura ambientata nel mondo tanto amato della Formula Uno: è il 1961 e due piloti velocissimi, il conte tedesco Von Trips e l'americano Phil Hill, si contendono la vittoria correndo sulla Ferrari 156, soprannominata "sharknose" per il suo muso a forma di squalo. Il risultato è un'esperienza audiovisiva affascinante nella quale le immagini, i video e l'installazione rappresentano tre diversi capitoli di un percorso artistico eccitante ed unico nel suo genere. La mostra è curata da Domenico De Gaetano, Direttore artistico di Volumina, e Luca Massimo Barbero, Curatore delle Collezioni Guggenheim di Venezia.

Nel catalogo, realizzato da Volumina, che accompagna la mostra, ogni fotogramma è presentato da un commento scritto da personalità del mondo dell'arte, del cinema e della scienza, tutte legate alla poetica di Cronenberg, tra cui: l'attore Viggo Mortensen, il direttore del Toronto Film Festival Piers Handling, lo scrittore William Gibson, il critico cinematografico Enrico Ghezzi, il direttore artistico della sezione L'altro Cinema-Extra del Festival Internazionale del Film di Roma Mario Sesti, il car designer Giorgetto Giugiaro. A loro è stato chiesto di scrivere un breve commento sul cinema e sull'arte di Cronenberg proprio partendo da un singolo fotogramma.

Regista canadese e maestro indiscusso del cinema contemporaneo, David Cronenberg  sarà protagonista di un incontro che si terrà all'Auditorium Parco della Musica durante il Festival Internazionale del film: nel corso dell'incontro, in cui il regista parteciperà insieme ad Antonio Monda e Mario Sesti ad una conversazione che commenterà la visione di alcune delle più belle sequenze dei suoi film, sarà possibile ad ogni spettatore rivolgergli delle domande.
Nel 2008 Cronenberg ha deciso per un anno di abbandonare il cinema e di concentrare la sua attenzione su altre forme di espressione artistica, vestendo per la prima volta i panni del regista di opere liriche e di "pittore". Lo scorso luglio è andata in scena la sua prima opera lirica, The Fly, con musiche di Howard Shore, basata sul suo film di quasi venti anni prima, ad ottobre invece, in anteprima mondiale, la sua mostra come creatore ed elaboratore di immagini, aprirà proprio al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Chromosomes. Cronenberg oltre il cinema

22.10__16.11.2008
Chromosomes. Cronenberg oltre il cinema 22 ottobre__16 novembre 2008
Top

a cura di Domenico De Gaetano, Direttore artistico di Volumina, e Luca Massimo Barbero, Curatore delle Collezioni Guggenheim di Venezia


La mostra Chromosomes, realizzata grazie alla collaborazione del Festival Internazionale del Film di Roma, segna il debutto, in anteprima mondiale, del grande regista David Cronenberg in qualità di puro "artista".
L'autore canadese, amato da pubblico e studiosi, che ha realizzato grandi successi come La mosca e La promessa dell'assassino, parlò per la prima volta del progetto di fare una mostra con le immagini dei suoi film, in una affollata conferenza stampa, tre anni fa, alla Biennale di Venezia: ora la mostra è una realtà ed è formata da circa 50 immagini individuate da David Cronenberg partendo dai fotogrammi di alcuni dei suoi film più noti: La mosca, Videodrome, Inseparabili, Il pasto nudo, Spider, La promessa dell'assassino.

I 50 fotogrammi sono stati scelti dall'autore, catturati nei laboratori del Centro Sperimentale di Cinematografia, elaborati digitalmente sotto la supervisione di Cronenberg e stampati su tela pittorica con una modalità innovativa, per dar loro una nuova vita oltre quella che hanno vissuto sullo schermo cinematografico.
L'intenzione è proprio quella di allontanare il più possibile quelle immagini dalla loro origine cinematografica. Alcuni fotogrammi sono riconoscibili icone del suo cinema che non smettono di stupire: la testa che esplode, il braccio mutante con la pistola, gli arcani strumenti ginecologici, la cabina per il teletrasporto o la mano che sfiora sensualmente la carrozzeria di un'automobile. Altri invece appartengono all'immaginario visivo più personale del regista e appartengono ad uno dei differenti temi della mostra: il rapporto tra corpo e tecnologia, la relazione tra cinema e arte, il rapporto tra natura e modificazioni genetiche, l'estetica del videogioco e della realtà virtuale contrapposta alla scienza.

L'esposizione dei fotogrammi è intervallata da una serie di filmati che scandagliano il cinema di Cronenberg passandone in rassegna alcune tematiche. Il progetto espositivo è completato dall'installazione Red Cars, dedicata al suo progetto mai realizzato di un film sulla Ferrari, che trasforma in esposizione il libro-oggetto nel 2005. Subito dopo Crash, Cronenberg scrisse una sceneggiatura ambientata nel mondo tanto amato della Formula Uno: è il 1961 e due piloti velocissimi, il conte tedesco Von Trips e l'americano Phil Hill, si contendono la vittoria correndo sulla Ferrari 156, soprannominata "sharknose" per il suo muso a forma di squalo. Il risultato è un'esperienza audiovisiva affascinante nella quale le immagini, i video e l'installazione rappresentano tre diversi capitoli di un percorso artistico eccitante ed unico nel suo genere. La mostra è curata da Domenico De Gaetano, Direttore artistico di Volumina, e Luca Massimo Barbero, Curatore delle Collezioni Guggenheim di Venezia.

Nel catalogo, realizzato da Volumina, che accompagna la mostra, ogni fotogramma è presentato da un commento scritto da personalità del mondo dell'arte, del cinema e della scienza, tutte legate alla poetica di Cronenberg, tra cui: l'attore Viggo Mortensen, il direttore del Toronto Film Festival Piers Handling, lo scrittore William Gibson, il critico cinematografico Enrico Ghezzi, il direttore artistico della sezione L'altro Cinema-Extra del Festival Internazionale del Film di Roma Mario Sesti, il car designer Giorgetto Giugiaro. A loro è stato chiesto di scrivere un breve commento sul cinema e sull'arte di Cronenberg proprio partendo da un singolo fotogramma.

Regista canadese e maestro indiscusso del cinema contemporaneo, David Cronenberg sarà protagonista di un incontro che si terrà all'Auditorium Parco della Musica durante il Festival Internazionale del film: nel corso dell'incontro, in cui il regista parteciperà insieme ad Antonio Monda e Mario Sesti ad una conversazione che commenterà la visione di alcune delle più belle sequenze dei suoi film, sarà possibile ad ogni spettatore rivolgergli delle domande.
Nel 2008 Cronenberg ha deciso per un anno di abbandonare il cinema e di concentrare la sua attenzione su altre forme di espressione artistica, vestendo per la prima volta i panni del regista di opere liriche e di "pittore". Lo scorso luglio è andata in scena la sua prima opera lirica, The Fly, con musiche di Howard Shore, basata sul suo film di quasi venti anni prima, ad ottobre invece, in anteprima mondiale, la sua mostra come creatore ed elaboratore di immagini, aprirà proprio al Palazzo delle Esposizioni di Roma.