Viaggio con figure nelle fiabe italiane di Italo Calvino

20.10.2012__20.01.2013

evento promosso da Azienda Speciale Palaexpo

a cura di Giannino Stoppani Cooperativa Culturale

in collaborazione con Ministero dell’Istruzione

Viaggio con figure nelle fiabe italiane di Italo Calvino 20 ottobre 2012__20 gennaio 2013
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Immagine mostra
Forum – via Milano 13

Ingresso libero

Orario: sabato, domenica e festivi 10.00 - 20.00



“...io credo questo: le fiabe sono vere...”
“...sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna”



A bambini e ragazzi, attenti ascoltatori delle fiabe italiane, ma anche agli adulti desiderosi di rileggerle, è dedicata la mostra-laboratorio Viaggio con figure nelle fiabe italiane di Italo Calvino, che da Bologna arriva a Roma, a cura dello Scaffale d’arte di Palazzo delle Esposizioni. La mostra è una produzione della cooperativa culturale Giannino Stoppani in collaborazione con Ministero dell’istruzione, Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione, la comunicazione.

Diciotto illustratori
, dieci italiani e otto francesi, sono invitati a interpretare, con il proprio segno, l’Italia delle fiabe che Calvino mette in pagina. Ogni illustratore una fiaba. Ne scaturisce una speciale galleria di figure, di stili e tecniche diverse, pronta per essere visitata.

Punto di partenza E sette!, una fiaba della Riviera ligure di Ponente, la zona in cui Calvino ha vissuto molti anni della sua vita. La figlia grassa e mangiona, incapace di fare altro se non appassionarsi al cibo, descritta nella fiaba, esplode nelle forme, nei colori, nella ricercatezza del particolare di Valerie Dumas, illustratrice e pittrice francese, ironica, capace di creare atmosfere incongrue, tanto amate dal genere fiabesco.
Il Pappagallo fa parte, invece, delle fiabe di area piemontese: arriva dal Monferrato il giovane re che si trasforma in pappagallo per inseguire il sogno d’amore. Pia Valentinis, friulana d’origine, naturalizzata cagliaritana, ce lo mostra solo come pennuto, utilizzando la penna nera e le matite colorate, lasciando al lettore il compito di immaginare quali fattezze prenderà una volta di nuovo uomo.
Appare tra gli illustratori francesi Yan Nascimbene, che in Francia ha affiancato più volte il suo segno alla letteratura di Italo Calvino. Il suo Re Crin è un elogio alla classicità dell’acquerello, alla perfezione di immagini-miniatura e il castello è la sintesi di tutti i castelli delle fiabe sparsi per il mondo.
In Il lupo e le tre ragazze Calvino si lascia tentare dalla rima e la fiaba acquista un ritmo diverso. Ed è a quel ritmo che guarda Agnese Baruzzi, giovane illustratrice imolese, mentre crea personaggi e ambienti attraverso la tecnica del ritaglio e del collage su legno, costruendo, sulle pagine, abili ‘ricami’ capaci di cogliere l’atmosfera di una Cappuccetto lacustre.
E ancora la fiaba veronese Il paese dove non si muore mai illustrata con matite e acquerelli da Georges Lemoine, straordinario decano dell’illustrazione francese. Michel Galvin invece ci offre un’interpretazione molto personale dell’incontro-scontro tra la Strega Bistrega e Pierino Pierone.
In mostra anche Vanna Vinci con Zio Lupo, la paurosa fiaba romagnola che mette in scena una delle innumerevoli versioni di Cappuccetto, golosa di frittelle, con padella e mantellina rossa, Chiara Carrer con Belmiele e Belsole, Vittoria Facchini con Colapesce.

In tutto trentasei tavole per diciotto fiabe che si snodano attraverso un’Italia che dichiara le proprie differenze, differenze che sono la risorsa di una nazione, non le ragioni di possibili divisioni.

Illustratori in mostra: Valérie Dumas, Pia Valentinis, Yan Nascimbene, Agnese Baruzzi, Georges Lemoine, Michel Galvin, Vanna Vinci, Germano Ovani, Antonio Marinoni, Simona Mulazzani, Mauro Evangelista, Sébastien Orsini, Chiara Carrer, Agostino Iacurci, Charles Dutertre, Vittoria Facchini, Géraldine Alibeu, Isabelle Chatellard.