Tre stazioni per Arte-Scienza | Incontri

 
Le stazioni che titolano le mostre rimandano al senso del viaggio, un viaggio di scoperta e di crescita attraverso la conoscenza. Guardando l’evoluzione della nostra specie, dalle prime migrazioni preistoriche fino alle missioni spaziali, si potrebbe sintetizzare che la leva determinante del progresso umano sia il viaggio, la necessità, dettata dall’istinto di sopravvivenza, di andare a vedere cosa c’è oltre, cosa c’è altrove. Nell’immaginare queste stazioni di partenza abbiamo sentito l’esigenza di dotarle di un luogo di sosta e di approfondimento che prepari alla scoperta dei temi che affrontano. La Rotonda al centro dei percorsi espositivi sarà pertanto luogo d’incontro con una serie di avventori d’eccezione, che ci aiutino a capire il nostro pianeta, l’Universo, l’uomo e la sua storia.
 

Un viaggio che esplora la terra attraverso le incursioni artistiche di Margherita Morgantin nei recessi dei laboratori del Gran Sasso, in dialogo con il Riccardo Venturi e le ricerche del geologo Carlo Doglioni; o l’oscurità del cosmo attraverso le lenti di un astrofisico, Lucio Angelo Antonelli.

E se la destinazione è l’essere umano stesso, quale migliore compagno di viaggio di un premio Nobel per la Medicina, Mario Capecchi, in Italia per dialogare con il regista Roberto Faenza, autore di un film sulla rocambolesca infanzia italiana del geniale scienziato naturalizzato americano;  di un autorevole storico della medicina, Bernardino Fantini, che ci offrirà, attraverso una prospettiva storica sulle epidemie, la chiave per comprendere meglio il nostro presente; o di un etologo, Enrico Alleva, che assieme a Daniela Santucci, psicobiologa, ci aiuterà a comprendere meglio il cervello umano e la sua evoluzione.

E così, con lo sguardo alle origini, vedremo quale essere umano uscirà dai racconti di Giorgio Manzi, uno dei nostri più autorevoli antropologi, in dialogo con Telmo Pievani, straordinario studioso dell’evoluzione, che torna al Palazzo delle Esposizioni dove ha curato importanti progetti scientifici.

E come ogni viaggio ci allontana da un luogo familiare e rassicurante verso uno sconosciuto e incerto, proveremo a comprendere e accettare il margine di incertezza che pervade ogni aspetto del nostro mondo, grazie all’aiuto straordinario di Andrea Brandolini, economista, dei fisici Fernando Ferroni e Patrizia Tavella, dei filosofi della scienza Armando Massarenti e Mauro Dorato e di Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica 2021.

 

Il desiderio di conoscere che ci ha messi in cammino è il punto di unione tra ricerca matematica e artistica, considerate tradizionalmente forme di conoscenza totalmente distanti. Ai molteplici modi in cui creatività e calcolo si connettono è dedicata una serie di incontri concentrati nel mese di gennaio: dalla bellezza e stravaganza della matematica secondo la fisica Ingrid Daubechies alla riflessione sul linguaggio e le sue specificità nelle esperienze di un matematico, Roberto Natalini, un artista, Cesare Pietroiusti e una scrittrice con una formazione matematica, Chiara Valerio; dal ruolo della geometria nelle architetture narrative di Italo Calvino secondo Michèle Audin, matematica e scrittrice francese fino alla preziosa testimonianza di Alessio Figalli, insignito nel 2018 della prestigiosa Medaglia Fields, in conversazione con la giornalista Roberta Fulci.
 

Il percorso nel suo insieme aspira a comprendere i modi in cui arte, scienza e società parlano tra loro e si rispecchiano, attraverso riflessioni collettive, alle quali partecipano: i giornalisti Marco Cattaneo e Marco Motta con gli studiosi Fabrizio Rufo e Lucia Votano; Elena Bonetti, matematica e Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Antonella Polimeni, Rettrice dell'Università degli Studi di Roma Sapienza e medico, Cristiana Pulcinelli, giornalista e scrittrice.
 
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