Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro

12.10.2021__27.02.2022

a cura di INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Vincenzo Barone, Fernando Ferroni, Vincenzo Napolano, Antonella Varaschin

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Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro 12 ottobre 2021__27 febbraio 2022

La categoria dell’incertezza permea la visione scientifica moderna, e in particolare proprio quelle scienze che solitamente sono chiamate "esatte". Le informazioni sul mondo, infatti, sono frutto di osservazioni e misure che hanno sempre un margine di incertezza. Questo può essere valutato e ridotto, ma mai eliminato del tutto, perché trae origine da fluttuazioni casuali che accompagnano inevitabilmente i fenomeni naturali e le stesse procedure osservative.
 

A partire dal Settecento, gli scienziati hanno scoperto come imbrigliare il caso attraverso la logica e la probabilità. Grazie allo sviluppo di metodi matematici e statistici che incorporano l’incertezza relativa ai singoli elementi di un insieme e la superano nella descrizione collettiva, la scienza ha acquisito la capacità di descrivere e prevedere il comportamento quantitativo di sistemi naturali e umani sempre più complessi. La rivoluzione quantistica, poi, ha mostrato come il caso si annidi anche al livello dei costituenti fondamentali del mondo fisico.

Ma l'incertezza non è solo un concetto scientifico: è anche un aspetto centrale della nostra esistenza. I rapidi cambiamenti in atto e, in modo ancor più dirompente, gli effetti sulla nostra vita della attuale pandemia hanno reso pervasivo e persistente il tema dell’incertezza, collocandolo al centro degli sforzi di interpretazione della contemporaneità.
 

La mostra Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro illustra alcune delle molteplici sfaccettature dell’idea di incertezza, e i modi in cui la scienza fa i conti con essa. 

E dalla consapevolezza dell'ineluttabilità dell’incertezza scaturisce la necessità di ripensare e valorizzare le idee e gli strumenti che ci permettono di comprenderla e di governarla, interpellando la scienza, l’arte e la cultura a ogni livello.

Incertezza  | Foto M3S © 2021 Azienda Speciale Palaexpo
Incertezza  | Foto M3S © 2021 Azienda Speciale Palaexpo

 
Gli ambienti delle tre mostre sono stati ideati dallo studio Formafantasma. Inseriti nel 2011 dal “New York Times” tra i designer più influenti per il decennio successivo, sono stati insigniti nel 2020 del Designer of the Year Dezeen Awards e nel 2021 del Wallpaper* Awards Designers of the Year.
Formafantasma è uno studio di design basato sulla ricerca delle forze ecologiche, storiche, politiche e sociali che al giorno d'oggi modellano la disciplina del design. Dalla fondazione dello studio nel 2009, gli italiani Andrea Trimarchi e Simone Farresin si sono battuti per il bisogno di valore – militanza unita ad un pensiero olistico del design. Il loro obiettivo è quello di facilitare una comprensione più profonda dei nostri ambienti naturali e costruiti e di proporre interventi di trasformazione attraverso il design e le sue possibilità materiali, tecniche, sociali e discorsive. Lavorando dal loro studio di Milano (Italia) e Rotterdam (Paesi Bassi), Formafantasma abbraccia un ampio spettro di tipologie e metodi – dal design di prodotto al design spaziale, dalla pianificazione strategica alla consulenza.

 

Le mostre di Palazzo delle Esposizioni sono promosse da ROMA Culture (culture.roma.it).