Roma 1948 – 1959. Arte, cronaca e cultura dal neorealismo alla dolce vita.

30.01__08.07.2002
Roma 1948 – 1959. Arte, cronaca e cultura dal neorealismo alla dolce vita. 30 gennaio__8 luglio 2002
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Attraverso una visione interdisciplinare la mostra ripercorre un decennio di cultura, società e costume a Roma, dal 1948 al 1959, dagli anni del dopoguerra alla vigilia del boom economico.
L’esposizione si articola in un percorso cronologico all'interno del quale si approfondiscono aspetti diversi: dalla cronaca alle vicende della politica, alle arti figurative e alle arti applicate, al cinema, all'architettura, alla musica, alla letteratura, alla moda, allo sport.
Ricco di incontri e di scontri e di presenze internazionali è il panorama delle arti figurative che la mostra documenta: il passaggio dalla figura all'astrazione (Giuseppe Capogrossi, Afro, Mario Mafai, Luigi Pirandello…); gli scontri tra astrattisti e realisti (tra i giovani del gruppo Forma, Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Giulio Turcato, e i rappresentanti del realismo, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, ma anche l'intenso figurativismo di Renzo Vespignani), le ricerche informali e l'emergere di grandi personalità (Alberto Burri, Toti Scialoja, Edgardo Mannucci, Ettore Colla).
Nella mostra, inoltre, è riproposta, in sintesi, l'attività della Galleria Nazionale d'Arte Moderna diretta da Palma Bucarelli e di alcune tra le più vitali gallerie d’arte private che hanno svolto un ruolo particolarmente significativo in quegli anni: Del Secolo, Art Club, Dell’Obelisco, Fondazione Origine, La Tartaruga, La Salita. In una sezione denominata Americana (dal titolo della celebre antologia tradotta da Elio Vittoriani) è esposta una selezione di opere di artisti americani che ebbero un assiduo rapporto con la città e con gli artisti che vi lavoravano, da Arshile Gorky a Matta, a Jackson Pollock, a Conrad Marca-Relli, a Mark Rothko, a Alexander Calder, a Franz Kline.
Le diverse informazioni e i differenti linguaggi si intrecciano nel percorso della mostra, grazie a un particolare allestimento, all’interno del quale l’ordine cronologico è scandito da una serie di schemi che proiettano brani di film, cinegiornali, documentari.
Ampio spazio è dedicato alle arti decorative, molti infatti gli artisti che vi si dedicavano in collaborazione con gli architetti. In questa sezione, tra le altre opere, sono esposti i bozzetti di Alberto Burri e di Piero Dorazio per interventi nelle case popolari dell’INA Casa, il bozzetto di Mirko per la cancellata del Mausoleo delle Fosse Ardeatine e una parte del grande pannello decorativo dipinto da Gino Severini nel 1953 per il Palazzo del Congressi a Roma, insieme ai gioielli, tra gli altri, di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Nino Franchina. Centinaia di fotografie permettono di seguire le vicende romane di quegli anni, tra cronaca e politica.
Una serie di documenti testimonia la presenza di poeti e narratori, la rinascita della poesia dialettale e l’intenso rapporto tra letterati e artisti, come anche la vita teatrale, che in quegli anni aveva ripreso vigore, e l’avvento della televisione.
Abiti e accessori ripropongono lo sfarzo dell’alta moda a Roma, famosa in tutto il mondo per i suoi celebri atelier.
In mostra anche oggetti di design, le automobili prodotte in quegli anni in Italia e le prime Lambrette.

La mostra è ideata da Maurizio Fagiolo dell'Arco e curata per le varie sezioni da:
Miriam Mafai per La cronaca e la storia
Maurizio Fagiolo dell'Arco e Claudia Terenzi per Le arti figurative
Maurizio Di Puolo per l’architettura
Daniela Fonti per le arti decorative
Gianfranco Capitta, Renzo Tian e Guido Di Palma per Lo spettacolo
Luciano Luisi e Silvana Cirillo per La letteratura
Gianni Borgna per La musica
Giulia Mafai per La moda
La documentazione fotografica è a cura di Franco Lefèvre
La ricerca e la regia del materiale audiovisivo è a cura di Paolo Luciani e Cristina Torelli
Allestimento di Maurizio Di Puolo in collaborazione con Lucio Turchetta
Catalogo con testi di Miriam Mafai, Giovanni Russo, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Flavia Matitti, Beatrice Marconi, Claudia Terenzi, Lorenza Trucchi, Nadja Perilli, Daniela Lancioni, Renato Nicolini, Irene de Guttry, Daniela Fonti, Gianluca Riccio, Giuseppe Cannella, Micol Forti, Renzo Tian, Gianfranco Capitta, Vanessa Polselli, Guido di Palma, Carlo Lizzani, Giulio Calvani, Stefano Della Casa, Gianni Borgna, Luciano Luisi, Silvana Cirillo, Barbara Scaramucci, Antonio Girelli, Skira Editore, Milano 2002.

Enti promotori:
Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali
Azienda Speciale Palaexpo
Palazzo delle Esposizioni
Istituto Luce
RAI Radiotelevisione Italiana
Cinecittà Holding
Scuola Nazionale di Cinema - Cineteca Nazionale

Su invito della biennale belga, Europalia, che nel 2003 è stata dedicata all’Italia in occasione del semestre di Presidenza italiana alla Comissione Europea, la mostra è stata presentata con il titolo di Les années ’50 à Rome. Du Néoréalisme à la Dolce vita, al Musés des Beaux-Arts di Mons, ottobre 2003 - febbraio 2004. La mostra e il catalogo sono a cura di Claudia Terenzi.