biografia Rodchenko

1891
23 novembre (del vecchio calendario). Aleksandr Michailovicˇ  Rodčenko nasce a San Pietroburgo. Il padre, Michail Michailovicˇ  Rodčenko (1852-1907), è un "contadino senza terra"; la madre, Olga Evdokimovna Paltusova (1856-1933), una lavandaia. Il padre lavora come assistente scenografo al Club russo sulla prospettiva Nevskij. "Nel club a San Pietroburgo, per esempio. Ricordo che vagavo per le sale e le stanze vuote. [...] Mi alzavo presto, quando tutti dormivano, e scendevo i gradini che portavano sul palcoscenico, poi nella platea. Le sedie erano accostate da un lato per ballare. Facevo il giro e guardavo tutto. A volte trovavo qualcosa di interessante: una scatola, una bottiglia di profumo, qualche zuccherino in una scatola di caramelle. [...] Sul cassettone c'è una lampada a cherosene accesa. A parte me, nell'appartamento non c'è nessuno. Sono solo, ho sette o otto anni. Il nostro appartamento va con il lavoro, ed è l'unico sopra il palcoscenico. [...] Non c'è nessun posto dove andare e nessuno da vedere. Non devo scendere sul palcoscenico. Mia madre dice che potrei farmi male quando cambiano le scene. [...] Tutto quello che posso fare è fantasticare, immaginare che un asciugamano steso o una matassa di rafia sia un uomo morto, e vedere mostri in agguato negli angoli bui"1.
1901
La famiglia  Rodčenko si trasferisce a Kazan.
1901-1905
 Rodčenko frequenta la scuola parrocchiale.
1907
Muore il padre. "Mio padre subì diversi attacchi di cuore, e allora un freddo terrore mi assaliva. Ma questo accadeva quand'ero bambino"2.
1908-1909
Apprendistato presso un dentista, per diventare odontotecnico.
1910
Settembre. Entra come uditore libero alla Scuola di belle arti di Kazan, dove rimane fino al 1914. Tra i docenti vi sono Radimov, Skornjakov e Denisov. Per un periodo vi insegna Maljavin. "N. Fešin è la luce nelle tenebre." Fešin emigrerà presto in America. Dà lezioni di disegno a un alunno della scuola secondaria
1911
Dal diario di  Rodčenko: 7 dicembre. "Di che cosa scriverò? Che sto di nuovo lottando con il disegno. Voglio mostrare la verità, ma al tempo stesso rendere il disegno più nitido. Voglio che i miei disegni non piacciano a nessuno, ma anche che stupiscano tutti. [...] Andrò a San Pietro[burgo] e a Mosca. Descriverò ogni cosa, così non la dimenticherò. [...] Sogno la galleria Tret'jakov, gente nuova, quadri". Da diversi anni si sta preparando a sostenere gli esami della scuola secondaria come esterno, per poter studiare alla scuola d'arte allo stesso livello di tutti gli altri. 8 dicembre. "[...] Devo continuare a sgobbare. Invidio tutti, fuori. Solo. [...] Solo. [...] La gente capisce che cosa significa questa parola? Devo decidermi una volta per tutte. O lavoro come un matto e passo l'esame, o no, e allora fine della storia. Sul tavolo ci sono mucchi di libri, algebra, geometria, quaderni di appunti, problemi di matematica. Devo studiare tutto, ma per quanto legga, per quanto mi riempia la testa, questa rimane vuota, vuota. [...] Allora mi metto a leggere Le memorie di una cameriera di Mirbeau, e quando sento arrivare qualcuno nascondo il libro. Che farsa!" 11 dicembre. "[...] Sono andato alla biblioteca pubblica e ho letto 'Satirikon', una rivista meravigliosa. Come mi piacerebbe collaborare. Anche a qualche altra rivista [...]"3. Alla fine di dicembre fa una gita a Pietroburgo e Mosca.
1912
Gli studenti organizzano un "ballo egiziano": una festa con costumi confezionati da loro stessi sullo sfondo di finte pitture funerarie egizie.  Rodčenko si innamora della studentessa Tamara Popova.
22 marzo. "Sto sistemando la mia stanza. Ho appeso alla parete un costume egizio, con una lanterna rossa nuova, qualche studio, schizzi e disegni. [...] Me ne sono stato per conto mio e ho ripensato al ballo egiziano"4. Disegna illustrazioni per il professor B.A. Adler dell'università di Kazan, copiando motivi ornamentali e costumi antichi per il suo lavoro di storia. Si trasferisce con la madre in un nuovo appartamento. 21 luglio. "Sono seduto al mio grande tavolo mezzo coperto di colori, bottiglie, carta e libri [...] L'ho fatto apposta così grande, per lavorare con più agio. Adesso mi sento così bene [...] Prima cercavo di stare a casa il meno possibile, dovunque ma non a casa, invece adesso mi affretto a tornare perché qui mi piace tanto. [...] Il nostro appartamento è veramente carino. Alle pareti sono appesi i miei schizzi, i miei schizzi giapponesi, i miei sogni, il mio dolore, la mia vita, il mio diabolico struggimento. [...] Il mio amore. [...] I miei strani compiti in classe, così diversi da quelli di tutti gli altri che gli studenti dicono che sono matto e gli insegnanti scrollano le spalle. [...] È tranquillo qui. [...] Tranquillo come un monastero. [...] Se solo Tamara venisse [...]"5. Su suggerimento del professor B.A. Adler, inizia a disegnare tavole per l'università di Kazan.
1913
Supera gli esami di materie generali alla scuola parrocchiale per quattro anni. Inizia a esporre i suoi quadri. Dicembre. Aiuta gli avvocati N. Andreev e V. Veger a organizzare la serata di capodanno. Dipinge imitazioni di quadri futuristi sulle pareti di un appartamento vuoto affittato per l'occasione. "Ho decorato diverse stanze con una finta mostra futurista, per la quale ho fatto venti quadri futuristi a tempera su cartone. Mi è piaciuto dipingerli"6. 30 dicembre. Esce il primo numero del giornale a fumetti "Bolotnyie ogni" (Luci della palude). A pagina uno si legge il seguente annuncio: "Oggi si è svolta l'inaugurazione di una mostra dell'Unione dei cubofuturisti. Un'iniziativa del libero artista A.M.  Rodčenko". Mostre: Kazan, seconda e terza esposizione periodica di pittura.
1914
20 febbraio.  Rodčenko va a una serata organizzata alla sala dell'Assemblea dei nobili di Kazan per ascoltare i poeti futuristi Vladimir Majakovskij, Vasilij Kamenskij e David Burljuk. Disegna i costumi per il dramma di Oscar Wilde La duchessa di Padova. 7 giugno. Ottiene il certificato di licenza dalla Scuola di belle arti di Kazan. Incontra Varvara Fëdorovna Stepanova, studentessa alla Scuola di belle arti di Kazan e sua futura moglie. Mostre: Perm', quinta mostra di pittura.
1915
Aprile
. Inizia una serie grafica con riga e compasso. Partecipa alla decorazione di un circolo. 20 marzo. Da una lettera a Varvara Stepanova: "Comincerò a lavorare tra pochi giorni. Sì, ho trovato qualcosa da dipingere, e se ci posso pensare sarà nuovissimo e audace. Voglio una pittura libera (anche futurista), questa è attaccata in maniera servile [alla realtà]. Dimostrerò che ho ragione. Io preferisco vedere cose comuni in maniera comune. Metterò in pratica questa idea. Ho trovato l'unica maniera originale. Farò vivere le cose come anime, e vivere le anime come cose. [...] Farò morire la gente per le cose, e vivere le cose. Metterò anime di persone nelle cose, e le cose diventeranno anime [...]"7. Agosto. Progetta di trasferirsi da Varvara Stepanova a Mosca. 14 ottobre. Annotazione nel diario rivolta a Varvara Stepanova: "Sapevi che tutta la mia anima è innamorata di te? Vedi quant'è felice, quanto teneramente e possessivamente canta di te senza sosta. Voglio fare altri nuovi miracoli per impedire che la meraviglia lasci la tua testa. Una volta di più ho piantato nella mia anima semi meravigliosi, dai quali cresceranno fiori incantati che ti inebrieranno con il loro profumo. Ama incommensurabilmente, e io sarò infinitamente nuovo e inventivo. [...] Con il potere della mia mente strana e depravata ti costringerò a servire fantasmi, e con la volontà di un incantatore evocherò le ombre dei morti [...] Farò cose che non hanno nome, e il loro incanto non avrà fine [...]"8. Tenta di entrare alla Scuola di pittura, scultura e architettura a Mosca. Alla fine dell'anno si trasferisce a Mosca. 1916
All'inizio dell'anno entra alla scuola Stroganov.  20 marzo. In un negozio vuoto sulla Petrovka si inaugura la mostra futurista chiamata "Magazin" (negozio), dove  Rodčenko fa la sua prima apparizione pubblica come artista a Mosca. "[... ] Abbiamo preso in affitto per un mese un negozio vuoto al numero 17 della Petrovka e abbiamo iniziato ad appendere i nostri lavori. Il negozio era formato da due stanze, una grande e una piccola sul retro. Nella prima abbiamo messo i controrilievi di Tatlin, [lavori di] Popova, Ekster, Udaltsova, Bruni, Kljun e Malevicˇ. Nella stanza posteriore, M. Vasilieva, io, Pestel e, in un secondo momento, il giovane Ostetskij. Era cominciata la mia prima apparizione a Mosca. Ho presentato una composizione non-oggettiva di 150 x 100, Due figure, e qualche piccolo lavoro non-oggetivo di grafica9. Maggio. È chiamato al servizio militare e incaricato dei rifornimenti su un treno ospedale del dipartimento panrusso dell'unione Zemskoij adibito al trasporto dei feriti. 4 agosto. Da una lettera di Varvara Stepanova (Mosca, treno ospedale numero 1178): "Sono triste, ho il cuore pesante come un macigno. Perché siamo stati ancora divisi, tu te ne sei andato ancora [...] Quando finirà questa settimana, quando ti vedrò? [...] Torna presto! Anti10, mio amore, tu mi ami"11. Mostre: Mosca, "Negozio"; Mosca, quarta mostra di pittura e scultura "Pittura contemporanea".
1917
24 maggio. Da una lettera a Varvara Stepanova: "Sono nella condizione di avere perduto ciò che avevo, vale a dire la mia arte. [...] Non dipingo come dipingevo prima, ma non riesco ancora a dipingere come voglio. Non dipingo quel genere di quadri che dipingevo prima, ma ancora non riesco a dipingere quelli che voglio. Ho abbandonato tutto il vecchio, ma non ho ancora trovato qualcosa di nuovo"12. 16 agosto. Da una lettera di Varvara Stepanova (Mosca, treno ospedale numero 1181): "Anti, c'è così tanto desiderio disperato, tanto dolore nelle tue ultime lettere. E la vita è come brancolare in un corridoio lungo e stretto passando accanto a migliaia di porte chiuse e cercandone una aperta dove poter riposare insieme a te da tutti questi orrori. [...] Sento che siamo destinati ad affrontare molte altre prove e so che tu non mi lascerai fare a pezzi quando le forze del male attaccheranno. [...] Non abbandonarmi, io ti amo [...]"13. Autunno. Ritorna a Mosca dopo il congedo. Partecipa alla fondazione dell'Unione professionale degli artisti pittori. È membro e segretario della Federazione giovanile (o di sinistra). Con Tatlin e Udaltsova lavora alla decorazione del Café pittoresque (oggi sala espositiva su Kuzneckij Most) ideata da Georgij Jakulov, di cui progetta l'illuminazione.
1918
Febbraio. Inizia a lavorare alla sezione delle arti figurative (IZO) del Narkompros. È membro del Collegio delle arti. Pubblica articoli e appelli sul giornale "Anarchia". Lavora a una serie di composizioni astratte intitolata Movimento di piani sporgenti. Inizia la prima serie di costruzioni spaziali su cartone, Piegare e smantellare. 18 maggio. Nell'ambito di un annunciato programma di mostre di esponenti dell'Unione, presso il circolo della Federazione di sinistra dell'Unione degli artisti pittori (appartamento 1, Krechetnikovskij pereulok 8) si inaugura una mostra di  Rodčenko della durata di due giorni, intitolata "Cinque anni di lavoro". È la sua prima mostra personale. Si trasferisce in una casa vuota al numero 10 di Bol´šoj Gnezdnikovskij pereulok (casa Nirenzee) e cerca di convincere altri artisti a condividere l'abitazione. Nessuno accoglie l'invito, e dopo qualche mese  Rodčenko e Varvara Stepanova si spostano in un appartamento al numero 10 della Pimenovskaja. Ottiene una presentazione firmata da Igor Grabar, Georgij Jakulov e Vladimir Tatlin perché venga accettato come "membro lavoratore della Commissione per la cultura e l'istruzione" del soviet moscovita dei rappresentati dei lavoratori e dei soldati. Primavera. Lavora alla sistemazione delle collezioni d'arte applicata del museo Savva Morozov. Visita la città di Sergiev Posad e il villaggio di Bogorodskoe per studiare le scuole d'arte industriale amministrate dalla sezione delle arti figurative del Narkompros, presso il quale lui e Ol'ga Rozanova lavorano nella sottosezione Arti industriali. 30 novembre. È la data sul seguente invito che riceve dalla sezione delle arti figurative del Proletkult di Mosca: "La sezione delle arti figurative vi invita a dirigere gli studi sulla teoria dell'arte (composizione, superficie cromatica, colore) alla scuolalaboratorio del Proletkult di Mosca". Mostre: Mosca, personale "Cinque anni di lavoro"; Mosca, prima mostra di pittura dell'Unione degli artisti pittori.
1919
14 gennaio.  Rodčenko, Stepanova, Drevin e Udaltsova fondano l'Associazione degli innovatori estremi, in opposizione a Malevicˇ e ai suoi seguaci. Iniziano i preparativi per la decima esposizione di Stato "Creatività non-oggettiva e suprematismo". 9 febbraio. Si inaugura al Museo di belle arti sulla Volchonka (oggi Museo statale di belle arti "A.S. Puškin") la quinta Esposizione di Stato di pittura. 27 aprile. Si inaugura la decima esposizione di Stato "Creatività non-oggettiva e suprematismo", alla quale  Rodčenko partecipa con costruzioni spaziali e opere delle serie Concentrazione di colore e forma e Nero su bianco. Realizza una serie di incisionioni su linoleum; inizia il ciclo "linearistico", una serie di dipinti e opere grafiche in cui l'unica forma è la linea. 15 settembre.  Rodčenko e Varvara Stepanova si trasferiscono nell'appartamento 25 in Dolgij pereulok 8. L'edificio appartiene alla famiglia Kandinskij. 18 novembre. Entra a far parte della Commissione di pittura, scultura e architettura della sezione delle arti figurative del Narkompros per la sintesi di pittura, scultura e architettura. Inizia a lavorare a progetti architettonici sperimentali. Vince il primo e secondo premio per i suoi progetti di edicole in un concorso bandito dalla sottosezione costruzione architettonica della sezione delle arti figurative del Narkompros. Mostre: Mosca, quinta esposizione di Stato di pittura; Mosca, decima esposizione di Stato "Creatività non-oggettiva e suprematismo"; Vitebsk, prima esposizione di Stato dei pittori locali e moscoviti; Rjazan', terza mostra di pittura; Mosca, undicesima esposizione di Stato di arte applicata e industriale.
1920
Continua la serie di composizioni astratte geometrico-lineari in pittura e grafica. 15 gennaio. Annotazione nel diario: "Credo che chiamerò le nuove cose 'linearismo'. Una tendenza nuova nella creatività nonoggettiva" 14. 17 gennaio. Nei locali dell'ex circolo della Federazione di sinistra del'Unione degli artisti pittori si svolge la prima riunione organizzativa del Consiglio dei maestri, poi INKHUK (Istituto di cultura artistica). Sono presenti: V. Kandinskij, N. Šestakov, A. Lentulov, V. Bekhteev, R. Falk, A. Novinskij, A.  Rodčenko, V. Stepanova, V. Franketti e S. Volnukhin. Le riunioni successive si svolgono nell'appartamento di D. Šterenberg. 2 febbraio. La sottosezione delle arti industriali dell'IZO nomina  Rodčenko direttore dell'ufficio del Museo di cultura pittorica, da poco istituito. 19 marzo. Una seduta della sezione teorica (rinominata sezione arte monumentale) approva il programma dell'INKHUK e la decisione di incorporare l'istituto alla sezione arti figurative del Narkompros. 24 marzo. Dal diario di Varvara Stepanova: "Ieri lui [ Rodčenko ] e io siamo stati fotografati insieme per la prima volta. Per l'occasione aveva preparato una composizione di oggetti quotidiani. Io ero seduta su un tavolo rivoltato, con una pennellessa in mano, e mi appoggiavo a una chitarra sottosopra, con del filo passato sulla spalla. Anti era sul pavimento, appoggiato a una grossa squadra, con una gamba allungata e l'altra piegata. Accanto c'era una sedia rovesciata con una grande lampadina elettrica, da 2000 watt, come una lampada ad arco. Sembravamo dei suonatori ambulanti o degli artisti del circo, specialmente Anti con la sua papalina"15. Organizza e allestisce una mostra per l'apertura del terzo congresso del Comintern a Mosca. 2 ottobre. Si inaugura la diciannovesima esposizione di Stato, dove  Rodčenko espone una serie di composizioni linearicostruttive e progetti architettonici. All'inaugurazione della mostra incontra Majakovskij: "[Majakovskij] mi si è avvicinato semplicemente e ha detto: 'Vieni, Lilija Jur'evna Brik vuole conoscerti.' Così sono andato a conoscerla. È stata la prima volta che ho parlato con Majakovskij. [...] Mi ha chiamato subito 'starik' (vecchio mio), e io l'ho chiamato Volodja. Ha solo due anni meno di me"16. Ottobre. È nominato professore alla facoltà di pittura generale delle scuole-laboratorio d'arte superiori di Stato. 23 novembre. Viene istituito un gruppo di lavoro dell'INKHUK per l'analisi oggettiva. Ne fanno parte A.  Rodčenko, L. Popova, V. Bubnova, A. Babicˇev, V. Stenberg e V. Stepanova. L'INKHUK viene così diviso in due settori indipendenti, ciascuno con un suo programma. 29 novembre. A una conferenza dei capi delle sezioni provinciali dell'IZO,  Rodčenko tiene una relazione sull'ufficio del Museo di cultura pittorica. Novembre.  Rodčenko e Varvara Stepanova lasciano la casa di Kandinskij per trasferirsi nel palazzo dell'ufficio del Museo di cultura pittorica, al numero 14 della Volchonka, appartamento 8. 13 dicembre. Nel nuovo appartamento viene istituito il primo gruppo di lavoro dei costruttivisti, formato da Alexeij Gan, Aleksandr  Rodčenko e Varvara Stepanova. Mostre: Mosca, diciannovesima esposizione di Stato; Mosca, "Mostra dei quattro" (Kandinskij, Sinezubov,  Rodčenko e Stepanova); Kazan, prima mostra d'arte e scienza; Sovetsk, prima mostra Kozmodemjansk per celebrare il terzo anniversario della Rivoluzione d'ottobre.
1921
Gennaio-aprile. Il gruppo di analisi oggettiva tiene all'INKHUK una discussione su "Analisi dei concetti di costruzione e composizione e loro differenzazione". Come gli altri partecipanti,  Rodčenko formula le sue conclusioni in un testo concettuale. Si classifica primo a un concorso per l'ideazione dello stemma del sindacato. 19 febbraio. Ottiene un biglietto di partecipazione al Vserabis. 18 marzo. Prima riunione del gruppo di lavoro dei costruttivisti dell'INKHUK. Oltre a  Rodčenko e Stepanova, fanno parte del gruppo V. Stenberg, G. Stenberg, K. Medunetskij e K. Ioganson. 13 maggio. A una riunione del gruppo di lavoro di analisi oggettiva dell'INKHUK,  Rodčenko presenta un documento Sul Museo di cultura pittorica. 22 maggio. Nell'ex salone Michailova si inaugura la seconda esposizione di primavera dell'OBMOKHU.  Rodčenko vi espone le costruzioni spaziali sospese Cerchio in un cerchio, Ovale in un ovale, Esagono in un esagono e Triangolo in un triangolo. 23 maggio. Completa la stesura del testo La linea, commissionato dall'INKHUK. 24 maggio. Inizia una revisione del bilancio del Museo di cultura pittorica. 18 settembre. Inaugurazione della mostra "5 x 5 = 25" (pittura) nei locali dell'Unione panrussa dei poeti. Sono presenti: A. Vesnin, L. Popova, A.  Rodčenko, V. Stepanova e A. Ekster.  Rodčenko espone Una linea (1920), Un quadrato (1921), Rosso puro (1921), Blu puro (1921) e Giallo puro (1921) come dichiarazione della fine della pittura. A proposito delle tre tele monocrome, in una recensione della mostra firmata "Bakhvam" sul quotidiano "Teatral'naja Moskva" si legge: "Si dice che  Rodčenko abbia dimenticato di apporre a questi quadri un avviso che dice ' Rodčenko accetta ordinazioni per pannelli neri e rossi da tutte le organizzazioni, le fabbriche e i sindacati sovietici. Servizio immediato, rapido ed efficiente'". 6 ottobre. Negli stessi locali viene inaugurata la seconda mostra "5 x 5 = 25", dove  Rodčenko espone progetti di costruzioni e un disegno per una lampada. Dicembre. Su richiesta di Majakovskij, disegna una lampada per Lilija Brik nell'appartamento di Vodopjanov pereulok. Vince il primo premio per il disegno delle bandiere del Consiglio centrale dei sindacati. Mostre: Mosca, seconda esposizione di primavera dell'OBMOKHU; Mosca, "5 x 5 = 25" (pittura); Mosca, "5 x 5 = 25" (grafica); Mosca, mostra per il III congresso del Comintern; Sovetsk, terza esposizione itinerante.
1922
Febbraio.  Rodčenko diventa vicepreside del VChUTEMAS. Si dimette dalla direzione dell'ufficio del Museo di cultura pittorica di Mosca. Si trasferisce dalla Volchonka allo studio sulla Mjasnickaja. È nominato vicepreside della facoltà di lavorazione dei metalli e capo dei dipartimenti principali del VChUTEMAS. Pubblicazioni: Esce in agosto il primo numero della rivista "Kino-fot" che pubblica i collage satirici di  Rodčenko Cambio di pietre miliari, Se soffri e Tipo di imputata, raccolti sotto il titolo di Materiale stampato per la critica. Numeri successivi pubblicano fotografie di costruzioni spaziali e riproduzioni di opere grafiche e dipinti. 15 ottobre. Alla galleria Dieman di Berlino si inaugura la prima mostra di arte russa. Tra le altre opere  Rodčenko presenta Rosso puro (1921) e due costruzioni spaziali. Novembre. Con i titoli per il giornale filmato Kinopravda, inizia la collaborazione con Dziga Vertov. Disegna un servizio da tè per la facoltà di ceramica del VChUTEMAS. Mostre: Berlino, "Erste russische Kunstausstellung".
1923
Continua a insegnare al VChUTEMAS, dove tiene i corsi di design. Gennaio. Inizia la partecipazione alla rivista "LEF", pubblicata da Majakovskij. Disegna le copertine di "LEF" (1923-1924) e "Novyj LEF" (1927-1928). Febbraio. Disegna diversi manifesti pubblicitari commissionati dal comitato per l'Esposizione panrussa di agricoltura, arti industriali e mestieri. Marzo. Entra nel comitato di redazione di "LEF". Pubblicazioni: Il primo numero di "LEF" esce con la copertina di  Rodčenko. La rivista pubblica disegni di  Rodčenko per le cinevetture [?cine-cars] agitprop per l'Esposizione panrussa di agricoltura, arti industriali e mestieri. Aprile. Inizia a lavorare per la società Dobrolet, progettando manifesti, insegne e marchi per aerei. 24 aprile. Incaricato di illustrare il libro di Majakovskij Pro Eto (Di questo), realizza la copertina e undici fotomontaggi. Conclude il lavoro il 5 giugno. Otto dei fotomontaggi vengono inseriti nel volume. 27-29 giugno. Disegna i primi manifesti pubblicitari per GUM con testi di Majakovskij. Ottobre. Disegna i primi manifesti pubblicitari per la Mosselprom (l'associazione moscovita degli stabilimenti per la lavorazione dei prodotti agricoli), con testi di Majakovskij, e per la Rezinotrest. Mostre: Mosca, "Scenografie a Mosca dal 1918 al 1923".
1924
Si dedica alla fotografia. Acquista due macchine fotografiche: una Iochim 9 x 12 con obiettivo berthiot, e una 13 x 18. Realizza i primi ritratti: di sua madre, di Varvara Stepanova, di amici e colleghi del "LEF". Continua a lavorare per GUM, Rezinotrest, Goskino e Mosselprom. Incoraggia gli studenti a realizzare opere originali dai suoi schizzi. Illustra libri e riviste per il Gosizdat e per le case editrici Krasnaja Nov', Transpechat e Molodaja Gvardija. Aprile. Realizza una serie di ritratti di Majakovskij nel suo studio sulla Mjasnickaja. 15 aprile. La rivista "Ogonëk" gli concede un'autorizzazione valida fino al I luglio 1924 che attesta che " Rodčenko Aleksandr Michailovicˇ lavora per noi nel fotomontaggio". 16 maggio. Il dipartimento per le tariffe standard della sezione arti figurative del Gubrabis riceve dal "LEF" una richiesta di introduzione di tariffe fisse per il "lavoro artistico industriale". La richiesta riguarda le tariffe per i manifesti pubblicitari, gli imballi e le etichette disegnate da  Rodčenko con testi di Majakovskij. Maggio. Si ustiona gravemente la mano destra con il lampo di magnesio durante una sessione di fotografia. 2 giugno. Il presidium della sezione ricerca artistica del Consiglio accademico statale conferma a  Rodčenko il titolo di professore. Ottobre. Realizza una serie di undici manifesti per il sindacato su testi di Majakovskij. Realizza uno schizzo per una pubblicità murale dipinta sull'edificio della Mosselprom. Disegna dieci copertine per la serie Mess Mend, pubblicata da Marietta Šaginjan sotto lo pseudonimo di Jim Dollar. Disegna tre varianti di una locandina per la serie del Cineocchio di Dziga Vertov. Una viene accettata per la stampa. Mostre: Venezia, XIV Biennale. 1925 14 gennaio. Nasce la figlia Varvara. 18 gennaio. Prima del film di Sergej Ejzenštejn La corazzata Potëmkin, per il quale  Rodčenko ha realizzato diverse locandine. Gennaio. Ultimata la realizzazione della pubblicità murale sull'edificio della Mosselprom, ideata da  Rodčenko. 22 gennaio. Inizia a lavorare alle copertine dei cataloghi delle sezioni sovietiche commissionate dall'Accademia statale delle arti e dal Comitato per le esposizioni del padiglione sovietico all'Esposizione internazionale di Parigi. Consegna gli schizzi il 25 gennaio. 4 febbraio. Il Comitato per le esposizioni lo incarica di progettare l'allestimento e l'arredo del Circolo operaio: un totale di tredici progetti, più il progetto generale per l'interno. L'incarico è assegnato a  Rodčenko su suggerimento di Majakovskij, che fa parte del Comitato. 18 marzo. Parte in treno per Parigi, via Riga, per disegnare il padiglione sovietico all'Esposizione internazionale; porta con sé gli schizzi degli arredi per il Circolo operaio, da costruire sul posto. Oltre al circolo,  Rodčenko realizza un progetto a colori per il padiglione di Konstantin Mel'nikov e progetta la sala Gostorg al primo piano del padiglione; partecipa inoltre a quattro sezioni, ottenendo in tutte la medaglia d'argento: "teatro", "arte della strada", "arte del libro" e "arte dei mobili" (per il Circolo operaio). Dalle lettere che scrive a Varvara Stepanova da Parigi: 17 aprile. "Il padiglione è stato dipinto come l'ho dipinto nel progetto: rosso, grigio e bianco. È splendido, eppure nessuno dice che l'ho fatto io. Tutti i colori per il Grand Palais, sei sale, sono stati scelti da me. [...] Io e Poliakov abbiamo fatto le sale: 1) arti e mestieri, 2) VChUTEMAS, 3) grafica, pubblicità e architettura, 4) ceramica e vetro, 5) tessuti; poi c'è la sala di lettura dell'isba e, probabilmente, il teatro. Ma non mi preoccupo: che litighino pure. Per quanto riguarda me, le cose stanno proprio come dovrebbero. Io potrei dare via quello che ho in abbondanza, mentre loro non hanno niente. Ho dipinto l'atelier di cinema di Fiedler: il risultato è brillante. Ha comprato vetro e una cornice, e non aveva mai avuto un progetto così. Gliela faremo vedere. Chi sopravvive vince". 19 aprile. "Stanno tutti aspettando me alla Rotonda. Tutti sanno che sono a Parigi, ma io non ci sono stato. C'è Picasso, Léger e diversi russi. Sto meditando di cambiare l'ispezione del fronte di tecnologia con l'ispezione d'arte tra uno o due giorni [...]"17. 12 maggio. "[...] Il circolo sarà un divertimento, è tutto pronto. Dentro sarà bello, poi porteranno tutto a Mosca. [...] Me ne sto qui a ripulire gli schizzi del circolo. Li esporrò insieme all'architettura". 19 maggio. "Il circolo è nella sala, dove stanno tutti gli interni, non nel padiglione. Il Grand Palais ha sei sale enormi, alte otto metri, e queste sono il motivo che mi trattiene. Ho il terribile timore che inaugureremo il primo giugno invece del 23". 1 giugno. "Sono andato da Léger, dopo il 4 gli mostrerò il mio quadro18. [...] Be', il circolo è pronto, mando qualche scatto. È così semplice e pulito e luminoso che si ha paura di sporcarlo. Nient'altro che ripolin lucido, tantissimo bianco, rosso e grigio. [...] I russi ci vengono tutti i giorni e leggono le riviste e i libri, a dispetto della corda all'ingresso"19. Intorno al 20 giugno. "Partito da Parigi per Mosca in treno. Portato con me una Ieica 4 x 6, una piccola cinepresa Sept e due treppiedi. Spedita la cinepresa Sept per Dziga Vertov, insieme a un obiettivo telescopico e caricatori in più al Goskino". Pubblicazioni: La rivista "Proletkino" (nn. 6-7) pubblica i fotomontaggi di  Rodčenko per il film di Dmitri Bassalygo Fiamme dalle scintille. Inizio di settembre. La rivista "Ogonëk" lo incarica di fotografare le manovre al distretto militare di Mosca. Autunno. Inizia la serie delle fotografie in prospettiva scorciata. Mostre: Parigi, esposizione internazionale delle arti decorative; Mosca, prima mostra di locandine cinematografiche.
1926
Febbraio. La sezione curata da  Rodčenko nella rivista "Sovetskoe kino" (dove in questo periodo Varvara Stepanova Kinoglaz (Cine-occhio). Locandina per la serie di Dziga Vertov, 1924 lavora come grafica) si inaugura con le fotografie in prospettiva scorciata della Casa sulla Mjasnickaja.  Rodčenko inizia a fotografare in maniera sistematica edifici e vedute di Mosca. Espone le locandine per La corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenštejn alla seconda mostra delle locandine cinematografiche che si svolge a Mosca nel teatro Kamernij. Con Varvara Stepanova realizza una serie di "illustrazioni con fotomoltiplicazione" per il libro in versi per bambini Samozveri di Sergej Tret'jakov. Pubblicazioni: A maggio esce il secondo numero della nuova rivista "Sovetskoje foto". Due fotografie realizzate da  Rodčenko nel 1926, un paesaggio invernale con i tetti delle case in lontananza e un cortile in inverno, illustrano l'articolo Fotografia vs pittura di Osip Brik. Inizia a lavorare come grafico per il film Mosca in ottobre; regista Boris Barnet, operatore Boris Frantsisson. Lavora ai manifesti della storia del partito comunista di tutta l'Unione (bolscevico) commissionati dall'Accademia comunista; utilizza le stampe dell'Archivio della rivoluzione e materiale del Museo della rivoluzione. Da una finestra al primo piano del museo fotografa le colonne della facciata come ritmi verticali che si dissolvono in prospettiva. 16 novembre. Il settimanale "Spettatore nuovo" pubblica un fotogramma dal film di Sergej Ejzenštejn La linea generale, in lavorazione.  Rodčenko e Stepanova partecipano ai provini, nella parte di due stranieri appena arrivati in aereo nell'Unione sovietica. Mostre: Mosca, seconda mostra delle locandine cinematografiche; New York, mostra di arte teatrale.
1927
Dopo un intervallo di due anni, la rivista del Fronte di sinistra delle arti riprende le pubblicazioni con il titolo di "Novyj LEF".  Rodčenko continua a disegnare le copertine. Le sue fotografie compaiono spesso sia in copertina, sia all'interno della rivista. "Facendo parte del gruppo LEF e collaborando attivamente alla rivista, ho stampato le mie prime fotografie su 'LEF'. Cercavo di dare un nuovo senso alla fotografia e di affermare il diritto di sperimentare. Combattendo contro la routine e le forme antiquate e limitata della fotografia professionale 'di studio', le assegnavo compiti di carattere ideologico, innalzandola al livello di arte con problematiche di forma e competenza"20. Pubblicazioni: "Novyj LEF" (n. 2) pubblica le lettere di  Rodčenko da Parigi. 25 febbraio. Il quotidiano "Izvestija" pubblica un articolo di Viacˇeslav Polonskij intitolato Annotazioni di un giornalista. LEF o bluff?, in cui critica la pubblicazione delle lettere da Parigi di  Rodčenko. "Chi ha bisogno di queste chiacchiere, di queste mostruose banalità?", scrive Polonskij, "'LEF' si è congelata, arrestata nel suo sviluppo". In seguito, in una discussione al Museo politecnico, Majakovskij difende  Rodčenko come artista poliedrico, autore di tante copertine e del Circolo operaio costruito all'Esposizione di Parigi: "Se Polonskij non ha sentito parlare di  Rodčenko, questo è un problema di Polonskij, non di  Rodčenko", è la sua conclusione. Pubblicazioni: Le annotazioni di  Rodčenko vengono pubblicate nella rubrica Diario LEF su "Novyj LEF" (n. 6). Comincia a lavorare alla scenografia del film La giornalista (titolo originale La tua conoscente) con la regia di Lev Kulešov. L'anteprima si tiene in agosto. Tra aprile e maggio la rivista polacca "Dzwignia" pubblica estratti delle lettere di  Rodčenko da Parigi. La rivista "Sovetskoe kino" (n. 4) pubblica la fotografia Fiume a Mosca. Sulla spiaggia, mentre il numero successivo (5-6) riporta un articolo intitolato L'artista e l'ambiente materiale in un lungometraggio, contenete considerazioni di carattere generale sulla sua esperienza di scenografo per il film La giornalista. La rivista "Sovetskoje foto"pubblica lavori di  Rodčenko: Ritratto di Nikolaj Aseev (n. 8), Casa a Mosca (balconi) e Stazione di Brjansk (n. 9), Ritratto della madre e Il cortile sulla Mjasnickaja (copertina del n. 10), e Sulla Kropotkinskaja Naberežnaja (n. 12). 14 settembre. Varvara Stepanova scrive nel suo diario: "Il laboratorio di  Rodčenko è fatto di cartone su una struttura di legno. La parete di fronte all'officina è tappezzata di manifesti: Gosizdat con il libro, Dobrolet e Kino-Glaz. Accanto c'è uno scaffale con i negativi dentro scatole fatte in casa, cinquanta per scatola. C'è un elenco. Alle pareti sono appese righe, strumenti, filo metallico, seghe eccetera e in alto, proprio sotto al soffitto, alcuni quadri non fotografati, miei e di  Rodčenko. Nel laboratorio ogni cosa è accuratamente dipinta di nero. Il lungo tavolo con scaffali e cassetti, e il lavabo. L'ingranditore. Varie bacinelle per le sostanze chimiche, bilance, attrezzature d'ogni genere. Macchine fotografiche: 1) una mentor erneman 6 x 9 reflex a specchio con obiettivo 1,9 comprata per 650 r[ubli]. Era quella del film Mosca in ottobre; 2) una ica minimus palmos 4½/ x 6½ con obiettivo 2,7; 3) una cinepresa sept con 18 cassette; 4) una ica minimus palmos 10 x 15 con obiettivo 4,5; 5) una universale Iochim 9 x 12 con obiettivo berthiot 6,8; e 6) una kodak 4 x 6½ a rullino con obiettivo tessar 6,3. C'era anche una grande erneman, una cinepresa per 200 metri. È stata venduta in autunno"21. Settembre. La commissione d'Ottobre, incaricata di organizzare le celebrazioni per il decennale della Rivoluzione d'ottobre, richiede a  Rodčenko un progetto per la decorazione della piazza del Teatro.  Rodčenko rifiuta perché la commissione offre soltanto tremila rubli, una somma chiaramente insufficiente per realizzare qualcosa di serio. Ottobre. Si inizia a parlare del film Kukla s millionami (La bambola con i milioni), con Sergej Komarov alla regia e Igor II'inskij nel ruolo del protagonista. A novembre  Rodčenko esegue gli schizzi e realizza le scene. 25 ottobre. La casa editrice dell'Accademia comunista del Comitato centrale dell'URSS concede a  Rodčenko l'autorizzazione, valida fino al primo aprile 1927, per eseguire fotografie a Mosca e nella regione di Mosca. Fine dell'anno. Inizia a lavorare alla scenografia del film Albidum, per la regia di Leonid Obolenskij. Mostre: Mosca, esposizione poligrafica di tutta l'Unione; Lipsia, mostra internazionale dell'arte del libro. 1928 Gennaio. Riprese del film Albidum. Le scene ideate da  Rodčenko sono stanze quasi del tutto prive di mobilia. Lo spazio è diviso con un sistema di schermi. Febbraio. Inaugurazione della mostra "Dieci anni di fotografia sovietica", organizzata a Mosca dall'Accademia statale delle arti. Pubblicazioni: La rivista "Novyj LEF" pubblica diversi articoli di  Rodčenko: Sulle fotografie di questo numero (n. 3), commento a una serie di oggetti di vetro fotografati in controluce; Contro un ritratto sommario e in favore di una fotografia istantanea (n. 4), sul valore artistico della fotografia istantanea; Grande ignoranza o semplice cattiveria (n. 6), replica alla nota Da noi e all'estero ("Sovetskoje foto", numero 4, 1928), in cui  Rodčenko era stato accusato di plagio; Le vie della fotografia contemporanea (n. 9), esposizione delle idee di  Rodčenko sulla fotografia di oggetti in prospettiva scorciata; e Un avvertimento (n. 11), sulla differenza tra le teorie astratte e ascetiche della fotografia documentaria e la pratica creativa viva. La rivista "30 giorni" incarica  Rodčenko di realizzare un servizio fotografico su una giornata nella vita di un quotidiano. Le fotografie vengono eseguite nella redazione e nella tipografia di "Gudok" e pubblicate nel numero 12 della rivista. Il menabò delle pagine è realizzato da  Rodčenko. Due riviste francesi, "La revue moderne" e "Revue du vrai et du beau", richiedono tramite la VOKS fotografie e testi di  Rodčenko. Vengono inviati lavori della serie Vetro e luce, fotografie di case in prospettiva scorciata, La stazione di Brjansk e Fuga dall'incendio. Estate. Viene istituita una sezione fotografica della VOKS, con la quale  Rodčenko inizia a collaborare. Partecipa con le sue fotografie a mostre all'estero. Agosto. Inizia a fotografare per un reportage sulla vita di strada per un'edizione illustrata della "Rabocˇaja gazeta". 25 agosto. Dal diario di Varvara Stepanova: " Rodčenko è andato in giro per Mosca con la sua Sept per fare fotografie come reporter. Il primo giorno lo ha dedicato ad acquisire l'abilità professionale, non ha nemmeno pensato a scatti e luci. 'Se ne viene fuori qualcosa, sarà un sovrappiù', ha detto. 'La cosa più importante era cominciare a fotografare. All'inizio non mi sentivo di fotografare niente', ha detto. Si è messo a camminare per le strade e ha trovato qualcosa, ma non ha preso la macchina fotografica. Poi ha deciso di partire proprio dal cuore della mischia, sulla Sretenka, e ha cominciato a fotografarla tutta, a destra e sinistra. Ha elaborato una sorta di sistema tutto suo. Passava da una parte e dava un'occhiata, poi metteva tranquillamente a fuoco la macchina fotografica e subito riprendeva le persone. Se ritardava di un secondo, i loro occhi e le facce stupite sarebbero entrate nello scatto; un altro secondo e gli avrebbero sorriso. È difficile riprendere le persone senza che se ne accorgano. Percepisci la composizione in maniera diversa, come macchie di masse in movimento. Ha fotografato anche me e Mulka [la figlia Varvara] senza accorgersene. [...] Adesso puoi fotografare solamente con la cinepresa. Le macchine fotografiche non sono adatte, e comunque non ci sono le pellicole. E a lui piace poter fare un mucchio di scatti tutti insieme. Pensa in grande. Con la Sept può fare 150 scatti alla volta, e questo gli piace veramente. 'Che gusto c'è a usare una macchina reflex con dodici pose?'. Per quanto lo riguarda, gli sembra strano guardare fotografie di vita della strada. [...] C'è sempre una massa di figure e la loro struttura è molto diversa in un fotogramma cinematografico, e anche il modo di riprendere è molto diverso. La Sept è troppo pesante per filmare e non molto adatta per fotografare. Dobbiamo procurarci una Leica. Nelle nostre condizioni e con il modo di lavorare di  Rodčenko, abbiamo bisogno di una macchina fotografica con pellicola cinematografica, ma dio solo lo sa quanto sarà difficile trovarla"22. 29 agosto. Arkadij Šaikhet annuncia che il redattore capo della rivista "Ogonëk", Michail Koltsov, ha cominciato a chiedere un numero maggiore di fotografie originali riprese da punti di vista sopraelevati. 21 settembre. Il comitato per l'esposizione della fotografia sovietica organizzato dall'Accademia statale d'arte invia la seguente lettera: "Il Comitato per l'esposizione della fotografia sovietica, che sta avviando gli ultimi preparativi e la realizzazione dei diplomi assegnati ai partecipanti, conferma con la presente che vi è stata conferita una menzione d'onore". Il comitato richiede il pagamento di otto rubli per la preparazione e la realizzazione del diploma: "Il mancato ricevimento di una risposta entro il 25 di settembre verrà considerato come un rifiuto, nel qual caso il comitato non commissionerà all'artista il vostro diploma". 6 ottobre.  Rodčenko va al Teatro della rivoluzione (oggi teatro Majakovskij) per discutere la messa in scena del dramma di Glebov Inga, con la regia di Michail Tereškovicˇ. 11 ottobre.  Rodčenko accetta di disegnare le scene e i costumi per Inga. 31 ottobre. Il comitato di redazione della rivista "30 giorni" lo invita a discutere la realizzazione di un servizio fotografico sul lavoro nella redazione di un quotidiano. "Hanno detto che mi hanno cercato per due anni. Che potevo fare esattamente come preferivo. Mi davano quindici pagine tipo, e mi hanno detto di ingrandire i cliché, metterli a margine e montare tutta la rivista, se volevo, ma probabilmente non l'avrei trovato particolarmente interessante"23. 6 novembre. Dal diario di Varvara Stepanova: "Le immagini per il libro sulle fotografie di  Rodčenko sono state grosso modo scelte. Brik suggerisce di intitolarlo  Rodčenko - Fotografie. I cliché di "Novyj LEF" e "Sovetskoe kino" prenderanno circa quattro quaderni, il testo altri due. Brik consiglia di aggiungere altri due quaderni di nuove fotografie". Pubblicazioni: La rivista "Lo studente rosso" pubblica due fotografie: Sul primo tram. Studenti che vanno a una gita culturale (Accademia dell'istruzione comunista) e Nell'ostello degli studenti dell'Accademia dell'istruzione comunista (Mosca). 24 novembre.  Rodčenko acquista una macchina fotografica Leica, modello I. 26 novembre. Presenta i disegni preliminari per la produzione di Inga al Teatro della rivoluzione. Novembre-dicembre. Il primo gruppo di studenti della facoltà di lavorazione dei metalli del VChUTEIN inizia a lavorare ai progetti di diploma.  Rodčenko fornisce consulenze. 7 dicembre. Completa il modello per le scene di Inga. 29 dicembre. Riprende il modello per apportare modifiche. Fine dicembre. Su suggerimento dello storico dell'arte Vasilij Katanjan, inizia a collaborare alla rivista "Lo studente rosso" come capo della sezione di fotografia. Fondazione del gruppo Oktiabr (Ottobre). Il manifesto di fondazione è firmato da: A. Alexeev, A. Vesnin, V. Vesnin, E. Veis, A. Gan, M. Ginzburg, E. Gutnov, A. Damskij, A. Deineka, Dobrokovskij, V. Yolkin, P. Irbit, G. Klucis, Krejcik, A. Kurella, I. Matsa, A. Michailov, D. Moor, P. Novitskij, A. Ostretsov, D. Rivera, N. Sedelnikov, S. Senkin, Spirov, N. Talakuev, S. Telingater, V. Toot, B. Uitts, Freiberg, E. Šub, N. Shneider, S. Ejzenštejn. La struttura del gruppo prevede le sezioni arredo interno, architettura, manifesti e poligrafia. L'anno seguente  Rodčenko partecipa alla sezione di arredo interno. Diventa membro permanente della giuria per l'esposizione fotografica che cura le selezioni per la VOKS. Partecipa a mostre di fotografia in Canada, Francia, Spagna, Italia, Ungheria e Svezia. El Lissitskij, che è commissario della sezione sovietica a una mostra internazionale a Stoccarda, seleziona nove fotografie di  Rodčenko: Pini (1927), Treno - stazione di Brjansk (1927), Pallone aerostatico (1924), Brocca (dalla serie Vetro e luce, 1928), Ritratto di Varvara Stepanova (1924), Samozveri (1926; sei fotografie), Ritratto del regista cinematografico Boris Barnet (1927), Pioniere (1927) e Cambiare tutto (1924), collagefotomontaggio tridimensionale per un volume di poesia costruttivista. Mostre: Mosca, Dieci anni di fotografia sovietica; Parigi. XXXII Salone internazionale di fotografia; Westminster, ottavo salone internazionale di fotografia; Torino, secondo salone italiano d'arte fotografia internazionale; Colonia, mostra "Presse International"; Mosca, "Dieci anni di disegni sovietici dalla Rivoluzione d'ottobre".
1929
1 gennaio.  Rodčenko e Stepanova visitano Majakovskij per una lettura della Cimice. 2 gennaio. Majakovskij dice per telefono a  Rodčenko di essere "d'accordo con Mejerchol'd che R. [  Rodčenko] metta in scena la seconda parte della commedia (utopistica) La cimice. Lui voleva dare la prima parte ai Kukryniksy; loro non avevano mai messo in scena nulla e la avrebbero fatta più divertente, e per R. sarebbe stato carino comparire sulla stessa locandina dei caricaturisti politici"24. 10 gennaio. Discute l'allestimento della commedia al teatro Mejerchol'd. Lo stesso giorno incontra il regista, Tereškovicˇ e discute i dettagli dell'allestimento di Inga; decidono di realizzare mobili singoli invece di un'unica scena. 14 gennaio-13 febbraio. Lavora al Teatro Mejerchol'd, realizzando schizzi per i costumi e le scene, che vengono subito inviati ai laboratori del teatro per essere confezionati. 13 febbraio. Prima della Cimice. 21 febbraio. Riunione organizzativa dell'Associazione Ottobre presieduta da Pavel Novitskij, rettore del VChUTEIN. Uno degli argomenti all'ordine del giorno è l'istituzione di nuove sezioni di fotografia e tessuti.  Rodčenko tiene una relazione sull'organizzazione della sezione di fotografia. Febbraio-marzo. Il primo gruppo degli studenti di  Rodčenko al VChUTEIN si laurea. Fine febbraio-14 marzo.  Rodčenko modifica ancora le scene per la produzione di Inga e presenta gli schizzi dei costumi alle riunioni al Teatro della rivoluzione. 14 marzo. Prima di Inga. 15 marzo. Si discute la possibilità che  Rodčenko lavori come fotoreporter per la rivista "Daëš!", il cui primo numero uscirà ad aprile. 18 maggio-7 luglio. Si tiene a Stoccarda una mostra di cinema e fotografia organizzata dal Deutscher Werkbund. Estate. Fotografa la corsa automobilistica Avtodor allo stadio Vodnij. La direzione dell'Avtodor gli offre di acquistare alcune fotografie; tra queste si trovano molto probabilmente le fotografie di un idrovolante costruito al VChUTEMAS/VChUTEIN da un progetto di Vladimir Mescherin, studente di  Rodčenko. Fine agosto. Realizza un servizio fotografico sulla Fabbrica proletaria rossa per "Daëš!". La rivista chiuderà a dicembre per difficoltà economiche. Pubblicazioni: La rivista "Daëš!" pubblica i servizi I giardini botanici, AMO e Tessuti (sulla fabbrica di tessuti Ramenskaja). Pubblica anche, per la prima volta, la fotografia Scalinata (una donna con un bambino in braccio che sale una scalinata; già datata 1930) e una scattata vicino al muro del convento di Novodevicˇij, con il titolo comune Un giorno d'estate. "L'ascoltatore della radio" pubblica un servizio fotografico sulla torre Šuchov (n. 40) e uno sul centro radio (n. 42). Il n. 9 di "Sovetskoje foto" riporta due fotografie: Conversazione al telefono (in cui Varvara Stepanova è ripresa in prospettiva scorciata) e Stereotipi del giornale, che illustra un'analisi critica della prospettiva scorciata in fotografia presentata alla seconda esposizione dei circoli fotografici organizzata dalla Società degli amici della cinematografia sovietica. 24 ottobre.  Rodčenko è invitato a una riunione plenaria della sezione di fotografia della VOKS in riferimento alle relazioni di Bochonov, Grinberg e Boltjanovskij sul "Volto della fotografia sovietica alle mostre all'estero". È invitato a portare entro il 28 ottobre alcune delle sue fotografie già esposte all'estero per una mostra alla Casa della stampa. 31 ottobre. Viene stilato un elenco degli studenti del VChUTEIN associati al circolo fotografico della facoltà di lavorazione del legno e metalli diretto da  Rodčenko. 26 dicembre. In relazione a scadenze e valutazioni per una mostra dei circoli fotografici e all'approvazione delle sezioni della mostra, è invitato a una riunione del Comitato per le esposizioni della sezione fotografia e cinema della Società degli amici della cinematografia sovietica della regione di Mosca. Mostre: Stoccarda, "Cinema e fotografia"; Mosca, seconda mostra dei circoli fotografici; Chicago, primo Salone d'arte fotografica; Vienna, prima mostra internazionale di fotografia.
1930
Con Roman Karmen e Michail Kaufman inizia a collaborare all'organizzazione del gruppo fotografico dell'associazione Ottobre. Nell'autunno del 1930 il gruppo accoglie nuovi soci, tra i quali Boris Ignatovicˇ e poi sua moglie Elizaveta Ignatovicˇ e la sorella Ol'ga Ignatovicˇ, Vladimir Griuntal, Eleazar Langman, Leonid Smirnov, Boris Kudojarov, Pëtr Petrokas e Aleksandr Šiškin. 5 gennaio.  Rodčenko è invitato a una riunione della sezione fotografica della VOKS nel comitato di selezione per una mostra a Parigi e negli Stati Uniti e pubblicazione di una monografia sui fotografi sovietici. 14 marzo. È invitato a una riunione del comitato di selezione della sezione fotografica della VOKS per scegliere le fotografie che parteciperanno a mostre a Berlino, Londra e Parigi. Lo stesso giorno la rivista "Sobrietà e cultura" gli fornisce un'autorizzazione che certifica che fotografa per conto del comitato di redazione. Aiuta Majakovskij a selezionare il materiale per la mostra "V. Majakovskij. Vent'anni di lavoro" al Museo della letteratura. 14 aprile. Majakovskij muore suicida.  Rodčenko fotografa il cadavere nell'appartamento sulla Taganka. Dal 15 aprile. Stampa ritratti di Majakovskij per l'Istituto del cervello, per la casa Puškin e la galleria Tret'jakov, per le riviste "Prožektor", "Krasnaja niva", "Molodaja Gvardija", "Libro e rivoluzione", "Pioniere", "Sinjaja Bluza", "Pomoš samoobrazovaniju", "L'arte nella scuola" e per i quotidiani "Literaturnaja gazeta" e "Pravda". Presenta agli uffici di redazione la seguente richiesta: "Vogliano i suddetti uffici di redazione che hanno ricevuto da me le fotografie di V.V. Majakovskij per stamparle, donare cortesemente il compenso al fondo V.V. Majakovskij.  Rodčenko. 3 maggio 1930". 27 maggio. Nel Parco della cultura e del riposo si inaugura una mostra del gruppo Oktiabr per i lavoratori dell'arte.  Rodčenko partecipa alle sezioni poligrafica, fotografica e arredo interno. Viene organizzato il gruppo fotografico Oktiabr sulla falsariga della sezione fotografica dell'associazione, 15 luglio. La società Kulturfilm concede a  Rodčenko un'autorizzazione relativa alla lavorazione di un film intitolato Il trattamento chimico del legno, nella quale è menzionato come regista. Dopo il 28 luglio. Parte con Leon Letkar alla volta dell'insediamento di Vachtan per le riprese del film Il trattamento chimico del legno. Di tutta l'attrezzatura, solamente la piccola cinepresa Sept acquistata da  Rodčenko a Parigi nel 1925 e la Leica sono in buone condizioni di funzionamento.  Rodčenko torna a Mosca il 24 settembre. Pubblicazioni: La copertina di "Smena" (n. 33) riporta la fotografia Accatastando assi, dalla serie La segheria Vachtan realizzata durante la lavorazione del film. Un'altra immagine di questa serie è pubblicata sulla copertina del n. 31 (253) di "Prozhektor" con la didascalia: "Macchine e trattori per il legname. Alla segheria Vakhtan di Nižnij Novgorod si carica il legno per l'esportazione". Il n. 2 della rivista "Za rubežom" esce con un fotomontaggio di  Rodčenko contro la guerra. 18 ottobre. È la data su un documento consegnato a  Rodčenko dal Comitato per la chiusura del VChUTEIN: "Certificato. Rilasciato dal Comitato per la chiusura del VCHUTEIN al compagno  Rodčenko A.M. per attestare che ha ricoperto la carica di docente alla facoltà di lavorazione del legno e dei metalli dal 15 ottobre 1920 al primo maggio 1930 ed è sollevato dall'incarico in seguito alla riorganizzazione del sistema dell'istruzione superiore". Mostre: Parigi, Mostra di fotografia e cinematografia sovietica; Amsterdam, Mostra di fotografia e cinematografia.
1931
16 gennaio. Riceve dal Consiglio supremo di cultura fisica del Comitato centrale esecutivo di tutta l'Unione della RSFSR un'autorizzazione che attesta che "è membro del gruppo agitprop della fabbrica Cult Film n. 1, impegnato nella realizzazione del film sulla cultura fisica Pattinaggio e ha diritto di accedere liberamente a tutte le piste e gli stadi di pattinaggio della città di Mosca". Si svolge alla Casa della stampa una mostra di lavori dei membri del gruppo fotografico Oktiabr. Le opere che partecipano alla mostra vengono pubblicate prima dalla rivista "Sovetskoje foto", poi da "Proletarskoje foto". Sin dal primo numero di "Proletarskoje foto" le immagini di  Rodčenko e di altri membri del gruppo sono oggetto di aspre critiche. "In un numero, il Pioniere e io siamo stati nominati trentasette volte"25.  Rodčenko viene espulso dal gruppo Oktiabr per essersi rifiutato di "ricostruire" sé stesso e rinunciare al "formalismo". Estate. Riceve una lettera da Jan Tschichold e alcuni libri, Fotoauge ("occhio fotografico") e una monografia su László Moholy- Nagy. In seguito  Rodčenko invia a Tschichold una serie di "Novyj LEF" per due anni. Disegna scene e costumi per lo spettacolo La sesta parte del mondo per Music hall (secondo circo di Stato), al quale partecipano attori di teatro, cantanti, acrobati, funamboli e artisti di varietà. Vengono realizzati oltre cinquanta schizzi per i costumi, oltre al progetto di una scenografia mobile. 2 marzo. In un articolo del quotidiano "Izvestija" intitolato Il Music hall al bivio, lo scrittore S.V. osserva: "La parte della produzione della rivista è resa con una certa efficacia, con gusto, anche se il tono generale sembra ripreso, diciamo, da Mejerchol'd". 26 maggio.  Rodčenko fotografa una parata sulla piazza Rossa dei vigili del fuoco di Mosca. Fine maggio. La rivista "Smena" lo incarica di fotografare l'inaugurazione del Parco della cultura e del riposo. 1 giugno. Insieme a Varvara Stepanova firma con la società Sojuzkino un contratto per la scenografia del film Chi diventare?. Il film non verrà ultimato in tempo per colpa dei lavoratori della società e non arriverà mai sugli schermi. 8 e 9 giugno. Fotografa "i laboratori e vedute esterne di fabbriche e impianti, strutture municipali e istituzioni culturali in seguito a uno speciale incarico urgente" dell'OGIZ. 11 giugno. Il comitato di redazione della rivista "Sovetskoje foto" incarica  Rodčenko di scrivere entro il 16 giugno un articolo sul "metodo creativo del servizio fotografico sovietico". 29 giugno. Riceve dalla casa editrice statale di belle arti la conferma ufficiale che "sta lavorando come fotoreporter con contratto di lavoro". Fotografa gli operai dell'impianto Elektrozavod per conto della casa editrice statale di belle arti (Izogiz). 30 luglio. È la data su una lettera di Svetlanov, direttore della "Rabocˇaja gazeta", al direttore dell'Istituto Sklifosovskij con la quale "il comitato di redazione della 'Rabocˇaja gazeta' chiede che il compagno A.M.  Rodčenko venga autorizzato a scattare fotografie che illustrino il lavoro del servizio di emergenza delle ambulanze Skoraja Pomoš". Agosto. Ancora una sessione fotografica alla Società automobilistica di Mosca (AMO), questa volta per conto della casa editrice statale di belle arti. Il tema è Mense aziendali statali al servizio del piano industriale e finanziario. 8 settembre.  Rodčenko e Varvara Stepanova ricevono la visita del fotografo e artista olandese Paul Schuitema. "Ci siamo scambiati i lavori", scrive Stepanova.  Rodčenko inizia a lavorare alla produzione di L'esercito della pace (insieme con Evgenij Dodonov) al teatro-studio Zavadskij. Mostre: Mosca, mostra del gruppo Oktiabr.
1932
Inizia a fotografare per il quotidiano "Vecˇernjaja Moskva". 28 marzo. Firma un contratto con il quale si impegna a "fornire alla Izogiz 70 fotografie da stampare nel volume Mosca antica e moderna scattate per questo stesso volume nel formato prescritto dai redattori". A giudicare dal progetto,  Rodčenko dovrebbe fotografare negozi, un furgone postale, le luci notturne della città, gli interni di appartamenti nuovi, un ostello per studenti e lezioni di educazione fisica, un asilo d'infanzia, la mensa di una fabbrica, una fabbrica di orologi, un ascensore, oltre a soggetti come una piscina nel nuovo bagno pubblico, lo spegnimento di un incendio e un impianto di riscaldamento. 15 aprile. Firma con la Izogiz un contratto di un anno nel quale è menzionato come "foto operatore". Quelli che seguono sono alcuni estratti del contratto: "Il foto operatore si impegna a eseguire tutti gli incarichi commissionati dalla Izogiz in relazione a fotografie da realizzare a Mosca e nell'URSS per un totale di non meno di quaranta negativi al mese. Insieme al negativo il foto operatore consegnerà al gruppo fotografico di produzione della Izogiz due stampe del formato indicato di volta in volta dal comitato di redazione, ma non superiore a 18 x 24 cm". "La Izogiz si riserva il diritto illimitato di utilizzare i negativi che sono stati approvati e pagati per ogni edizione senza ulteriori pagamenti, a eccezione dei manifesti montati". "Al foto operatore verrà corrisposto un compenso base di 400 rubli mensili, corrispondenti a 10 rubli per fotografia. Le fotografie approvate verranno compensate con una tariffa dai 10 ai 23 rubli ciascuna, secondo la qualità". "Il foto operatore userà il proprio materiale, il cui costo verrà valutato il 30% del suo salario mensile, e la propria attrezzatura. Se lo desidera, il foto operatore potrà far uso del laboratorio fotografico della Izogiz". Pubblicazioni: Alcune delle fotografie sono destinate al volume Due Mosca, di cui fanno parte anche caricature dei Kukryniksy sulla vecchia Mosca dei mercanti. Il ciclo sulla vita nelle strade di Mosca diventa il tema centrale dei servizi fotografici di  Rodčenko dei primi anni trenta. Le fotografie del campus studentesco di Lefortovo riprese in giugno costituiscono una delle sue serie principali. Tre immagini di questa serie, intitolata Campus studentesco a Lefortovo (tra cui gli Adoratori del sole), vengono pubblicate sul quotidiano "Vecˇernjaja Moskva" del 24 luglio. 1 maggio. Fotografa la parata e la dimostrazione sulla piazza Rossa per il volume Mosca sovietica, in preparazione presso la lzogiz, e per il volume fotografico Cinque in quattro, commissionato dal Profintern. Pubblicazioni: Secondo le condizioni del contratto con la Izogiz, le fotografie di Mosca vengono utilizzate per realizzare cartoline e il volume fotografico Dalla Mosca mercantile alla Mosca socialista. L'album del portfolio viene realizzato in collaborazione con Varvara Stepanova. Alla fine di luglio, il portfolio viene pubblicato con il titolo Dalla Mosca mercantile alla Mosca socialista. È formato da ventidue tavole in una cartella. La OGIZ-lzogiz pubblica anche una serie di ventidue cartoline con fotografie di  Rodčenko e un album fotografico di sedici pagine dal titolo Per mense modello, con fotomontaggi formati dall'assemblaggio di scatti eseguiti alla fabbrica di automobili di Mosca, alla fabbrica Krasnij Bogatyr' e alla mensa della fabbrica numero 1. Conosce Evgenija Lemberg, figlia dell'operatore di Dziga Vertov Aleksandr Lemberg. Le insegna fotografia e intreccia con lei una relazione che durerà circa due anni. Agosto. Incaricato dalla lzogiz, va sulla costa del Caucaso per fotografare case di vacanze e sanatori. Chiede altre due autorizzazioni, una alla società per l'illustrazione fotografica di tutta l'Unione (datata 15 agosto) e una alla Intourist (datata 27 agosto). La famosa fotografia Ragazza con leica (datata dall'autore 1933), che ritrae Evgenija Lemberg seduta tra ombra e sole in una stazione di periferia del Sud, potrebbe essere stata scattata durante questo viaggio. 26 ottobre. Da una lettera a Evgenija Lemberg: "Cosa posso fare? Mi sento così male. Tu hai parlato dell'amore, della fine dell'amore. Pensi a questo? La fine. [...] Tu vuoi finirla. [... ] Perché? Non riesci a vederci un futuro per te. [...] Sei annoiata. [...] L'amore è quando uno diventa un bambino e il bambino diventa un genio. L'amore è quando credi in tutto, perfino in te stesso. L'amore è tutto ciò per cui vale la pena vivere, anche quando soffri a tutte le ore. L'amore, il vero amore, non conosce limiti o confini. L'amore è verità, dove tutto è chiaro eppure non riesci a capire niente. [...] Ma quando passa ti ritrovi nella tua stanza come un suicida disilluso [...] "Così potrà non esserci una risposta a questa lettera, non me la aspetto e non starò ad aspettarla [...] Scriverò a quell'altra persona. [...] Quella che è malgrado tutto e tutti, malgrado sé stessa. Scriverò alla mia amata [...]". Mostre: New York, "Arte contemporanea sovietica"; Königsberg, mostra di arte sovietica.
1933 Febbraio. Su incarico della rivista "URSS in costruzione" va in Carelia per fotografare i lavori di costruzione del canale sul mar Baltico. Le condizioni dell'accordo prevedono che le fotografie vengano stampate sul posto, fatte approvare dalla GULAG e inviate alla Izogiz per la pubblicazione. 25 febbraio. Torna a Mosca "riportando 43 rullini di pellicola" (foto scattate con la Leica). Riparte il 13 marzo. Tra la primavera e l'estate torna sul canale una seconda e una terza volta. 22 aprile. È la data di un'autorizzazione rilasciata dalla Commissione politica statale congiunta del Consiglio dei commissari del popolo dell'URSS, il consiglio principale del campo di lavoro correttivo del mar Bianco-Baltico: "Autorizzazione. Rilasciata all'artista corrispondente della rivista 'URSS in costruzione', compagno  Rodčenko Aleksandr Michailovicˇ, per certificare che è autorizzato a fotografare tutti i tipi di lavoro e le installazioni della realizzazione del progetto canale mar Biancomar Baltico, nonché i singoli processi della vita e del lavoro dei forzati". L'autorizzazione viene rinnovata fino al primo agosto. Scrive lettere a Varvara Stepanova dall'insediamento di Medvežja Gora (Monte Orso) e invia fotografie. A causa dei lunghi tempi necessari per l'approvazione da parte della GULAG, la Izogiz non riceve in tempo le fotografie e non può pagare  Rodčenko. Pubblicazioni: Il n. 12 di "URSS in costruzione" è costituito da fotografie dei lavori di costruzione del canale del mar Bianco. Le fotografie vengono pubblicate anche da "30 giorni" (n. 7) e da "Costruiamo". Un servizio sulla costruzione del canale è presentato nella città di Dmitrov, in una mostra intitolata "Alla costruzione del canale Mosca-Volga". La trascrizione (siglata 23 maggio 1935) dell'intervento di  Rodčenko Una proposta in una discussione del comitato di redazione di "Sovetskoje foto" sui Maestri della fotografia sovietica contiene un riferimento alla mole degli scatti: "Le mie duemila fotografie del canale tra il mar Bianco e il Baltico che prende il nome dal compagno Stalin hanno servito quasi tutta la stampa sovietica". 17 maggio. Da una lettera di Sergej Tret'jakov: "Caro Rodcˇa, la tua lettera è così calda e affettuosa, evidentemente per il clima in cui ti trovi. Si vede perché là le persone si trasformano. Tra parentesi, la tua lettera è l'unica risposta che ho ricevuto al mio esercizio radio, e ne sono fiero. Vorrei suggerire alla stazione radio di trasmettere ogni tre giorni un discorso di dieci minuti intitolato Intorno alla Mosca socialista. Insieme, abbiamo i ragazzi con cui farlo (Kassil eccetera). Questo ti fornirà anche il materiale per una guida alla Mosca socialista. È uscito il mio numero di "URSS in costruzione", Il Volga sovietico. A parte cinque o sei pagine, la parte fotografica è piuttosto debole. Ma il libro ha un principio e il testo non è male, credo. A Varvara piace. Voglio fare per loro anche il PKO (Parco della cultura e del riposo) - il che realizzerà un'idea di un libro sul parco che ho discusso a lungo con Gan - e i "cervelli del Paese", gli istituti di ricerca scientifica. Qualche giorno fa sono andato a un banchetto di inventori e ho parlato con loro del ruolo della letteratura in relazione all'invenzione e alla fantascienza, e anche del fatto che finora gli inventori sono stati sempre presentati come buffoni eccentrici e strampalati. Ho detto loro che Chlebnikov divideva i mondo in inventori e acquirenti. A quanto pare hanno un'esposizione permanente con un'ottima mappa di risorse naturali. Basta schiacciare il pulsante dello zinco e si accendono luci dappertutto, c'è lo zinco eccetera. Ho suggerito di aggiungere altre due sezioni, una sulle 'invenzioni minori', beni di consumo, tutto ciò che rende piacevole la vita, come l'apriscatole, i mobili, gli accendisigari e via dicendo. E una sala sulla 'tecnologia fantastica', con modelli di cose che oggi sembrano incredibili ma potrebbero essere possibili in futuro (data la soluzione dei problemi scientifici attuali). Per esempio: un cuore meccanico, un carro armato subacqueo, un sistema di riscaldamento a gradiente geotermico eccetera". Pubblicazioni: "Pioniere" (n. 13) offre ai lettori un rompicapo fotografico in cui si deve indovinare quali sono l'alto e il basso in due fotografie con prospettiva scorciata. Il numero successivo di "Pioniere" (14) riporta un altro rompicapo fotografico costituito da cerchi luminosi concentrici (une veduta dell'interno di tubazioni posate a terra). La rivista "Gioventù comunista" (n. 13) pubblica la fotografia Il contingente della Dynamo entra nella piazza Rossa (Colonna Dynamo, già datata 1935). Quest'ultima fotografia è realizzata probabilmente nel 1932 dal tetto del Museo di storia durante una parata sportiva. 18 luglio. Mentre  Rodčenko è impegnato nel servizio fotografico in Carelia, muore la madre. 11 agosto. Riceve un'autorizzazione stampata su carta intestata della Izogiz, con la quale "Il consiglio della casa editrice di belle arti IZOGIZ incarica l'artista fotoreporter di realizzare fotografie artistiche per l'album Mosca". Inizio novembre. La rivista "Architettura nell'URSS" lo incarica di fotografare vetrine di negozi con opere di architetti sovietici sulla via Tverskaja. 13 novembre. La stessa rivista gli fornisce un'autorizzazione, in base alla quale il comitato di redazione lo "incarica di fotografare diversi oggetti architettonici da pubblicare sulla rivista. L'autorizzazione è valida fino al I gennaio 1934". Novembre. Il laboratorio di fotografia della lzogiz richiede la restituzione della Leica data in prestito temporaneo.  Rodčenko entra nell'Unione degli artisti dell'URSS, sezione grafica. Mostre: Mosca, "Quindici anni di artisti nelle Federazione russa"; Madrid, esposizione di grafica, libri, manifesti e arti e fotografica sovietica.
1934
Lavora con Varvara Stepanova all'album fotografico Dieci anni di Uzbekistan. 14 marzo. Annotazione nel diario: "Invitato ad andare a Kramatorsk per fotografare la fabbrica finita e produrre dieci album per riferire e mostrare al governo. Ho cominciato a fare le valigie, prendendo anche l'ingranditore, e ho deciso di cercare di tenere un diario del soggiorno. Partenza il 17 marzo. Domani andrò alla società a vedere per i biglietti. [...] Non so che tempo farà. Recentemente ha fatto freddo, con un po' di neve. Domani devo riparare la Leica e provare la pellicola. [...] Non voglio fotografare solo le officine e gli stabilimenti, ma fare anche qualche fotografia nuova sulla vita e la gente del posto. [...] Mi piacerebbe fare fotografie incredibili, che nessuno ha mai fatto prima, immagini della vita stessa, assolutamente reali, capaci di stupire e travolgere. [...] Devo farlo a tutti i costi. Allora sì varrà la pena vivere e lottare in nome della fotografia come arte". 28 aprile. Arriva a Kramatorsk con Evgenija Lemberg. Vi rimane quasi un mese e cerca di sviluppare alcune delle pellicole sul posto. Tuttavia, come scriverà più avanti (ai primi di luglio) nella minuta di una lettera con la quale annulla il contratto: "Non sono riuscito a sviluppare la pellicola per la mancanza di locali adeguati, per il caldo incredibile, la polvere e la mancanza di acqua adatta". I negativi sono molto contrastati e granulosi, alcuni inutilizzabili. Mentre  Rodčenko viaggia nella zona delle riprese su un autocarro stipato di passeggeri, la macchina fotografica si danneggia. Torna a Mosca per farla riparare senza aver concluso il lavoro. 1 giugno. È invitato a una riunione della sezione arti visive della VOKS (al numero 17 della Bol'šaja Gruzinskaja) sui risultati delle mostre sull'arte sovietica all'estero: "Sintesi della stampa estera in Italia, Polonia, Stati Uniti, Francia e Germania per il 1932-1933". Giugno. Comincia a fotografare gli sport. Realizza alcune serie sui tuffi, la pallanuoto e le gare di atletica leggera allo stadio Dynamo. Pubblicazioni: "30 giorni" (n. 11) pubblica la fotografia Due generazioni. 14-15 luglio. Consegna personalmente a un rappresentante a Mosca della fabbrica di Kramatorsk una dichiarazione di annullamento del contratto per la produzione di dieci album di fotografie della fabbrica. Propone di progettare gli album in cambio dell'anticipo ricevuto. La bozza della dichiarazione recita: "[...] Non sto rinunciando alla somma di mille rubli già percepita. In un senso puramente burocratico, potrei restituirla entro i prossimi due o tre mesi. In cambio di questa somma, propongo di montare dieci album di fotografie provenienti dal vostro laboratorio, che potete inviarmi qui. Posso raccomandare il fotografo Griuntal di Mosca. Potrei montare anche gli album delle sue fotografie". 27 luglio. Una lettera del capo della sezione delle esposizioni della VOKS invita  Rodčenko a partecipare al decimo salone di fotografia a Saragozza. Luglio-agosto. Scambio di corrispondenza con il direttore della fabbrica di Kramatorsk. In un telegramma da Kramatorsk datato 7 luglio si legge: "Considero motivo della partenza insufficiente per interrompere lavoro primaria importanza. Insisto per rispetto contratto. Venite Kramatorsk immediatamente. Chrenov".  Rodčenko decide di andare. Evgenija Lemberg lo precede, e muore in un incidente ferroviario.  Rodčenko va a identificare il corpo. Agosto-settembre. Con Vadim Kovrigin fotografa la costruzione del canale Mosca-Volga. 5 novembre. Gli viene concessa un'autorizzazione con la quale "La redazione di 'Vecˇernjaja Moskva' incarica il compagno A.  Rodčenko di fotografare la decorazione artistica di Mosca e anche la dimostrazione per il tredicesimo anniversario di Ottobre. Il capo della sezione progettazione B. Ignatovicˇ". Dicembre. Pubblicazione dell'album fotografico Dieci anni di Uzbekistan, progettato da  Rodčenko e Varvara Stepanova. 3 dicembre. Il comitato centrale dell'Unione dei lavoratori del cinema e della fotografia manda un invito firmato da Mark Grinberg a una prossima mostra di opere dei principali fotografi di Mosca. Mostre: Saragozza, decimo salone di fotografia; Varsavia, mostra di fotografia sovietica.
1935
Dopo averlo ignorato o accusato di formalismo per diversi anni, il comitato di redazione di "Sovetskoje foto" cambia atteggiamento nei confronti di  Rodčenko e lo invita a entrare nella redazione. 4 gennaio. J. Zbinevicˇ, direttore di "Sovetskoje foto", lo invita a "discutere il programma e il lavoro della rivista per il 1935. La discussione si svolgerà davanti a una tazza di tè il 4 gennaio 1935 alle ore 20.00 nella sede comune della rivista e del quotidiano, Strastnoj boulevard 11". Entra nel Sindacato dei lavoratori del cinema e della fotografia. Ha sempre bisogno che la sua Leica del 1928 venga riparata. Nel frattempo usa una macchina presa a nolo dalla Izogiz. Cerca di acquistarla con il compenso percepito per l'album fotografico su Mosca, ma ragioni burocratiche lo impediscono. Febbraio.  Rodčenko è tra i ventitré maestri della fotografia invitati a partecipare alla prossima mostra "Maestri dell'arte della fotografia sovietica". Pubblicazioni: "Sovetskoje foto" (n. 2) pubblica le due fotografie Vetro e luce e Ginnaste (Largo alle donne!). 14 febbraio. Su un modulo della rivista "Lotta di classe" della casa editrice Pravda,  Rodčenko butta giù una lettera rivolta alla sezione mostre della VOKS in cui lamenta il cattivo trattamento delle fotografie, che gli sono state restituite spiegazzate dopo una mostra in Spagna. "Che orribile modo di trattare le fotografie! C'è tutto un mucchio di sfortunate fotografie con tavole sul tavolo della VOKS. [...] Io non voglio lavorare. È offensivo e doloroso! Questa indifferenza nei confronti delle fotografie e dei loro autori è incomprensibile". Non si sa se la lettera sia mai stata spedita. 15 febbraio. Il capo della sezione di fotografia e cinema della VOKS lo invita a partecipare alla mostra internazionale di fotomontaggio a Košice. 19 febbraio. È la data su una lettera nella quale il comitato di redazione della rivista "Sovetskoje foto" chiede a  Rodčenko e a Varvara Stepanova di scrivere un articolo sulla loro esperienza nella realizzazione di album fotografici: "Numerose grandi opere fotografiche sotto forma di libri pubblicati di recente progettate da voi. Avete accumulato molta esperienza lavorando sulle e con le fotografie. I redattori ritengono che descrivere questa esperienza sulle pagine di 'Sovetskoje foto' sarebbe molto interessante, oltre che di grande aiuto per il lavoro creativo dei nostri maestri di fotografia, specialmente per la generazione più giovane". 23 febbraio. È invitato a partecipare a una discussione dei maestri della fotografia alla VOKS sulla partecipazione alle mostre. 16 marzo. Riprende a dipingere. 26 marzo. Il capo della sezione di fotografia e cinema della VOKS chiede nuovamente a  Rodčenko di mandare dei lavori per la mostra internazionale di fotomontaggio. 24 aprile. La mostra "Maestri dell'arte della fotografia sovietica" si inaugura nella sala delle esposizioni in Kuzneckij Most (si concluderà il 7 maggio). L'allestimento è curato da  Rodčenko. È disponibile anche un catalogo. Informazioni sulla mostra sono pubblicate sul n. 5 di "Sovetskoje foto". Pubblicazioni: In maggio il quotidiano "Literaturnaja gazeta" (n. 27) pubblica la fotografia Ritratto di Evgenija Lemberg (Ragazza con leica), che è stata presentata alla mostra dei "Maestri". 16 maggio. Prosegue alla Casa del cinema la discussione creativa sulla mostra dei "Maestri".  Rodčenko interviene più volte sui temi "Ristrutturazione dell'artista" e "Suggestione", rispondendo ai critici che lo accusano di formalismo. Presenta anche una proposta per un lavoro congiunto di critici e maestri fotografi che produca una valutazione oggettiva e qualificata del lavoro fotografico. 19 giugno. Il Consiglio principale dell'industria del cinema e della fotografia conferisce a  Rodčenko un diploma di prima classe per i lavori presentati alla mostra "Maestri dell'arte della fotografia sovietica". Estate. Continua a dipingere. Il tema che sceglie è il circo. 18 agosto. Riceve un documento dal comitato di redazione dell'album Prima armata di cavalleria: "Autorizzazione. Rilasciata al compagno  Rodčenko Aleksandr Michailovicˇ per certificare che il comitato di redazione dell'album Prima divisione di cavalleria lo incarica di fotografare le gare ippiche di tutta l'Unione all'Ippodromo statale di Mosca dal 12 al 19 agosto". Le riprese proseguiranno fino al 24 agosto. La fotografia Corsa di cavalli è scattata durante le gare. "Durante una conferenza, il fotoreporter Šimanskij ha raccontato ai fotografi come  Rodčenko ha ripreso la sua Corsa di cavalli da quella angolazione. Si è sdraiato sul bordo della pista, e da lì ha scattato la fotografia. E ha detto ai presenti che un cavallo non calpesterebbe mai una persona. Non dovrebbe farlo"26. Agosto. L'Istituto di statistica rappresentativa chiede a  Rodčenko e a Varvara Stepanova di "progettare un album sulla ricostruzione di Mosca da pubblicarsi a cura dell'istituto. L'album sarà formato da circa sessanta o settanta scatti, con diagrammi a colori e fotografie. Tutti i diagrammi a colori, gli schemi eccetera saranno eseguiti a cura dell'Istituto sotto la vostra supervisione generale. Il direttore dell'Istituto A. Berezin".  Rodčenko e Stepanova rispondono per lettera che potranno cominciare a lavorare il primo settembre. Settembre.  Rodčenko e Varvara Stepanova firmano un contratto con il comitato di redazione di "URSS in costruzione" per la progettazione di un numero sul paracadutismo sportivo. Iniziano a raccogliere il materiale per l'album fotografico Prima divisione di cavalleria. Mostre: Mosca, "Maestri dell'arte della fotografia sovietica".
1936
Continua a lavorare all'album fotografico La prima divisione di cavalleria. Primavera.  Rodčenko progetta il n. 8 di "URSS in costruzione" sull'esportazione del legname. Fotografa la parata sportiva nella piazza Rossa. Iniziano le trattative sulla progettazione dell'album fotografico Venti anni della RKKA. 8 luglio. Data di una lettera inviata da Georgij Petrusov, da Nal'cˇik. Su mandato della lzogiz, Petrusov si era recato a Sebastopoli per filmare la flotta navale del Mar Nero (con ogni probabilità per l'album fotografico Venti anni della RKKA), ma era stato improvvisamente trasferito a Nalchik per fotografare la mietitura. In questa lettera tenta di convincere  Rodčenko e Stepanova a occuparsi dell'ultimo numero di "URSS in Costruzione". "Ciao, ragazzi. Sarete probabilmente le uniche persone a capire cosa vuol dire concentrarsi su una cosa, pianificarla per bene, preparare tutto per fotografare un soggetto ed essere poi dirottati all'improvviso su qualcos'altro, su cui devi precipitarti a tutta velocità, senza pensare al bello o al cattivo tempo e ad altre 'cosette' come un approccio creativo ecc. Mi devo davvero sbrigare perché Sobolev mi aspetta a Sebastopoli entro il primo al più tardi. Sono arrabbiato come un cane. Soprattutto perché già si sa che tutto questo non serve a molto. La mietitura che sono stato mandato qui a filmare non è ancora finita, anzi è solo agli inizi. Sarebbe molto meglio fotografare in 20-25 giorni. Ho sistemato tutto a Sebastopoli e potrei probabilmente fare tutto secondo il tuo piano a una condizione fondamentale. Sono tutti molto carini e gentili lì. Un sacco di parole dolci, ma nessuna azione. Sono proprio nel mezzo delle esercitazioni estive. Devi tirare fuori ogni fotografia con i denti e organizzare il minimo dettaglio... È fondamentale: a) avere un'autorizzazione firmata dai piani alti; e b) avere qualche spinta speciale dal PUR [la Direzione politica del consiglio militare rivoluzionario], ad es. Gamarnik... Sobolev ha proposto un progetto molto interessante per il numero della rivista, e lo faremo per l'anniversario di Ottobre. Quando ho chiesto chi era l'artista, hanno [probabilmente Sobolev e sua moglie] cinguettato all'unisono:  Rodčenko e Stepanova Varvarocˇka. Quindi vi prego, fate uno sforzo e occupatevi di questo numero. Per una volta potrebbe venir bene: l'autore ha scritto che non appena gli artisti dicono di sì e ci danno istruzioni, faremo le foto. Va bene?". Estate. L'appartamento è ancora in fase di allestimento. Il progetto è realizzato con un architetto vicino alla coppia, Nikolaj Ladovskij. 27-28 luglio. Lettera inviata a  Rodčenko e Stepanova da Jakov Chalip che, a bordo della corazzata Marat, sta fotografando la flotta baltica per lo stesso album fotografico: "Prendo la penna mentre ci avviciniamo alle nostre rive natie dopo un'uscita di quattro giorni. Stiamo facendo rotta verso Kronstadt dopo una serie di esercitazioni vicino alla costa sud del Baltico. Lavorare su un'esercitazione ha i suoi aspetti positivi e negativi. Il lato positivo è che riprendi la gente, gli uomini, i comandanti e le operazioni della Marina militare rossa proprio come se tutto stesse avvenendo davvero, senza messinscene o invenzioni. L'aspetto negativo è che, per questo stesso motivo, non posso scattare o costruire le foto come vorrei. Stando da solo su una nave da guerra, devo obbedire agli ordini, come l'equipaggio, ogni cosa qui è regolata, te lo puoi immaginare, non esistono le singole persone. Altra cosa: le nuvole mi hanno buttato giù il morale. Ma ho provato a superare le difficoltà e a lavorare. Penso che questa parte del materiale sarà interessante. Ho fatto qualche prova di sviluppo sulla Marat. Tutto a posto. Domani farò delle fotografie a Kronstadt e mi preparerò per la parata dei ginnasti di Leningrado. Telefonerò da Leningrado. In forma smagliante. Saluti a tutti. Rispettosamente vostro, Ja. Chalip." Fine agosto. Acquista una Leica modello 3 con obiettivo Summar per 2300 rubli e ordina due grandangolari da 28 x 30 mm. Pubblicazioni: "Sovietskoe foto" pubblica gli articoli di  Rodčenko Ricostruire l'artista (nn. 5 e 6) e Su Ja. Chalip (n. 10). Mostre: Praga, salone internazionale di fotografia.
1937
12 gennaio
. Annotazione nel diario: "Varvara sta incollando l'album fotografico Venti anni della RKKA. Dodja Šulkin, il giovane reporter, un alunno di uno dei miei alunni, viene a trovarci. È gentile, grosso e impacciato [...]. Il tempo è migliorato e così posso iniziare a fotografare di nuovo lo sport. Ho comprato delle attrezzature ottiche oggi. Ho una nuova leica, modello 3, con un obiettivo summar da 50 cm, velocità 2, un tambar da 90 cm, velocità 2, un tessar da 80 cm - un grandangolare da 28 cm, velocità 2. Una serie completa di obiettivi. Ho anche riattrezzato il laboratorio. In realtà va tutto bene. Tutto quello che mi serve adesso è lavorare e smettere di lamentarmi. La persecuzione del formalismo ti deprime, e dopo è dura riprendersi." Pubblicazioni: "Sovietskoe foto" (n. 5-6) pubblica le fotografie Primo maggio (1936), Giuramento e nel numero successivo (n. 7), la Colonna dei ginnasti nella piazza Rossa (piramide umana maschile). Questa fotografia viene inclusa nella mostra londinese dedicata alla fotografia sovietica. Febbraio. Esce l'album fotografico La prima divisione di cavalleria.  Rodčenko e Stepanova si occupano del progetto grafico di "URSS in costruzione" (n. 5) sull'industria mineraria dell'oro. Inizia il lavoro sull'album fotografico Armata Rossa. 29 aprile. Riceve un dispositivo multiplo con due cassette di prova. Si tratta evidentemente di una nuova apparecchiatura fotografica del laboratorio fotografico sperimentale gestito da E.O. Ljubimov della Società degli inventori dell'Unione. Si chiede a  Rodčenko di provarlo e di inviare una valutazione scritta. 17 maggio. La sezione mostre della VOKS comunica a  Rodčenko che le sue fotografie Corsa di cavalli e Alla parata sportiva sono state inviate in Ungheria e suggerisce di presentare dei lavori per la successiva esposizione della VOKS in Lituania. 14 giugno. Riceve un invito a partecipare alla sessione di chiusura del comitato e della giuria per l'esposizione sulla fotografia sovietica alla Casa del cinema, firmato da Grinberg, segretario del comitato centrale del Sindacato dei lavoratori del cinema e della fotografia. 22 giugno. La sezione mostre della VOKS comunica per iscritto a  Rodčenko che le sue due opere Ginnaste e Corsa di cavalli sono state inviate a Parigi per il XXXII Salone internazionale di fotografia. 20 luglio. Invia un articolo alla redazione di "Sovietskoe foto" nel quale critica la veste editoriale, la selezione del materiale e il lavoro editoriale della rivista. L'articolo, Una segreta piattaforma, viene pubblicato nel n. 9 con il titolo Come dovrebbe essere Sovietskoe foto. Estate. Fotografa le gare di nuoto dell'Armata Rossa presso la Casa centrale dell'Armata Rossa per l'album fotografico sulla stessa. 23 ottobre. Scrive una lettera al caporedattore di "Sovietskoe foto" per dimettersi dalla redazione in seguito alle aspre e infondate critiche rivolte alle sue fotografie apparse nell'articolo di Evgenov Lezioni e conclusioni (n. 7): "Sul fronte della fotografia il mio lavoro viene trattato senza alcun rispetto. [...] Solo un'avversione verso la fotografia o l'indifferenza burocratica possono produrre tali lezioni e conclusioni." 5 novembre. Dalla redazione di "URSS in costruzione" riceve l'incarico "di filmare gli addobbi festivi della città per un numero speciale della rivista". 10 novembre. Si apre nel Museo statale di belle arti "A.S. Puškin" la Prima esposizione di fotografia di tutta l'Unione.  Rodčenko progetta il logo della mostra e l'allestimento delle opere nel salone bianco e sul colonnato. 17 novembre. Data di una lettera firmata dal direttore della sezione mostre della VOKS: "La sezione mostre della VOKS intende ricordarti con la presente la necessità di partecipare alle esposizioni organizzate in Lituania e Turchia". Insieme a Stepanova prepara un modello di portfolio sullo sbarco al polo Nord di Papanin e i suoi tre compagni, Un'impresa degna dell'era di Stalin. 1 dicembre. Annotazione nel diario: "Ho pensato molto oggi e ho deciso che è necessario un nuovo cambiamento radicale nella mia creatività. Devo fare qualcosa di appassionante e umano per l'intera collettività! Per rispondere all'avanzata del fascismo, al lecchinaggio e ai burocrati. Non per prendersi gioco dell'individuo ma per mostrare un approccio intimo nei suoi riguardi, un affetto materno. L'uomo è molto solo ora. È stato completamente dimenticato. Maternità. Primavera. Amore. Compagni. Figli. Amici. Insegnante. Sogni. Gioia e così via". Mostre: Mosca, prima esposizione di fotografia di tutta l'Unione; Parigi, Esposizione universale - sezione stampa del padiglione sovietico; Londra, "Fotografia russa contemporanea"; Parigi, XXXIII salone internazionale di fotografia.
1938
1 febbraio.
Su incarico della Soyuzfoto, va a Leningrado per partecipare alla Prima esposizione di fotografia di tutta l'Unione. La sua autorizzazione porta la firma del direttore della mostra, Svistunov. La giuria dell'esposizione assegna a  Rodčenko un diploma di primo grado. Pubblicazioni: "Sovietskoe foto" (n. 5-6) pubblica il ritratto fotografico di Majakovskij del 1924 esposto alla mostra. 28 febbraio. Data della lettera inviata dalla Direzione politica del consiglio rivoluzionario dell'Armata Rossa al comandante del distretto militare di Mosca, in cui si comunica che "il fotoreporter  Rodčenko Alexandr Michailovicˇ verrà inviato alle esercitazioni del distretto militare di Mosca per una speciale sessione fotografica". 8 marzo. Unitisi al Sindacato dei lavoratori del cinema e della fotografia,  Rodčenko e Stepanova lavorano alla progettazione grafica di alcuni numeri di "URSS in costruzione" dedicati alle elezioni del Soviet supremo e a Kiev. Esce l'album fotografico Mosca è ricostruita, una pubblicazione dell'Istituto di statistiche rappresentative dell'amministrazione centrale della ricerca statistica sull'economia nazionale del piano statale dell'URSS. Dopo numerose modifiche, il progetto grafico di  Rodčenko e Stepanova viene respinto. Tutto ciò che rimane è il menabò degli articoli. 2 aprile. Annotazione nel diario: "Ieri ho fatto una mostra fotografica al club degli scrittori. Hanno esposto Petrusov, Kislov, Prechner, Mikulin, Fridljand, Alpert, Chalip, Erëmin, Loskutov, Markov e io. Ho esposto ventitré opere. Non sono andato al vernissage, Varvara sì." 30 maggio. Riceve l'autorizzazione dallo Studio di artisti fotografi della Società di fotografia di tutta l'Unione e dall'agenzia fotografica Soyuzfoto con l'incarico di fotografare l'inaugurazione della stagione sportiva nella nautica a vela e a motore nel territorio della stazione fluviale di Khimki, nel podismo allo stadio Dinamo e nel ciclismo. Maggio. Fotografa la storica dell'arte Tatiana Maliutina, moglie del fratello di Sergej Maliutin, in abito da contadina della regione di Kaluga. 30 giugno. Annotazione nel diario: "Tempi strani. Tutti sospirano. Tutti hanno paura. È molto preoccupante che non ci sia nessuno che non conosca qualcuno che è stato preso. Ma non si sa perché, né dove l'abbiano portato." 19 agosto. Annotazione nel diario: "So quasi quello che è meglio non fare. Non fare come (Alexandr) Gerasimov o (Isaak) Brodskij. Ma quello che si dovrebbe fare non lo so, o forse semplicemente non posso, come chiunque altro. L'arte ha anche bisogno di essere governata per poter fare qualcosa. Altrimenti è tremendamente noiosa e monotona...". 27 settembre. È invitato a un incontro della sezione delle arti del comitato centrale della Komsomol presso il Museo statale di belle arti "A.S. Puškin". (L'inaugurazione si tiene l'11 novembre). 25 ottobre. Nel Museo statale della letteratura si tiene una serata sul tema "Majakovskij per i nostri giovani", con l'apertura di una mostra delle opere di Majakovskij. L'esposizione contiene manifesti con testi di Majakovskij e fotografie di  Rodčenko. 9 dicembre. È invitato a partecipare a una riunione organizzativa del Comitato municipale dei lavoratori della fotografia. 15 dicembre. La base tecnica centrale dei giovani invita  Rodčenko a un incontro con giovani fotografi non professionisti, che si tiene al Museo politecnico nel quadro della Prima esposizione di giovani fotografi non professionisti di tutta l'Unione per celebrare il XX anniversario della Komsomol. Pubblicazioni: La rivista "Sovietskoe foto" (nn. 11 e 12) pubblica una recensione critica dal titolo Una fotografia fredda di  Rodčenko sulla collana Maestri della fotografia uscita a Leningrado. Mostre: Mosca, Leningrado, Kiev, prima esposizione di fotografia di tutta l'Unione; Parigi, XXXIII salone internazionale di fotografia; Anversa, XIII salone internazionale di fotografia "Iris"; Praga, mostra internazionale di fotografia ; Kaunas, Sovietu Fotografijos Paroda.
1939 27 gennaio. Firma un piano di lavoro da lui stilato per la commissione creativa del Comitato municipale dei lavoratori della fotografia. Il progetto comprende le seguenti voci: valutazione dei lavori creativi dell'intero comitato municipale; lezioni per migliorare le competenze su ritratto, reportage, riproduzione, ritocco, archiviazione, album fotografici, fotomontaggio, storia della fotografia, composizione e scala tonale, storia dell'arte visiva; relazioni sui compiti del realismo socialista, del paesaggio e del ritratto; visite a musei, rapporti con fotografi non professionisti, "Sovietskoe foto" e VOKS; organizzazione di esposizioni. Molte delle proposte contenute nel dattiloscritto sono sottolineate a matita, come le visite al Museo della pittura contemporanea occidentale e i rapporti con la rivista e con la Kinoizdat; la creazione di un museo della fotografia viene posticipata a data da definirsi; viene cancellato il programma delle esposizioni tematiche su vari argomenti quali composizione, ritratto, paesaggio, fotografia per riviste e quotidiani, fotografia a colori, fotomontaggio e riproduzione, tecnologia e pubblicazione della fotografia. 5 febbraio. È invitato dalla redazione di "Sovietskoe foto" alla Goskinoizdat (Tret'jakovskij proezd 19) per una riunione della giuria di gara per il miglior reportage fotografico. 7 febbraio. Scrive una richiesta al comitato municipale dei lavoratori della fotografia: "A causa dell'urgente lavoro statale sull'Esposizione panrussa di agricoltura non mi è possibile onorare i miei doveri di presidente della sezione creativa del comitato municipale senza portare discapito alle attività della sezione. Pertanto chiedo vivamente di essere sollevato dall'incarico di presidente della sezione creativa, nonché l'elezione di un nuovo presidente." 13 aprile. Viene invitato alla Goskinoizdat per una discussione sul manoscritto di G. Boltjanskij Saggi sulla storia della fotografia in Russia e nell'URSS. 20 novembre. Partecipa a una riunione preliminare della Goskinoizdat sull'organizzazione delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della fotografia sovietica.  Rodčenko e Stepanova progettano tre album fotografici su richiesta della VOKS per le esposizioni internazionali di New York: Soviet Aviation, Procession of Youth e Moscow (in inglese). Termina il manoscritto Lavorare con Majakovskij. Mostre: Preston, Harris Museum and Art Gallery, esposizione internazionale di fotografia; Boston, VIII salone internazionale di fotografia. ; Charleroi, VI salone di fotografia dedicato a Alberto I.
1940
Gennaio
.  Rodčenko e Stepanova presentano due richieste alla redazione di "URSS in costruzione". La prima riguarda la preparazione di un numero speciale della rivista dedicato a Majakovskij; Il progetto viene consegnato a febbraio (n. 7; pubblicato). La seconda richiesta concerne la realizzazione di un numero sul circo sovietico. 20 marzo. Data di una lettera inviata dal Museo statale della letteratura: "Per onorare la memoria di V. Majakovskij, la commissione governativa per la celebrazione dell'anniversario ha incaricato il Museo statale della letteratura di organizzare l'esposizione-tributo "La vita e l'opera di Majakovskij". Ti chiediamo di prendere parte alla discussione sull'allestimento della mostra e ci auguriamo che ci aiuterai a portare a termine questo lavoro di responsabilità. La riunione si terrà presso il Museo - Mochovaia 6 - il 22/III alle 21.00." Realizza una serie di composizioni grafiche per le Visions fugitives di Sergej Prokofiev. 23 aprile. La prima sessione fotografica di  Rodčenko e Georgj Petrusov al circo di Mosca per un numero speciale di "URSS in costruzione". Il lavoro prosegue fino all'aprile dell'anno seguente, 1941. 14 ottobre. È invitato a una riunione dell'ufficio della sezione fotografia della VOKS per l'elezione del presidente di sezione e del suo vice. Come attestano i documenti, è eletto presidente Anatolij Skurichin. 19 dicembre. Riceve un invito a partecipare a una riunione plenaria della sezione fotografia della VOKS. 28 dicembre. È invitato dalla direzione dei corsi esterni della Foto-kliše TASS sul reportage fotografico a partecipare a una discussione sul progetto di un libro intitolato Esperienza della fotografia per reportage da pubblicare a cura dei corsi esterni della Foto-kliše TASS. Mostre: Zagabria, VIII esposizione internazionale di fotografia.
1941
Febbraio.
Riceve una cartolina in cui si legge che è possibile noleggiare pastrani, pantaloni, tute, elmetti da operatori di carri armati, cinture, stivali, fasce, elmetti e giubbe militari nel laboratorio di trovarobe della sezione moscovita del Sindacato degli artisti. Il Museo statale della letteratura, impegnato nell'organizzazione di una mostra per l'undicesimo anniversario della morte di Majakovskij, chiede copie delle riviste "LEF" e "Novyj LEF". 25 febbraio. È invitato dalla VOKS a partecipare a una riunione della giuria incaricata di scegliere i nominativi dei fotografi che parteciperanno a mostre organizzate all'estero. 4 maggio. La sezione procedure della VOKS invita  Rodčenko a una riunione plenaria della sezione fotografia riguardante le linee guida relative alle prossime esposizioni. 10-12 maggio. Il presidente della sezione fotografia della VOKS, Anatolij Skurichin, lo invita a partecipare alla selezione dei lavori per le mostre della Costituzione sovietica e Cultura delle repubbliche nazionali, nonché alla creazione di una fondazione sulle esposizioni per la VOKS. Primavera. Termina il menabò di un numero speciale di "URSS in costruzione" sul circo sovietico. 17 giugno. Stepanova manda in stampa la copertina della rivista. Il numero non viene mai realizzato. Fine giugno.  Rodčenko e Stepanova consegnano alla Izogiz la bozza di un manifesto sul verso di N. Aseev, "Per la caccia al falcone è famosa la vecchia Mosca. Volate dal guanto di Mosca, uccelli d'acciaio". Dal tetto guardano il fuoco dei raid aerei. Agosto.  Rodčenko e Stepanova, con la figlia Varvara, vengono evacuati nel paese di Ochera, nella regione di Perm, insieme ad altri artisti e scrittori.  Rodčenko e Stepanova registrano ufficialmente il loro matrimonio. 22 novembre. Dal diario: "E così domani è il mio compleanno, compirò 50 anni. Sarà il compleanno [più] triste di tutti i miei 50 anni. La mia dolce Varvara sta facendo tutto il possibile per farmi stare allegro. Ha tenuto da parte la farina per preparare una torta. È sempre la stessa piccola donna che mi vuole bene e cerca da ventisei anni di regalarmi un compleanno speciale. È una cosa molto commovente. Specialmente ora, nelle condizioni in cui siamo, in mezzo agli Urali a 50° sotto zero, tagliati fuori da tutto. Mi dovrei vergognare di lamentarmi. Tutto è svanito nel passato. Mosca, il nostro appartamento, i libri, i disegni, il laboratorio. [...] È come stare dentro un sogno ora. È successo davvero? O sto sognando? Dov'è il sogno? Tante cose e persone ho seppellito nel corso degli anni. Mio padre, mia madre, le donne che ho amato, la pittura e ora tutto, insieme a Mosca. Venticinque anni fa, forse trenta, ho salutato l'arrivo dell'anno nuovo a casa di Tamara Popova. Eravamo un bel gruppetto. Tamara, sua sorella Valja, il loro zio, sua madre e io più un altro studente della nostra scuola d'arte, Chansaiev, un osseziano. Ci siamo divertiti tantissimo. Non ricordo cosa abbiamo bevuto. Dopo abbiamo giocato a fare predizioni. Ero pazzamente innamorato di Tamara e triste, perché non riuscivo a trovare un modo per farglielo sapere. Ero piuttosto demoralizzato. Molto tempo dopo è venuto fuori che Tamara mi amava e che quindi avrei potuto non soffrire. E allo stesso modo è venuto fuori che possiamo non soffrire a Ochera". 23 novembre. Dal diario: "E così è il mio compleanno: ora ho 50 anni. Nel villaggio di Ochera, nella regione di Molotov, a 1500 chilometri da Mosca. È stato un bel compleanno, tutto sommato. Forse il primo e l'ultimo qui. Varvara ha cucinato un pasticcio con carne e riso (il riso veniva da Mosca e puzzava di naftalina, ma era uguale). Al mattino abbiamo bevuto del vero caffè con latte e zucchero. Vero miele e vero tabacco. Era contentissima, e io più di lei, che le fosse riuscito tutto così bene. Ho disegnato un manifesto stamattina. [...] Nulla di sensazionale, ma spero che il prossimo sarà meglio. Lo farò nello stile di Gropius. I nostri artisti si lamentano di avere fame e stanno pensando di entrare nelle fattorie collettive, ma hanno paura del tifo. Credo che queste difficoltà saranno temporanee e che tutto andrà a posto, anche grazie all'aiuto dei nostri alleati. E se mi lagno, è solo per levarmi un peso dallo stomaco". Lavora con artisti della sezione di Ochera del laboratorio sui manifesti politici.
1942
All'inizio dell'anno,  Rodčenko, Stepanova e Varvara si trasferiscono a Molotov (oggi Perm).  Rodčenko inizia a lavorare come fotoreporter per il giornale "Il lavoratore d'assalto di Stalin". Si prepara per un'anteprima creativa nella sezione di Molotov del Sindacato degli artisti, presentando schizzi per possibili, futuri dipinti. Gli schizzi vengono respinti e gli viene suggerito di tornare al fotomontaggio. 3 settembre. Per il giornale "Il lavoratore d'assalto di Stalin" e il Sindacato degli artisti si reca a Mosca per prendere attrezzature e materiali fotografici. Alla fine dell'anno Stepanova torna a Mosca. Allestisce una mostra fotografica nell'agenzia di stampa Sovinformbjuro (agenzia di informazione sovietica).
1943
17 gennaio.
Dal diario: "Rifare i miei vecchi schizzi. Non mi piacciono. Ma non ho la forza di farne di nuovi. Ho le mani congelate. [...] Il gas non ci riscalda, neanche la notte. E dobbiamo trasportare l'acqua fino all'ottavo piano. La temperatura di casa è di circa 8-10 gradi, e fuori di 22 sotto zero. Ma un po' alla volta siamo riusciti a comprarci una stufa per 84 rubli e ci siamo fatti fare una canna fumaria per 250 rubli. La stanza è piena di fumo e fuliggine, ma è calda, +12 gradi. Siamo andati a Cˇerkizovo ieri e siamo tornati con 1 metro cubo di legna da ardere. Mulia ha ricevuto un invito. Dormo con i vestiti e con gli stivali di feltro addosso. Tossiamo tutti e due".  12 aprile. Dal diario: "Oggi è l'anniversario della morte di Majakovskij, ma alla radio non hanno mandato quasi niente." Estate. Termina i suoi ricordi su Tatlin. Progetta due sale per un'esposizione sulla Storia del partito al Museo della rivoluzione. Lavora con Stepanova all'album fotografico Da Mosca a Stalingrado (Lotta dei moscoviti per la patria; non pubblicato). Continua a dipingere una serie di composizioni decorative dal titolo Ornamenti dalla linea aerodinamica.
1944
 Su suggerimento di un ex studente del VChUTEMAS, Vladimir Mescˇerin (più tardi insigne ingegnere edile e professore all'Istituto di macchine utensili di Mosca), va a lavorare come artista capo alla Casa delle tecnologie. 5 settembre. Viene incaricato dall'agenzia Fotochronika di fotografare la gita allo zoo di una scuola per l'inaugurazione dell'anno scolastico e un raduno di eroi dell'Unione sovietica.
1945
Con Stepanova progetta un sensazionale album fotografico di presentazione Cinque anni da disoccupati. Inizia a lavorare all'album fotografico Trent'anni di letteratura sovietica (mai pubblicato). Prepara un progetto di album dal titolo La cinematografia nella nostra patria (non pubblicato). 11 dicembre. Dal diario: "Quattro cose [fotografie] mandate al salone di Helsinki: Durov tra i leoni, Funamboli, Il signor Matita, Siluro con ombre"27.
1946 Per una personale che ha in programma, inizia a stampare fotografie su carta fotografica tedesca trafugata. Stepanova pubblica una serie di fotografie di paesaggi di  Rodčenko nella rivista "Donna sovietica", dove lavora come grafica. 19 luglio. "Donna sovietica" gli rilascia un documento in cui attesta che lavora come fotoreporter per la rivista.
1947
Estate
. Insieme al fotoreporter Vadim Kovrigin scatta fotografie per un opuscolo pubblicitario sullo zoo di Mosca. Settembre. Fotografa le celebrazioni per l'ottavo centenario di Mosca. 6 settembre. Riceve un'autorizzazione dal direttore della Fotochronika TASS, N. Kuzovkin: "Rilasciata al fotoreporter della TASS Compagno  Rodčenko A.M. come attestazione del suo incarico di fotografare la città di Mosca per l'Ottocentenario". Disegna un logo per la Fotochronika TASS. Membro della giuria e artista grafico per la mostra "La grande guerra patriottica nella fotografia d'arte" nella Casa centrale dei lavoratori delle arti. Mostre: Il Cairo, II salone internazionale di fotografia.
1948
Con Stepanova progetta l'album fotografico Il museo centrale V. I. Lenin (non pubblicato). Partecipa alla selezione di fotografi per l'esposizione "La grande guerra patriottica nella fotografia d'arte", nella Casa centrale dei lavoratori delle arti. Su suggerimento di  Rodčenko viene posta in una nicchia di una delle sale una grande stampa che ritrae Sergej Strunnikov, realizzata da Zoja Kosmodemjanskaja. L'intero materiale viene sistemato fra due fotografie di Evgenij Chaldej, una raffigurante i moscoviti che, per la strada, ascoltano l'annuncio dello scoppio della guerra e l'altra la bandiera della vittoria innalzata sul Reichstag alla fine della guerra. 23 novembre. Data di un certificato che conferisce a Aleksandr Michailovicˇ  Rodčenko una medaglia per l'ottocentenario di Mosca. 31 dicembre. Scambio di biglietti di auguri per il nuovo anno, come vuole la tradizione di famiglia per la notte di San Silvestro. Da Stepanova: "Caro Criceto, ti amo come non mai, non te lo dimenticare. Varva." Dalla figlia: "Carissimo papà! Mi piacerebbe che tu illustrassi un libro quest'anno. Per favore non pensare che voglio che tu faccia tutto secondo il 'realismo socialista'. No, è solo perché così potresti fare qualcosa a modo tuo. E ricordo ogni minuto, ogni giorno che sei triste e non vuoi disegnare. Penso che saresti più felice e so che una cosa così la puoi fare. Ti bacio e ti auguro un felice anno nuovo. Mulia." Dal genero: "Spero che in questo nuovo anno la tua redingote migliore sarà riparata prima di perdere tutti i pezzi... Scherzo. Quali cose serie posso augurarti, non lo so... Che quest'anno tutti i tuoi desideri si realizzino. Kolja." Mostre: Mosca, esposizione degli artisti di libri di Mosca.
1949
Realizza con Stepanova una serie di manifesti in memoria di Majakovskij per la Goskultprosvet (casa editrice statale della letteratura didattica e culturale). Inizia a disegnare i costumi per una produzione del balletto La bella addormentata per il concorso indetto dal teatro Bol'šoi. Progetto incompiuto a causa della malattia. Pubblicazione dell'album fotografico Kazakistan realizzato da  Rodčenko e Stepanova.
1951
Viene effettuata una nuova registrazione dei membri della MOSSKh (la sezione di Mosca del Sindacato degli artisti sovietici).  Rodčenko riceve una comunicazione in cui si legge che "durante il processo di approvazione dei candidati membri alla sezione di Mosca del Sindacato degli artisti sovietici, effettuata dal comitato organizzativo del Sindacato degli artisti sovietici dell'URSS, la tua ammissione alla MOSSKh è stata respinta e il tuo nome depennato dalla lista del Sindacato, in conformità con l'articolo 4 dello Statuto della sezione di Mosca del Sindacato degli artisti sovietici. Risoluzione della Segreteria del comitato organizzativo del Sindacato degli artisti sovietici dell'URSS, minuta n. 25 del 27 settembre 1951. Presidio del Sindacato degli artisti sovietici di Mosca".  Rodčenko si ammala seriamente e soffre di frequenti attacchi di ipertensione. Stepanova intraprende una campagna per far riammettere  Rodčenko nel Sindacato degli artisti.
1952
Inizia a fare sperimentazioni con la fotografia a colori. Realizza ritratti della figlia Varvara e dell'amica di lei Galina Teplova, fotografie di paesaggi rurali intorno a Mosca e di fiori. Consulta Elizaveta Ignatovicˇ su aspetti tecnici di esposizione e stampa. All'inizio di settembre parte con Stepanova per la prima vacanza della sua vita, in una casa di villeggiatura a Dzintari. Scatta fotografie della costa di Riga al tramonto, dell'infrangersi delle onde sulla riva e della foresta. Con Stepanova inizia a lavorare agli album fotografici Mosca (non pubblicato) e Mosca metropolitana (uscito con Izogiz).
1953
Con Stepanova lavora alla mostra-album per il trecentesimo anniversario dell'annessione dell'Ucraina alla Russia.
1954
Esce l'album per il trecentesimo anniversario dell'annessione dell'Ucraina alla Russia.
1955
Viene riammesso nella MOSSKh. Espone nella mostra fotografica della Casa dei giornalisti a Mosca.
1956
Lavora alla grafica del poema di Majakovskij Chorošo! (Bene!) per la Casa editrice della letteratura di Stato. Muore il 3 dicembre per un colpo apoplettico e viene sepolto nel cimitero di Donskoe.
1957
Prima personale con le fotografie di  Rodčenko alla Casa dei giornalisti a Mosca.

NOTE 1 A.  Rodčenko, Opyty dlja budusˇevo, Moskva 1996, pp. 13-14 (Aleksandr  Rodčenko, Experiments for the Future, New York, MoMA, 2005). 2 Ivi, p. 80. 3 Ivi, pp. 17-18. 4 Ivi, p. 19. 5 Ivi, p. 27. 6 Ivi, p. 0. 7 Ivi, p. 41. 8 Ivi, p. 32. 9 A.  Rodčenko, O Tatline, in Opyty dlja budusˇevo, Moskva 1996, p. 58 (A.  Rodčenko, "On Tatlin", in Experiments on the Future, MoMA, New York 2005. 10 Il soprannome di  Rodčenko in famiglia. 11 A.  Rodčenko, Opyty dlja budusˇevo, Moskva 1996, p. 48 (Aleksandr  Rodčenko, Experiments for the Future, New York, MoMA, 2005) 12 Ivi, pp. 48-49. 13 Ibidem. 14 Ivi, p. 78. 15 V. Stepanova, Cˇelovek ne mozˇet zˇit bez cˇuda, Moskva 1994, p. 119. (V. Stepanova, La gente non può vivere senza miracoli, Moskva 1994, p. 119). 16 A.  Rodčenko, Opyty dlja budusˇevo, Moskva 1996, p. 224 (Aleksandr  Rodčenko, Experiments for the Future, New York, MoMA, 2005). 17  Rodčenko v Parizˇe. Iz pisem domoj, in "Novyj LEF", n. 2, 1927 ( Rodčenko a Parigi. Dalle lettere a casa, in "Novyj LEF", n. 2, 1927). 18 Nell'inventario dei lavori che  Rodčenko portò con sé a Parigi ed elencò per la dogana figurano quattrocento opere: numerose cartelle con disegni, progetti, copertine e fotomontaggi per libri, dieci dipinti suoi e molti di Varvara Stepanova. Venne tutto riportato indietro: non si trovarono acquirenti, né fu possibile organizzare un'esposizione. "Non c'è più speranza di vendere e di pubblicare libri", scrive in una lettera del 23 maggio. 19 Pis'ma iz Parizˇa, in A.M.  Rodčenko, Moskva 1982 (Lettere da Parigi, in A.M.  Rodčenko, Moskva 1982). 20 A.  Rodčenko, Avtobiografija, 1939 (A.  Rodčenko., Autobiografia, 1939). 21 V. Stepanova, Cˇelovek ne mozˇet zˇit bez cˇuda, Moskva 1994, p. 216 (V. Stepanova, La gente non può vivere senza miracoli, Moskva 1994, p. 216). 22 Ivi, p. 232. 23 V. Stepanova, Vchodjasˇcˇaja-izchodjasˇcˇaja raznych predlozˇenij i rabot A.  Rodčenko i V. Stepanova. S 30 oktjabrja 1928. Rukopis'. Archiv  Rodčenko. (V. Stepanova, Vari lavori e proposte in entrata e in uscita di A.  Rodčenko e V. Stepanova. Dal 30 ottobre 1928, manoscritto, Archivio  Rodčenko). 24 V. Stepanova, Registrazija rabot  Rodčenko. 1928-1933. Archiv  Rodčenko (V. Stepanova, Registro dei lavori di  Rodčenko, Archivio A.  Rodčenko). 25 Stenogramma vystuplenija  Rodčenko "Predlozˇenije" na discussii v redakzij zˇurnala "Sovetskoje foto" po povodu vystavki "Mastera sovetskogo fotoiskusstva". Masˇinopis'. 23 maja 1935. Archiv  Rodčenko (Parole testuali del discorso di  Rodčenko "Un suggerimento" fatto a una discussione nell'ufficio della redazione della rivista "Sovetskoje foto" sull'esposizione Maestri dell'arte fotografica sovietica, dattiloscritto, 23 maggio 1935, Archivio A.  Rodčenko) 26 N. Lavrent'ev, Ljudi uchodjasˇego veka, Moskva 1999, p. 104. (N. Lavrent'ev, Gente di altri tempi, Moskva 1999, p. 104). 27 A.  Rodčenko, Opyty dlja budusˇevo, Moskva 1996, p. 299 (Aleksandr  Rodčenko, Experiments for the Future, New York, MoMA, 2005).