La Via della Seta

La Via della Seta. Difficile immaginare un’espressione più suggestiva di queste quattro semplici parole. Che cosa evoca nella vostra mente? Terre lontane ed esotiche, imperi scomparsi da tempo, potenti conquistatori? Faticosi viaggi su dune roventi mosse dal vento e aspri terreni montuosi? Ricchi scambi commerciali di seta, pietre preziose, spezie e altri prodotti, ma anche di idee, religioni, invenzioni? La Via della Seta rappresenta tutto questo e molto altro.

 

La Via della Seta non era una strada come la intendiamo noi oggi, anche se a volte è descritta come la “prima strada di comunicazione mondiale”. Si trattava piuttosto di un vasto intreccio di itinerari che si estendevano per tutta la Cina attraverso l’Asia, in direzione dell’Europa, con collegamenti a vie trasversali che portavano a nord e a sud.

Si ampliò per molti secoli e venne percorsa, in lungo e in largo, da coraggiosi viaggiatori e mercanti provenienti dalle culture più diverse. Era utilizzata per trasportare grandi varietà di merci, manufatti, innovazioni e fedi attraverso un paesaggio estremamente ostile. La storia della Via della Seta è indissolubilmente legata alle culture delle terre che attraversava: ai loro conflitti e alleanze, alle influenze reciproche e alle caratteristiche di ciascuna di esse, ai doni che si scambiavano e che hanno lasciato al mondo.

All’apice del suo utilizzo, durante la dinastia Tang (618-907 d.C.), in Asia prosperavano gli imperi più potenti al mondo, e mercanti, messaggeri, pellegrini e altri spiriti intrepidi si spostavano ogni anno su quel reticolo di strade.

 

Il suggestivo nome Via della Seta non è nato insieme alla strada stessa: fu coniato solo nel 1877 dal barone Ferdinand von Richthofen (1833-1905), esploratore e geografo tedesco che per primo la definì Seidenstrasse. Parte del successivo interesse potrebbe essere attribuito al fascino evocativo del termine, benché un po’ ingannevole.

 

La materia prima che diede il nome alla Via della Seta fu certamente quella che agli occidentali appariva la più esotica e stupefacente. Ma la seta, ovviamente, non era l’unica merce di valore trasportata lungo il viaggio, diventato ormai un percorso a doppio senso. Verso oriente, in direzione della Cina, le carovane viaggiavano portando con sé oro, avorio, pietre preziose e vetro, mentre a ovest le missioni trasportavano pellicce e manufatti in ceramica, giada, bronzo e legno laccato.

 

Se pensate che il viaggio lungo la Via della Seta fosse un percorso sempre soffocante e sabbioso, ricredetevi.