PASOLINI PROSSIMO NOSTRO | Rassegna cinematografica

Rassegna cinematografica a cura di
Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale

 

Proiezioni in pellicola 35mm e DCP

  

I film di Pier Paolo Pasolini hanno avuto il grande merito di non somigliare a niente e a nessuno, forse perché Pasolini non era solamente regista ma anche romanziere, poeta, drammaturgo, saggista. Quei piani sequenza in bianco e nero sulle baracche e quei primi piani di volti segnati e ieratici di una Roma da Terzo Mondo non potevano non influenzare futuri cineasti volti a indagare luoghi e corpi della marginalità, palcoscenici naturali di speranza e maledizione di un mondo contadino che veniva pian piano sgretolato dal "miracolo economico”. Si possono pertanto riscontrare affinità in autori come Mauro Bolognini, Ettore Scola e l’amico e collaboratore Sergio Citti. Il mondo chiuso del sottoproletariato viene tradotto oltreoceano con ambienti degradati e urbani dalla ditta Warhol – Morrissey in film come Trash - I rifiuti di New York, il cui doppiaggio italiano fu curato proprio da Pasolini e Dacia Maraini. Mentre le felici commistioni tra il mito, l'apologo apocalittico e la fiaba in Edipo re, Porcile, Medea e Il fiore delle Mille e una notte hanno influenzato l'estetica e l'etica di molto Cinema Novo da una parte e delle visioni desertiche di Jodorowsky dall'altra. La rilettura trasgressiva di alcune fasi e personaggi storici da parte di Derek Jarman (Caravaggio) è debitrice dei Racconti di Canterbury e de La ricotta. Lo stesso Jarman ha impersonato Pasolini nel cortometraggio di Julian Cole Ostia. In linea con l'estetica dei romanzi “borgatari” e di Accattone, si trovano Amore tossico e Non essere cattivo di Claudio Caligari, che restituiscono non solo il degrado sociale ma anche il dramma della droga. Più legati invece a un'estetica nichilistica si situano i cinici Ciprì e Maresco, debitori sia al Ferreri più apocalittico che al Pasolini più disperante di Porcile e di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Sono infine le prime opere pasoliniane, impegnate a pedinare il sottoproletariato romano, a ispirare maggiormente autori come i fratelli D’Innocenzo, Matteo Garrone, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, senza dimenticare i “vesuviani" Antonio Capuano e Pappi Corsicato. 
 

Si ringraziano: ABKCO, Arrow Films, Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Kimerafilm, Maria Iorio e Raphaël Cuomo, Luce Cinecittà, Minerva Pictures e RaroVideo Channel, Morel Film, Notorius Pictures, Rai Teche, Ripley’s Film, Viggo
 

 
Info

Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema

scalinata di via Milano 9 a, Roma

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE

Le prenotazioni si effettuano su questo sito dalle ore 9.00 del giorno precedente alla proiezione fino a un'ora prima. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all'ingresso.