La mia casa è la tua casa

botto e bruno incontrano Liu Xiaodong
19 febbraio - 8 giugno 2008
Atelier Palazzo delle Esposizioni

Abbiamo visto il tempo passare al nostro fianco e l'unico mezzo per farlo nostro è stato dipingerlo (Liu Xiaodong)

In occasione della mostra Cina XXI secolo, l'Atelier ospita il progetto La mia casa è la tua casa, Wode jia shi nide jia, incontro nella Casa d'artista di botto e bruno con Liu Xiaodong.
La casa si trasforma per accogliere l'artista cinese Liu Xiaodong che, con la sua valigia di oggetti personali, libri, cd, vestiti e foto, occupa lo spazio degli artisti torinesi come un ospite in visita. Il dialogo tra gli artisti nasce dalla visita a Roma di Liu Xiaodong. Un incontro fatto di ricordi, opinioni, impressioni sul fare arte e sul proprio lavoro di artisti, sulle rispettive culture e sulle città in cui vivono. Più che un confronto sulle opere, una riflessione sull'identità dei singoli in uno spazio urbano continuamente variabile, fragile e a tratti straniante; sulla percezione dello spazio e del sé in due società così diverse ma caratterizzate da molti tratti comuni. E poi l'incontro, più diretto e immediato nella "casa" che è, insieme, opera d'arte e percorso educativo, una sorta di diario per entrare nel mondo degli artisti, comprenderne le ragioni, scoprirne il linguaggio.
Nonostante l'apparente contrasto formale, è possibile rintracciare in questi artisti mete e ideali comuni. L'artista cinese è un pittore figurativo mentre botto e bruno utilizzano il mezzo fotografico e la tecnologia digitale; Liu dipinge ritratti realistici che diventano i punti focali dei suoi lavori, mentre i modelli di botto e bruno hanno spesso il volto coperto.
Paradossalmente il risultato a cui puntano, seppure con mezzi così diversi, è la critica ad un sistema che mette da parte le persone in nome di interessi economici e di potere. Non si tratta di un tipo di arte "politica" ma sicuramente di artisti che utilizzano il proprio mezzo espressivo per denunciare i fatti.

La casa d'artista
La casa d'artista di botto e bruno è nata nel 2005 per Didart, progetto europeo che ha come scopo principale avvicinare l'arte e gli artisti contemporanei al pubblico.
Sei artisti di fama internazionale sono stati invitati da altrettanti musei a costruire una casa che ospitasse immagini dei loro lavori, video, libri, ricordi personali, film, musica, vestiti e i loro strumenti di lavoro. La casa quindi è diventata una sorta di "diario visivo" degli artisti: contiene le immagini dei lavori più significativi, i ricordi, gli strumenti del mestiere e una selezione di riferimenti culturali e suggestioni che hanno influenzato la loro poetica.

La casa di botto e bruno, realizzata su invito del Laboratorio d'arte del Palazzo delle Esposizioni- , è uno scorcio del panorama urbano e sociale, da sempre protagonista della visione dei due artisti torinesi. Lo stesso ambiente che si estende tutto intorno, affresco del contemporaneo, città abitata da adolescenti senza volto.

botto e bruno
biografia
Gianfranco Botto e Roberta Bruno, torinesi originari di Mirafiori, raccontano le periferie urbane, considerate spesso "non luoghi", utilizzando fotografia, video e installazioni. Il loro lavoro indaga la situazione urbana, spesso caratterizzata da un forte degrado, il cambiamento sociale e la ricerca di identità dei giovani che vivono nelle periferie. I primi lavori risalgono agli inizi degli anni novanta, piccoli libri autoprodotti in cui immagini in bianco e nero di luoghi abbandonati scorrono accanto a testi di giornale. A questi seguono i progetti "ambientali" con gigantografie di fabbriche dismesse e di strade sterrate incollate direttamente alle pareti. Un itinerario nell'anonima geografia dei luoghi che abitano.