Ti con zero | Sound performances

a cura di Xing
 

"...Così l'intelletto umano produce da sè stesso tutte le differenze concettuali, ed è, quindi, la fonte di quell'armonia, che è sempre la conciliazione degli opposti. Generò in Tolomeo l'astrolabio, in Orfeo la lira: che la scoperta non vien dal di fuori, ma è solo la realizzazione del concetto in una materia sensibile." (Ernst Cassirer)

 

Nell'ambito del progetto "Tre Stazioni per Arte-Scienza" cinque appuntamenti che Xing propone all’interno del programma di Ti con zero, coinvolgono un insieme di artisti che, a partire da differenti prospettive disciplinari e impiegando molteplici tecniche realizzative, si confrontano con il mondo fenomenico del suono.

Si è più volte sottolineato come la musica fosse la più matematica tra le arti. Il fatto musicale, che da sempre accompagna le culture umane, rappresenta il primo tentativo di dare forma e struttura a quel qualcosa di intangibile e invisibile che è il suono: un'onda, un’increspatura dell'aria che si fa modulazione talvolta melodia, prima e oltre il linguaggio.

T con Zero è interpretabile come il titolo di una composizione cageana, dove il Tempo con-vive con un'assenza, un nulla musicale o silenzio, che non potrà mai essere realmente percepito se non come una tensione, un’approssimarsi infinito all'assoluto immoto e privo di rumore. E si riallaccia quindi alla tradizione antica che, prima della nascita delle scienze moderne, accomunava arte e matematica nell’azzardo di una assoluta armonia tra cosmo e psiche.

A partire dal '900, grazie all’enorme sviluppo tecnico e scientifico, il suono (e non più "la musica") diventa la materia a cui diverse arti si riferiscono, ridisegnando gli steccati disciplinari e ampliando indefinitamente il fenomeno musicale, dalle microscopiche fluttuazioni del mondo biologico sino all'odierno ascolto dei meta-dati sociali o delle disembodied voices digitali.

In termini di ascolto nulla cambia con l'introduzione del computer. Al suo interno il "dato" serpeggia tra i binari, replicando il macchinico in macchinico, la percussione in ripercussione, sfiorando la fuga ricorsiva. Al suo esterno si commisura con il fatto, l'evento, perturbando la materia del reale che ci viene restituita come suono. Sia che provenga dal cono di rame o carbonio degli speakers o da una tromba di vetro, il dato si ritrasforma in aria, vento acustico, suono. Il dato ridiviene fatto, ma sul piano sensibile. Si trasforma in atto percettivo, reintroducendo la sospensione tra fede ed incertezza.

I cinque artisti invitati sono rappresentanti di approcci che combinano in diversa misura gli atteggiamenti, accentuando quello matematico e speculativo in alcuni casi, o quello fenomenico e percettivo in altri. Per chi ascolta aprono il campo alla difficile arte dell’interpretazione.

Ciò che viene proposto nei momenti di ascolto a Palazzo delle Esposizioni pone infine la questione dello spazio psico-acustico, evidenziando fenomeni più sfuggenti che stanno tra orecchio e cervello: chimere acustiche o allucinazioni aurali, effetti anche magici che interrogano la natura delle cose, facendoci intuire che il reale è forse il prodotto di un multiagente situato.

 


 

Il ciclo di sound performance curate da Xing che accompagnano la mostra Ti con zero presenta artisti contemporanei che operano in ambito visivo, sonoro e del design sia sul piano performativo che teorico. Con i loro live proporranno diverse prospettive e trattamenti che intersecano arte e scienza, tra umanesimo e sintesi passando per processi generativi o giocando sull’indistinzione, sino a spingersi al fantastico e all’allucinazione auditiva.

L’artista visiva Margherita Morgantin vede la sensibilità personale come forma di dato scientifico nella ricerca sul campo. Con COSMIC SILENCE 4, fluorescence 3, in dialogo con la compositrice di musica elettronica Ilaria Lemmo ricompone la traduzione sonora degli spettri radiativi degli esperimenti di fisica sub-nucleare in corso nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Il giradischi di Bartholomäus Traubeck dà voce agli alberi, auscultando le loro venature naturali. Stravolgendo le funzioni della dendrocronologia (il sistema di datazione a scala fluttuante basato sul conteggio degli anelli di accrescimento annuale degli alberi), il tempo della crescita codificato negli anelli diventa la traccia su cui una puntina suona musica contemporanea. Years è il nome di queste sculture sonore in forma di disco: sezioni di tronchi d'albero di diverse specie che vengono suonate come vinili per generare musica.

Florian Hecker, storico protagonista della musica elettronica contemporanea, lavora sul suono di sintesi e sull’esperienza dell’ascolto in relazione ai fenomeni percettivi e all’acustica degli spazi architettonici. Con Auditory Scene Resynthesizer dà vita a una nuova prospettiva sonora, eccitando la mente nella produzione allucinatoria di oggettualità. Cosa sentono le macchine dove l’ascolto umano non arriva? Forte di un’intensa indagine teorica in dialogo con filosofi, linguisti, scienziati e tecnici, nella performance sonora crea chimere auditive esplorando risoluzioni percettive quasi inaccessibili all'uomo.

Francesco Cavaliere, autore dall’attività polimorfa, può essere definito come uno scienziato dell’immaginazione che si muove nel terreno della Caosmosi. L’artista trickster, usando tecnologie analogiche e digitali, mette in moto cambiamenti imprevedibili, con voci ingannevoli su ibridi favolosi. Presenta a Roma XILEMA di sabbie linfatiche inseminano creature vitree eidetiche, un'azione performativa in cui suona le sue trombe di vetro soffiato.

La cantante e sound artist norvegese Stine Janvin si concentra sugli aspetti fisici del suono e sull'ambiguità tra organico e sintetico. In quest’ottica, la sua voce è lo strumento con cui realizza una Fake Synthetic Music imitando effetti e ritmi da dance-floor trasfigurandone la provenienza.
 

 
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 è un’organizzazione culturale con base a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.

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