La mostra prosegue con le sculture del 1967, oggetto-quadri li definisce l'artista, i quali, però, impediscono ogni possibilità di uso pratico, come la Poltrona inutile o la grande Cornice senza quadro de La Galleria Nazionale.
Il noto ed estremo gesto della Cancellazione d'artista compiuto da Tacchi durante la rassegna "Teatro delle mostre" a La Tartaruga di Roma, nel maggio del 1968, è testimoniato da un "reperto" che viene riproposto in questa occasione per la prima volta.
Nella stessa sala sono raccolte le opere immediatamente successive alla Cancellazione, nelle quali la possibilità comunicativa del linguaggio viene messa duramente alla prova con sconfinamenti in una dimensione del tutto afasica.
Si apre poi una nuova fase, dal carattere epifanico, i cui emblemi, entrambi del 1972, sono Painting, lavoro fotografico realizzato da Elisabetta Catalano nel quale l’artista propone l'azione inversa alla Cancellazione, e il video della performance Il rito agli Incontri Internazionali d'Arte di Roma nella quale Tacchi riconsacra, baciandolo, lo spazio espositivo.
Nell'ultima sala, la scultura di bronzo e i grandi dipinti realizzati dagli anni Ottanta sono espressione felice di un nuovo linguaggio e di un artista che, parafrasando i titoli dei suoi quadri, da Sécrétaire della pittura e Uccel di bosco si trasforma, rinnovandosi, in Spirito dell'arte.