Area espositiva
Lo spazio espositivo si sviluppa su due piani così da rendere completamente autonome le tre aree espositive, rivestite da un sistema di pareti verticali a fondo neutro e uniforme che si presta a qualsiasi tipo di esposizione. L’illuminazione è stata studiata appositamente dall’architetto Michele De Lucchi e consiste in grandi pannelli sospesi motorizzati su cui sono montati i vari sistemi di illuminazione sia per le opere che per gli spazi. Sistema estremamente flessibile che permette anche nei casi di esposizione di opere di dimensioni ridotte di diminuire la monumentalità delle sale.
Una segnaletica semplice ed efficace regola il flusso dei percorsi espositivi.
Mostre
Palazzo Esposizioni Roma ha dedicato la sua attenzione ai grandi interpreti del Novecento che, utilizzando differenti linguaggi e da diverse prospettive, hanno immortalato e interpretato le vicende del secolo breve: da Mark Rothko a Stanley Kubrick, da Mario Ceroli a Bill Viola, da Giorgio de Chirico a Alexander Calder, passando per gli esponenti dell’avanguardia americana e di quelli del realismo socialista. Molta attenzione è stata dedicata allo sguardo privilegiato degli ultimi cento anni, quello della fotografia: a questo proposito si segnalano le mostre dedicate a Robert Doisneau, ai fotografi del National Geographic, Mimmo Jodice, Helmut Newton e ai grandi reportage che ci hanno consegnato le immagini della Storia, dalla Rivoluzione Messicana alla Primavera di Praga.
La scienza, le nuove tecnologie, i linguaggi del sapere sono la porta del Palazzo Esposizioni Roma spalancata sul futuro. Vanno ricordate, tra le altre, le mostre su Darwin e gli studi sull’evoluzione, sulle migrazioni degli uomini o sulle "parole dell'Universo" costituite dagli astri e dalle particelle.