La poesia come estinzione che, bruciando, perdura nel tempo e nell’aria. I “poeti estinti”, noti e meno noti, maggiori e minori, come personalità irregolari, isolate, originali, spesso depositari di biografie tormentate e tragiche. Estinti in quanto la loro vicenda terrena si è spesso conclusa prematuramente e drammaticamente, ma nel contempo autori di una scrittura potente e singolare, stigma profondissimo e irreplicabile, che li consegna per sempre ad una eternità presente. Combustione e lascito, semina che non muore. Il richiamo al celeberrimo film di Peter Weir, “L’attimo fuggente”, con un Robin Williams in stato di grazia, è poco più che una ardita suggestione, con il suo richiamo al titolo originale della pellicola, “La società dei poeti estinti”. Un film che ha impressionato e fatto sognare generazioni di giovani e meno giovani.

Una galleria di 19 scrittori-poeti novecenteschi, italiani e stranieri;  diciannove ritratti agili e affabulatori, con relative scelte antologiche, che costituiscono anche un parziale “pantheon” sentimentale. Un libro senza pretese accademiche o scientifiche, bensì un atto di amore e devozione verso grandi autori, talvolta dimenticati, e verso la loro poesia che, appunto, si fa falò per sopravvivere e illuminare i nostri cieli grigi. Una sorta di affresco di storie, aneddoti, figure, testi che attraversa i boulevard e i vicoli della letteratura del 900. Chiude il libro una lettera ad un poeta dei nostri giorni, sincera, irritante e provocatoria sul “fare” poesia oggi.

 
Andrea Giuli, nato a Terni il 20 gennaio 1965. Vive fra Terni e la Sardegna. Giornalista professionista. Laurea in Lettere all’Università di Perugia con una tesi sulla poesia di Andrea Zanzotto. È stato insegnante supplente di materie letterarie e assistente universitario. Tra i fondatori del Giornale dell’Umbria e del giornale online lanotiziaquotidiana.it
Studioso di letteratura e poesia del 900, ha collaborato con riviste specializzate (Poesia, Il Foglio clandestino, L’Immaginazione, Metaphorica). Ha ideato, organizzato e tenuto vari recital e reading di poesia contemporanea in giro per l’Italia. Svolge tuttora attività di scrittore, saggista, conferenziere, organizzatore culturale, blogger, performer, editor e consulente editoriale. È stato tra i fondatori dell’associazione Gutenberg per la quale ha organizzato diverse edizioni del “TerniPoesia Festival”.
Ha pubblicato cinque libri di poesia ("Poetiche della stanza", 1995; Il dedalo nel petalo, Manni 2001( menzione al premio Montale 2001 e finalista al premio Camaiore-Opera prima 2002); La penultima alba, Pagine 2015; Stamperie delle nubi, Letteratura alternativa 2018; Versetti pandemici, Bertoni 2021; un saggio letterario (Il falò dei poeti estinti, Intermedia Edizioni 2023) e un pamphlet (Memorie di un vicesindaco breve, Intermedia edizioni 2023).
Scrive per il teatro (“Storia d’amore, di boschi e di follia” su Campana, Aleramo e Vassalli, “Il canto delle pietre”, “Il mondo di Ripellino. Itinerario nel meraviglioso”, “Odi et amo(re). Dialogo fra l’edera e una quercia”). Sue poesie si trovano in varie antologie edite da Crocetti ed altri.
Tra il 2018 e il 2021 è stato vicesindaco e assessore alla cultura e turismo del Comune di Terni.
 
 

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