Il catalogo

Giulio Paolini. Gli uni e gli altri (L'enigma dell'ora)

Giulio Paolini
Gli uni e gli altri (L’enigma dell’ora)

a cura di Daniela Lancioni

L’omonima installazione di Giulio Paolini ideata dall’artista in rapporto ideale con le opere di Giorgio de Chirico.
Tra i massimi interpreti dell’arte contemporanea, Giulio Paolini (Genova 1940) ha esordito nei primi anni sessanta ed è stato tra i protagonisti dell’Arte Povera. Da sempre concepisce l’opera d’arte come una visione vertiginosa capace di evocare
un numero potenzialmente infinito di altre visioni e di abbracciare un tempo dilatato, esteso a tutta l’arte passata e futura. A partire da Disegno geometrico del 1960, la sua prima opera conosciuta: una tela
nella quale compare unicamente la squadratura geometrica anticipazione di ogni possibile immagine, Giulio Paolini persegue l’idea che ogni opera d’arte attinga a un unico, enigmatico, modello. Un pensiero, il suo, che trova rispondenza nella
concezione antimoderna del grande metafisico. Enigma, attesa, assenza, malinconia, prospettiva, sono i grandi temi sui quali Giulio Paolini dichiara la sua affinità con Giorgio de Chirico. Ne sono testimonianza
alcuni dei suoi lavori storici, come quello presentato nella mostra “Campo urbano” a Como nel 1969, nel quale compare la frase Et.quid.amabo.nisi.quod.aenigma.est? (E cosa amerò se non l’enigma?), la stessa che
sigla un autoritratto di Giorgio de Chirico del 1911. Pubblicata in occasione dell’esposizione romana, la monografia presenta Gli uni e gli altri. L’enigma dell’ora, la grande installazione concepita come una sorta di
cosmogonia all’interno della quale sono disseminate le tracce e i frammenti dei corpi e delle nebulose che abitano l’universo, disposte in uno spazio approssimativamente ordinato come il quadrante di un orologio, enigmatico emblema di un
tempo circolare, e lungo le assi di una X, simbolo dell’incognita, ma anche traccia di quella prima squadratura geometrica che continua a sovraintendere alle vertiginose visioni dell’autore.

L’opera è analizzata dai testi dell’artista, di Daniela Lancioni e di Maddalena Disch.
2010, 21 x 22 cm, 72 pagine, 50 colori, brossura
ISBN 978-88-572-0663-9, € 24,00