biografia carlos Amorales

Carlos Amorales nasce a Città del Messico nel 1970. Tra il 1992 e il 1995 frequenta la Gerrit Rietveld Academie ad Amsterdam, dove dal 1996 prosegue gli studi presso la Rijksakademie van Beeldende Kunsten. Esordisce intorno alla metà degli anni Novanta con progetti di performance, alcune pensate per essere realizzate in spazi pubblici non deputati all'arte.

Nel 1996 dà vita a una serie di riflessioni e di azioni sulla Lucha Libre (versione messicana del wrestling) e tra il 1999 e il 2003 sviluppa il ciclo di performance intitolate Amorales vs Amorales, organizzando dei veri e propri incontri di wrestling durante i quali i lottatori si affrontano indossando una maschera con le fattezze del suo volto. Con questo lavoro, presentato in diverse occasioni - Migros Museo di Zurigo, Centre Pompidou di Parigi, Auditorio di Tijuana (Messico), Wyndham Emeral Plaza Hotel di San Diego, SESC Pompéia di San Paolo del Brasile, Museum of Modern Art di San Francisco, Tate Modern di Londra -  ottiene i primi riconoscimenti internazionali.
Nel 2001 gli sviluppi di Amorales vs Amorales sono documentati in un volume monografico (Amorales vs Amorales, ed. Artimo Foundation, Amsterdam 2001), nel quale l'autore scrive del senso di claustrofobia che gli procurano i processi di formalizzazione dell'arte, offrendo, così, una chiave interpretativa per la sua scelta di esprimersi attraverso la pratica - effimera - della performance.

In quegli stessi anni dà avvio all'Archivo líquido (Archivio liquido), l'archivio digitale di immagini vettoriali (con tracciati modificabili) tuttora in espansione dal quale attinge per ogni suo nuovo lavoro. Sono immagini fotografiche tratte da libri, riviste, scaricate da internet o scattate dallo stesso autore, trasformate in silhouette nere, il più delle volte modificate attraverso processi di ibridazione. Tradotte nei lavori diventano video, installazioni, sculture, disegni, pitture, collage, stampe. Con l'Archivo líquido Amorales riesce a unire, in maniera sorprendente e del tutto originale, l'idea di fluidità (espressione della libertà di movimento e di pensiero) con il desiderio estetico, ma anche esistenziale, di creare immagini capaci di sintetizzare idee e desideri (che, così formalizzate, possono parlare agli altri).

Tra il 2003 e il 2008 in collaborazione con il musicista Julián Léde e il designer Andre Pahl, è impegnato nel progetto Nuevos Ricos, una serie di lavori con i quali si immerge nella scena punk rock messicana, che comprende la fondazione di un'etichetta musicale e l'organizzazione di concerti (www.nuevosricos.com).
Nel 2005, in occasione della realizzazione del video di animazione Manimal, Amorales ha inaugurato un nuovo studio a Città del Messico, che da allora si configura come un luogo di studi e una comunità di esperti (grafic design, curatori, musicisti). Un esperimento questo con il quale l'autore conferma il suo interesse a concepire l'opera d'arte come un linguaggio o un patrimonio che altri possono utilizzare e interpretare.
La corsa agghiacciante di un lupo che compare in Manimal, evoca lo stato di terrore che analisti come Bauman Zygmunt o Ulrich Beck assegnano alla società attuale. Le stesse tematiche si riflettono in altre opere di Amorales [Why Fear the Future? (Perché tenere il futuro) del 2005, Broken Animals (Animali rotti) e Useless Wonder (Inutile meraviglia) del 2006] come anche in alcuni dei valori simbolici assegnati dallo stesso autore alle immagini del suo Archivo líquido.
Ma a prevalere nel lavoro di Amorales è la dirompente carica visionaria, la vitalità immaginativa con la quale l'autore dà vita a poderose immagini frutto il più delle volte di un processo di ibridazione e sempre in bilico tra diverse, talvolta contrastanti interpretazioni. "Mi interessa ciò che non esiste", ha dichiarato, "il lato più oscuro, emotivo e poetico della vita".

Dal 2008 Amorales è tutor presso la Rijksakademie van BeeldenKunsten di Amsterdam e membro dell'istituzione messicana National System of Art Creators.
Tra le sue più recenti mostre personali, quelle al Museo Amparo, Puebla (Messico) nel 2010, al Cincinnati Art Center y Orange County Museum tra il 2008 e il 2009, al Philadelphia Art Museum nel 2008, alla Daros Latinamerica di Zurigo nel 2007,  al MALBA di Buenos Aires nel 2006, al MUCA Campus di Città del Messico nel 2006, alla Casa de América di Madrid nel 2005.

Ha partecipato alla Biennale di Avana nel 2009, alla newyorkese Performa nel 2007, alla Biennale di Berlino nel 2001 e alla Biennale di Venezia nel 2003 (padiglione olandese).

Tra le altre collezioni pubbliche, i suoi lavori sono conservati alla Tate Modern di Londra, al Museum of Modern Art di New York, alla Daros-Latinoamerica di Zurigo, al Walker Art Center di Minneapolis, al Museum Boijmaans van Beunigen di Rotterdam e alla Fundación/Colección Jumex in Messico.