Zavattini, Collettivo femminista cinema-Roma, Videobase, Grifi

7 maggio 2022, ore 11:00 e ore 16:00
ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria

Cesare Zavattini
Cinegiornale libero di Roma n°1
, 1968
34’, b/n, son., 16 mm, courtesy Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Cast: Cesare Zavattini Silvano Agosti, Alfredo Angeli, Giuseppe Bellecca, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Nico D'Alessandria, Giuseppe Ferrara, Alfredo Leonardi, Pier Giuseppe Murgia, Salvatore Samperi, Romano Scavolini, Elda Tattoli, Gianni Toti.
Soggetto: Cesare Zavattini

Il Cinegiornale documenta una discussione tra lo stesso Zavattini e diversi registi sui criteri da seguire per utilizzare i cinegiornali come strumento concreto di lotta e formazione di una cultura di classe. Alla discussione partecipano lo stesso Zavattini e Silvano Agosti, Alfredo Angeli, Giuseppe Bellecca, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Nico D’Alessandria, Giuseppe Ferrara, Alfredo Leonardi, Pier Giuseppe Murgia, Salvatore Samperi, Romano Scavolini, Elda Tattoli, Gianni Toti. Emergono diverse ipotesi e prospettive rispetto alla stessa accezione di “cinema militante”.
 

Collettivo femminista cinema-Roma
La lotta non è finita
, 1971
28’, b/n, son., 16 mm, courtesy Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Cast: Annabella Miscuglio, Paola Baroncini, Clelia Boesi, Rony Daopoulo, Umberto di Socio, Anna Giulia Fani, Roberto Farina, Lara Foletti, Margie Friesner, Silvia Poggioli, Marco Rossi, Angelo Vicari
Soggetto: Collettivo Femminista Cinema
Sceneggiatura: Collettivo Femminista Cinema
Regia: Annabella Miscuglio
Produzione: Centro Sperimentale di Cinematografia Roma

Audiovisivo del Movimento Operaio e DemocraticoIl film è un'indagine sulla condizione della donna nel mondo del lavoro, che si fa manifesto di un Cinema femminista. Si presenta come un saggio (nei titoli di coda è inserita anche una bibliografia) costruito per macrosequenze dedicate a nodi centrali della critica femminista e in particolare alle posizioni espresse da Rivolta femminile e Lotta femminista. La tesi che si evince dal film potrebbe essere sintetizzata con: accanto alle lotte delle classi lavoratrici subalterne, la donna lotta contro i ruoli che le vengono assegnati dalla società patriarcale.
 

Videobase
Il fitto dei padroni non lo paghiamo più
, 1972
35’, b/n, son., video ½”, courtesy CSC-Cineteca Nazionale di Roma

Soggetto: Anna Lajolo, Guido Lombardi, Alfredo Leonardi
Sceneggiatura: Anna Lajolo, Guido Lombardi, Alfredo Leonardi
Regia: Anna Lajolo, Guido Lombardi, Alfredo Leonardi
Musica: Anna Lajolo, Guido Lombardi, Alfredo Leonardi
Produzione: Videobase

Una produzione in bianco e nero di trentatre minuti che denuncia le speculazioni edilizie nel quartiere Magliana di Roma. Il video alterna lunghe sequenze di discussione nella sede del comitato di quartiere e manifestazioni dei residenti nello spazio pubblico. Il registro sonoro intervalla alle voci sincrone dei parlanti, quella acusmatica del commentatore che funge da raccordo.
 

Alberto Grifi
Il festival del proletariato giovanile al Parco Lambro
, 1976
(estratto) 58’, b/n e col., son., 16 mm e video ½”, courtesy Associazione Culturale Alberto Grifi

Cast: Realizzato in collaborazione di Flavio Vida, Luciana Meazza, Enza Jannuni, Carla Tiziana, Alberto Romero, Flavia Geronazzo, Fabio Leonardis, Annamaria D'Anna, Alberto Giunti, Sandro Vannucci, Vito Zagarrio, Giorgio Patrono, Elisabetta Cassio, Renzo Costantini, Klaus Rath, Angelo Marzullo, Pezzella Dimitrios Makris, Luciano Colombo

Il video è un estratto delle ventisette ore di nastri in bianco e nero e di tre ore a colori in 16mm registrate da Alberto Grifi e altri diciotto collaboratori durante l'edizione 1976 del Festival Parco Lambro su commissione degli organizzatori, fondatori della rivista Re Nudo. L’appuntamento principale del proletariato giovanile esplode però nella contestazione verso gli stessi organizzatori. Disobbediente tanto quanto i partecipanti alla manifestazione, Grifi, più che inquadrare i dibattiti sul palco come da commissione, indugia sulla folla, sulle nudità, dando la parola ai partecipanti che considerano il festival come l’istituzionalizzazione e la monetizzazione di una ribellione spontanea e creativa.

Informazioni

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. In Sala Cinema è obbligatorio indossare una mascherina FFP2. Le prenotazioni si effettuano su questo sito dalle ore 9.00 del lunedì precedente alla proiezione fino a un'ora prima. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all'ingresso. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare.

Sala Cinema

Scalinata di via Milano 9a

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rassegna
a cura di Flavia Dalila D'Amico
07__14.05.2022