Attraverso l’opera di Pasolini appare il miracolo della diversità dei volti e di un pensare anarchico; la sacralità del femminile, delle negritudini, del Sud visto come orizzonte di alterità e salvezza. È la forza selvaggia, barbara ed estrema, del dire di Pasolini, e il feroce dileggio subito per la sua diversità; l’amore o lo struggimento per le lingue non addomesticate, per i dialetti e le parlate, per la progressiva scomparsa, causata dall’omologazione televisiva, delle voci e dei canti del popolo; per i vestimenti scomparsi dalla terra e per la centralità della povertà come dimensione umana reale di fronte all’irrealtà alienata del consumismo.
L’esposizione è articolata in sette sezioni tematiche:
Volto – Le persone sono santi;
Dileggio – Il linguaggio dei padri;
Femminile – Il sacro che ci è tolto;
Abiti – I costumi del corpo;
Voci – Di popolo e di poeta;
Partitella - La vera Italia, fuori dalle tenebre;
Roma – La città in strada e Roma – Complice Sodoma.
Al centro del percorso espositivo lo spazio circolare della Rotonda di Palazzo delle Esposizioni è trasformato in una grande sala-lettura in cui sono presenti numerose edizioni di libri su e di Pier Paolo Pasolini liberamente fruibili dal pubblico.
Tra i progetti speciali, in mostra un vinile prodotto da
Bomba Dischi, in collaborazione con Gucci, sponsor del progetto, con Ariete, Franco126, CLAVDIO, Giorgio Poi, POP X & Giacomo Laser che rendono un omaggio alle “canzonette” scritte e amate da Pasolini, e che sarà possibile ascoltare per tutta la durata dell’esposizione.
Scarica la Brochure della mostra Il catalogo della mostra è edito da 5 CONTINENTS in coedizione con Palazzo delle Esposizioni
Palazzo Barberini, 28 ottobre 2022 – 12 febbraio 2023
La mostra delle Gallerie Nazionali esplora il ruolo determinante dell’ispirazione della tradizione artistica nel cinema e nell’immaginario figurativo pasoliniano, dai Primitivi al Barocco, dall’arcaismo ieratico dei pittori giotteschi al realismo sovversivo di Caravaggio.
Il percorso della mostra, concepito come un “montaggio”, illustra il potere di sopravvivenza delle immagini, la loro carica espressiva ed emotiva: tracce di una memoria che ritorna, di radici antropologiche profonde. Trasfigurate dall’obiettivo poetico di Pasolini, le immagini antiche resistono come testimoni del mistero sacro e insieme mondano del nostro rapporto con la realtà e con la storia.
MAXXI, 16 novembre 2022 – 12 marzo 2023
Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati dalle sue opere. L’esposizione è concepita come un macrotesto che include un dialogo serrato tra le opere degli artisti e gli oltre 200 documenti - tra foto e i testi - legati all’ultima fase della carriera di Pasolini, in particolare il 1975. Negli anni Settanta, Pasolini concentra la sua scrittura sulla denuncia verso gli organi del potere, avvenuta
pubblicamente dalle prime pagine del «Corriere della Sera». Per questo al centro dell’esposizione è posto il corpo politico, ovverosia un insieme di dichiarazioni che riflettono sul sistema di anarchia del potere contemporaneo, sul sesso come metafora del consumo e della mercificazione dei corpi. La genuinità del volgo che perde la sua sacralità, gli effetti del consumo mediatico sul grande pubblico, i nuovi poteri letti come forze disgreganti del presente, la voce dell’artista come atto di protesta sono i temi che articolano la mostra.
L'iniziativa fa parte del programma PPP100 - Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali.
