Carmelo Bene in scena. Incontri e proiezioni

In occasione della mostra Benedette foto! Carmelo Bene visto da Claudio Abate

il Palazzo delle Esposizioni presenta

 

Carmelo Bene in scena  

incontri e proiezioni

 

Un omaggio a Carmelo Bene che si snoda attraverso le riflessioni degli studiosi e di alcuni autorevoli protagonisti e testimoni per approdare a un ciclo di proiezioni di capolavori teatrali e cinematografici. Opere scelte in base alla loro attinenza con le immagini di Claudio Abate depositarie degli istanti particolari in cui Carmelo Bene assunse la potenza delle sue decisioni sceniche. La rassegna è completata dalle riflessioni dello stesso Carmelo Bene affidate ad alcuni documentari e una serie rara di "lezioni" registrate per la RAI.

 

5 dicembre, ore 18.00

Incontro su Carmelo Bene

con Jean-Paul Manganaro, Piergiorgio Giacchè, Gioia Costa
 

"L'arte è la vita come irripetibilità dell'evento, vivente una volta sola. E per ciò l'opera è materiale morto, è il cadavere evacuato dall'evento. Il destino di un'opera d'arte non è nell'opera, è arte all'opera, è il prodursi dell'artista che trascende l'opera." (solo se si può fare uno sforzo altrimenti pazienza). Una conversazione aperta su Carmelo Bene, sulle sue opere passate e mai trascorse, sull'eventualità possibile o impossibile di un'eredità artistica.

 

11 dicembre, ore 18.30

Alessandra Mammì in conversazione con Claudio Abate

Giornalista e storica dell'arte, Alessandra Mammì intervista Claudio Abate sulla sua militanza nel teatro e a fianco di Carmelo Bene, sulla sua opera dedicata agli artisti, sui percorsi della sua sperimentazione e sulla sua generosa attitudine di testimone.

 

11 dicembre, ore 21.00

Nostra Signora dei Turchi

di Carmelo Bene, 1968, 125'

Introduce Lydia Mancinelli

Autobiografia immaginaria, ottenne il premio speciale della giuria al Festival di Venezia e una risposta furibonda del pubblico. Un cortocircuito tra immagine, parola e musica, che nega qualsiasi tipo di comunicazione: "Non voglio che i miei film comunichino niente... Credo che sia ora tempo... di recuperare una parola che è oggi maledetta: sentimento."

 

12 dicembre, ore 21.00

Capricci

di Carmelo Bene, 1969, 95'

Presentato al Festival Cannes e accolto con entusiasmo dalla critica francese, "è un film delirante, intenzionalmente sgradevole... senza infingimenti, nudo, crudo, disgraziato", una dichiarazione di guerra contro la volgarità dell'immagine.

 

13 dicembre, ore 21.00

Salomè

di Carmelo Bene, 1972, 80'

Salomè s'impone come possibilità d'esaurimento della visione cinematografica: attraverso un montaggio al limite del subliminale e l'impiego di materiali adesivi rifrangenti, la pellicola, che tanto piacque a De Chirico, suo difensore assieme a Turcato, Arbasino e Flaiano durante i tumulti che si scatenarono al Festival di Venezia, è la scommessa "del colore-luce".

 

14 dicembre, ore 18.30

4 Momenti su tutto il nulla

1° momento - Linguaggio, 2° momento - Conoscenza e Coscienza

di Carmelo Bene, 2001-2004, 62'

Quattro puntate per la Rai, in cui Bene chiarisce le filiazioni intellettuali e le alleanze artistiche che sottendono la complessità delle sue macchine teatrali: una riflessione sulla sua opera alternata a spezzoni delle sue creazioni filmiche e televisive, una "teoria che viene dopo la prassi".

 

14 dicembre, ore 21.00

Carmelo Bene. Un ritratto

di Monica Maurer e Dietrich Schubert, 1971, 30'

Introduce Monica Maurer

Un ritratto rigoroso alle soglie degli anni Settanta, realizzato dalla futura assistente alla regia del film Salomè. Girato "di nascosto", per volontà dello stesso attore, il documentario è la testimonianza straordinaria di momenti particolari della sua vita lavorativa e pubblica.

a seguire

Un'ora prima di Amleto + Pinocchio

di Paolo Brunatto, 1965, 17'

Uno dei protagonisti del cinema underground italiano filma alcuni frammenti di Pinocchio e la riduzione dell'Amleto di Charles Marowitz, lavorando su quel concetto di  "simultaneità" di cui si serve  Carmelo Bene in questi anni citando Artaud.

 

15 dicembre, ore 18.30

4 Momenti su tutto il nulla

3° momento - Eros, 4° momento - Arte

di Carmelo Bene, 2001-2004, 46'

Quattro puntate per la Rai, in cui Bene chiarisce le filiazioni intellettuali e le alleanze artistiche che sottendono la complessità delle sue macchine teatrali: una riflessione sulla sua opera alternata a spezzoni delle sue creazioni filmiche e televisive, una "teoria che viene dopo la prassi".

 

15 dicembre, ore 21.00

Bene! Quattro diversi modi di morire in versi. Blok-Majakovskij-Esènin-Pasternak

di Carmelo Bene, 1974, 97'

"Non esistono grandi e piccoli schermi, esistono grandi e piccoli cervelli." Bene sperimenta tutte le possibilità del video, emancipando la televisione dal cinema. Quattro poeti russi, tra cui l'amato Majakovskij: puro lirismo in fiamme, su musica di Vittorio Gelmetti.

 

16 dicembre, ore 18.30

Bis

di Paolo Brunatto, 1966, 20'

Girato durante le prove dello spettacolo Il Rosa e il Nero, è la testimonianza visiva di quell'eccezionale clima di collaborazione e creatività culturale di cui furono protagonisti assieme a Bene, Sylvano Bussotti, Aldo Braibanti, Vittorio Gelmetti e Maria Monti.

a seguire

L'Ulisse di James Joyce secondo Carmelo Bene

1988, 17'

"Io ho avuto la mia seconda nascita, quella vera, quella dello spirito, sulle pagine di Joyce. Tutto il resto è vanità, è apparenza, è rumore che passa."

a seguire

Carmelo in musica

di Sandro Bolchi, 1980, 15'

Bolchi interroga Bene sulla musicalità del dire, oltre le intenzioni del significare tipiche della prosa teatrale. "Io non traduco mai un testo di Shakespeare se prima non ho trovato la sua compatibilità nel canto... il respiro nel respiro..., cose che gli attori di prosa", fatta eccezione per il primo Gassman, "ignorano completamente".

 

16 dicembre, ore 21.00

Otello o la deficienza della donna di William Shakespeare secondo Carmelo Bene

di Carmelo Bene, 2002, 76'

Introduce Roberta Carlotto

Solo tra il 2001 e il 2002 Bene decide di completare il montaggio interrotto nel 1979 dell'Otello filmato per la televisione, tornando all'origine della sua sovversione poetica: il colore, la luce, il montaggio, la musica, la voce, diventano dispositivi linguistici messi in atto a favore di un'immagine che ritrova qui tutta la sua valenza puramente estetica.

 

Si ringraziano per la collaborazione

Rai Teche e Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale

 

Info

Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema

Scalinata di via Milano 9A

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