Jim Dine | Gli Happening

Nel 1956 Allan Kaprow riflettendo sull’eredità di Jackson Pollock immaginò un’arte nuova, che contemplasse vista, suoni, movimento, persone, odori, ogni sorta di materiali e di oggetti. Quando la nuova forma d’arte si concretizzò ad opera sua e di un gruppo di giovani artisti la identificò con il termine happening. In seguito, nel 1964, Michael Kirby nel libro intitolato Happenings consacrò i principali protagonisti di questa esperienza: Jim Dine, Red Grooms, Allan Kaprow, Claes Oldenburg, Robert Whitman.

Il folgorante inizio aveva avuto luogo a New York, tra la fine del 1959 e l’anno successivo, nell’area di pochi blocchi tra la Fourth Avenue e Washington Square, principalmente nella galleria di una giovane Anita Rubin, la Reuben Gallery, e alla Judson Gallery aperta nel seminterrato della Judson Memorial Church.

Jim Dine

In occasione della mostra al Palazzo delle Esposizioni abbiamo ripercorso l’intera storia degli happening di Jim Dine iniziata e conclusasi nell’arco del 1960 con cinque lavori: The Smiling Workman ideato contemporaneamente all’environment The House alla Judson Gallery; la performance effettuata in occasione della mostra personale alla Rueben Gallery dove si svolsero anche i successivi Vaudeville Collage, Car Crash, A Shining Bed. Ad eccezione della partecipazione al “First Theater Rally” nel 1965 con The Natural History (The Dreams), dovuta all’invito dell’amico Alan Solomon, dopo il 1960 Dine ruppe drasticamente i ponti con gli happening, per dedicarsi, come ribadì più volte nel corso degli anni, esclusivamente alla pittura.

Per la ricostruzione dei suoi happening abbiamo raccolto tutte le immagini reperibili di quei fotografi che per primi hanno testimoniato la nuova forma d’arte: Robert R. McElroy, soprattutto, Fred W. McDarrah, Martha Holmes e Peter Moore. Jim Dine, che ringraziamo profondamente, ha dato spessore alla nostra ricerca con il dono delle sue memorie registrate, osservando le foto, nell’estate del 2019.  Le immagini e i racconti dalla viva voce di Jim Dine sono ora diventati sei video grazie al montaggio di Monkeys VideoLab.